Capitolo 14

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~ Corre alla ricerca di una meta dove spegnersi, Vania, tanto bella e fragile quanto stanca e intimorita dalla fine imminente.
Gli occhi sgranati su di un viso truce, l'espressione di chi sa che non arriverà a vedere il domani e le labbra serrate a custodir parole di pietà.
Costretta ancora a subire accuse, veleno che scivola tra i rami spogli e raggiunge la preda indifesa.
Accarezza il suolo con il corpo, privata di tutte le forze decide di arrendersi senza più tentare nulla; la speranza è svanita dai suoi occhi spenti e nuvolosi. Attende la morte con dignità, apre le sue braccia per accoglierla ed entrar nel suo grembo.
Assisto senza aprire bocca, sono inutili le parole per chi non sa ascoltare.
Puntuale arriva ad accogliere il suo sonno eterno, ad avvolgerla tra il manto di pece che adorna le sue spalle, il Demone senza volto.
"Perché continui ad apparire se non è per mano tua che è deceduta?"
Rimane aperto un misero spiraglio tra quel sipario che copre le due figure, le sue immense ali mi concedono una risposta alle mie perplessità.
Due bocche che si dissetano della disperazione l'una dell'altro, unite in una pretesa d'amore fallito e terminato; un addio bagnato dalle lacrime amare della sconfitta.
Le mani pallide e tremanti della donna ripercorrono i lineamenti del mostro, lo sporcano di terra e fango, lo accarezzano come se avesse tra le dita l'oro più prezioso del mondo.
Gli occhi perdono l'ultimo barlume di vita che a fatica hanno mantenuto, le iridi stanche trattengono il riflesso di quel viso e lo custodiscono gelosamente, il ricordo che ha deciso di portare nel suo ultimo viaggio.
Rimane al suo fianco, fino alla fine, e quel lascito gli è fatale.
Le carezze cedono alla pesantezza, il braccio si accascia lento verso il terreno umido e l'anima scivola via dal corpo stanco di lottare.
"Stringila forte a te, Demone, proteggi il suo sonno eterno."
Culla la carne e la pelle, ciò che rimane di un contenitore ormai vuoto e urla, urla senza controllo dando sfogo all'angoscia che gli grava sul petto nero. Sputa fuori l'ultimo alito di vita che ha sottratto alla sua amata, lasciandola libera di salire verso il cielo smorto. La pioggia si abbatte su di loro, piange sangue, lo stesso che lei ha versato per amore.
"Amore considerato abominio da chi di pregiudizi vive."
Nubi nere e fulmini si scagliano contro la terra, l'ira di Zachary smuove il pianeta che ora detesta.
"Il cuore non vuole padroni, non segue regole e imposizioni; non esiste la persona giusta o quella sbagliata, esistono solo le emozioni che ella ti crea." ~

 Sollevo le palpebre lentamente, ritrovandomi nella penombra del soggiorno; l'unica fonte di luce è la televisione accesa.
"Mi sono addormentata", mi passo una mano tra i capelli e li trovo ancora bagnati.
Dopo la doccia sono scesa a sgranocchiare qualcosa e guardare qualche programma demenziale in TV, era da un po' che non lo facevo, ma la stanchezza ha preso il sopravvento.
Mi stropiccio gli occhi e mi metto seduta; il telecomando scivola tra i cuscini del divano, non mi preoccupo di recuperarlo.
Mi stringo nella felpa, accarezzando le braccia da sopra il tessuto per scaldarmi; le temperature si sono notevolmente abbassate.
<<...certamente, Reneè domani tornerà a frequentare regolarmente le lezioni.>> sento William parlare con qualcuno, mi alzo e lo raggiungo in cucina.
Lo trovo con il telefono premuto sull'orecchio a borbottare, << Grazie, buona giornata e arrivederci.>>
Mi avvicino alla dispensa ed afferro un bicchiere, <<Chi era?>> apro il rubinetto e mi verso dell'acqua.
<<La scuola. Mi hanno chiesto il motivo di questi due giorni di assenza, ho inventato che stai poco bene.>>
Annuisco e mi porto la bevanda alle labbra per dissetarmi.
<<Domani la professoressa Stabler ti farà recuperare il test di chimica, mi stavo dimenticando di dirtelo.>>
L'acqua mi va di traverso e tossisco, "Mi sono proprio dimenticata del test!"
<<Tanto devi solo ripassare, giusto?>> assottiglia lo sguardo e preme il dito nella piaga.
<<Esatto.>> sorrido falsamente, posando il bicchiere vuoto sul lavello, <<Anzi, vado subito.>>
<<Ti conviene.>> ridacchia.
Gli faccio la linguaccia e corro al piano superiore.
"Devo assolutamente studiare, spero di riuscire a far entrare qualche nozione nella mia testa già colma di pensieri."

Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Where stories live. Discover now