Capitolo 33

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Il bosco di Turbinio è intrinseco di rami sporgenti e alberi dalle folte chiome, che si piegano sotto il passaggio del vento ancora agitato.
Il temporale ha concluso il suo sfogo, tutto è tornato tranquillo; persino la luna ha deciso di spuntare da dietro le nuvole e, con i suoi raggi candidi, rende questo paesaggio un po' più gradevole alla vista.
<<Luke dovrebbe arrivare a momenti...>> anche se con una penosa constatazione, decido comunque di parlare per smorzare l'atroce silenzio.
Christopher annuisce. Da quando abbiamo messo piede qui non fa altro che guardarsi intorno con attenzione, prestando attenzione a tutto quel che lo circonda, all'infuori di me.
Porto una gamba davanti all'altra e, con la punta della scarpa, inizio a disegnare storte figure geometriche sul terreno bagnato.
<<Possiamo almeno conversare? Il tempo sembra non passare mai così.>> sbuffo.
Il demone sospira rumorosamente e lascia cadere le braccia lungo i fianchi, serrando i pugni, <<Non ti parlo perché sto cercando di rimanere concentrato, Reneè. Questo posto non è certo tra i più sicuri e il minimo rumore può aiutarmi a percepire un possibile pericolo.>>
Alzo gli occhi al cielo e incrocio le braccia al petto.
<<Chris, fare noi giro di frustrazione?>> Oliver grugnisce alle nostre spalle.
<<Perlustrazione, Oliver, non frustrazione.>> sorride. <<Drake, ti affido Reneè per due minuti, mi raccomando.>> si volta verso il ricciolino.
<<Cosa? Mi lasci con lui? No, no. Io non ci sto con mister Figaro. Levatelo dalla testa!>>
<<Sta buona, mostriciattolo. Non credere che a me faccia piacere!>> ribatte acido.
Tiro fuori la lingua e gliela punto contro, lui ricambia con una smorfia poco simpatica.
<<Voi fare bambini.>>
<<No, Olly, lui essere insopportabile.>> punto l'indice contro il biondino e inarco le sopracciglia.
<<Se la lasciate con me, al vostro ritorno, potreste non ritrovarla... viva, intendo.>>
Christopher si porta una mano sul viso esasperato e scuote le spalle, <<Oliver, andiamo. Prima ci sbrighiamo e meglio è.>>
Dispiegano il piumaggio immenso, una tiepida folata d'aria mi colpisce in volto, flettono le ginocchia per darsi lo slancio e prepararsi a spiccare il volo.

I loro corpi si sollevano veloci, come fossero privi di peso, lontano dalle leggi gravitazionali.
Il buio li inghiotte, protegge il loro volo dagli occhi dei Cacciatori e favorisce il giro di controllo.
<<Non potevi andare tu a fare il giro? Avrei preferito rimanere con Oliver.>>
<<Le mie ali sono troppo piccole per reggere giri lunghi o troppo veloci.>> Il suo tono è ricolmo di sconforto.
Una punta di dispiacere mi pizzica lo stomaco, come un ospite sgradito.
"Forse sto esagerando, non dovrei trattarlo in questo modo..."
<<Hai un incarnato davvero particolare, non sono presenti corna sul tuo capo e le ali sono decisamente minute rispetto a quelle dei tuoi compagni. Sei insolito... ma la tua diversità tu affascinante, Drake.>> cerco di sollevare il suo morale, ma quel che dico non è una mera bugia, lo penso sul serio.
<<La mia origine non è demoniaca,>> solleva lo sguardo verso il cielo, <<mi definisco tale perché è con loro che adesso mi aggrego, ma in realtà non è così.>>
Piego la testa di lato e cerco i suoi occhi nuvolosi; sono carichi di disprezzo, un sentimento arido che lo mangia dall'interno e che rivolge a sé stesso.
<<Se non sei un senz'anima, allora, cosa sei?>> mi affretto a chiedere, prima che questa fortuita apertura nei miei confronti svanisca.
<<Sono un angelo caduto.>>
<<Caduto?>> l'immagine che si propone nella mia mente è quella di un Drake che, spensierato, cammina sulle nuvole e inciampa rovinosamente su di una buccia di banana.
"Non credo che la questione sia effettivamente come il mio cervello la elabora."
<<Esatto...>> calcia un filo d'erba, <<Sono stato bandito per sempre dall'Eden e condannato alla vita terrena; ho evitato l'inferno per un soffio, ma non è cambiata poi molto la situazione, visto a chi mi sono affiancato.>> si stringe nelle spalle.

<<Vorrei porti un sacco di domande, ma non credo sia nei tuoi interessi soddisfare le mie curiosità, specie se si tratta della tua vita.>> poggio la schiena contro un tronco, lasciando che il mio intero peso venga sorretto da esso.
<<Un tempo le mie ali erano grandi quanto le loro,>> balza in avanti e chiude gli occhi, come per immergersi al meglio nel suo ricordo, <<bianche, possenti e veloci! Capaci di lottare anche contro le correnti più forti e affrontare le fatiche più estreme.>> piroetta intorno a me, l'euforia di un ricordo schiarisce la sua voce. <<Quando mi hanno privato delle mie esse...>> scuote il capo e sospira, <<è come se mi avessero sottratto tutto. Mi sono ritrovato con questi due piccoli affari striminziti, totalmente inutili.>> arriccia le labbra in una smorfia di disgusto.
<<Scusami, Drake, ma non riesco proprio a non chiedertelo: cosa hai fatto di così grave per subire un tale castigo?>> punto i miei occhi nei suoi, certa di non avere la risposta al mio quesito; ma non potevo non tentare.
<<Ho commesso spergiuro e tradito le leggi divine, ti basti sapere questo. È meglio concludere qui il discorso.>>
<<Ma->> le parole mi rimangono aggrappate in gola, interrotte dal tonfo sordo che avverto alle nostre spalle.

<<Giro finire.>> Oliver ci giunge accanto, <<Essere tutto okay.>>
<<Meglio così,>> sorride il demone ricciolino, <<allora io e Olly vi distanziamo, prima che arrivi il vostro amico a quattro zampe.>>
Christopher annuisce e, con un cenno del capo, invita i suoi amici ad andare.
I due demoni ci danno le spalle e invertono la loro direzione, avanzando tra la boscaglia per dar modo a me e Chris di accogliere Luke senza brutte sorprese.
<<Quasi non posso crederci...>> continuo a pensare alla rivelazione di Drake, incredula.
<<E così, Drake, ti ha raccontato una parte della sua storia, non mi aspettavo lo facesse.>> mi studia con i suoi occhi vermigli.
<<Ma stai sempre connesso con il mio cervello? Farti gli affari tuoi ogni tanto?>>
<<Sono più interessanti i tuoi.>> mi canzona.
Alzo gli occhi al cielo, <<Tu dovrai farmi accedere ai tuoi, prima o poi. Senza che io te lo ordini, intendo. È troppo comodo così.>>
<<Vedremo.>> sorride laconico.
Lo guardo in tralice e lo rimprovero mentalmente; evito di sprecar parole visto che posso.
Uno strusciare tra le foglie attira la nostra attenzione. Christopher si para davanti al mio corpo, funge da scudo in caso di un attacco nemico e io mi aggrappo alla sua schiena d'istinto.
Di nuovo il rumore di fogliame mosso, poi un fruscio nitido e il suono di pesanti passi sull'erba fradicia.
<<Non fare alcun movimento.>> mi intima il mio prezioso famiglio.
Annuisco, senza distogliere lo sguardo dal punto incriminato; a stento trattengo un urlo quando, da dietro il tronco dell'albero che ci sta di fronte, la figura di un grosso Licantropo prende forma.
Christopher emette un verso gutturale di sfida, teso e pronto allo scontro.

<<Calmi ragazzi, sono io!>>
Il manto color miele è inconfondibile, anche sotto la flebile luce lunare.
<<Luke!>> strillo, correndo verso di lui e stringo il suo folto pelo tra le dite, <<Finalmente sei arrivato.>> lo abbraccio.
Ridacchia, <<Sì, principessa.>> mi lecca una guancia e muove l'enorme coda a destra e sinistra.
<<Attenzione, quando i cani si emozionano troppo fanno la pipì!>> lo prende in giro il senz'anima, spettatore indesiderato della scena.
Lo ammonisco con lo sguardo; Luke, invece non lo degna di uno sguardo, ma cede alla provocazione, contraccambiando con un'ulteriore frecciatina.
<<Cristoforo, dacci un taglio. Non ti trovo molto in forma, cos'è? Le fiamme dell'inferno ti hanno ustionato il culo? Perché sento puzza di bruciato...>>
<<Non incominciate!>> dico supplichevole ed apro le braccia stremata.
"Questa alleanza sarà ardua!"

"Questa alleanza sarà ardua!"

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Nota Autrice:

Questo capitolo ha gettato un po' di luce sul personaggio di Drake e il suo passato, spero vi sia piaciuto sapere un po' di più su di lui. :3

Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora