Capitolo 19

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Luke si accascia al pavimento, si stringe forte il petto e cerca con difficoltà di trascinarsi fuori dalla stanza, il braccio destro allungato sul parquet per aiutarsi nel faticoso movimento.
"La trasformazione sta iniziando."
Thomas, invece, non tenta di nascondersi da me; il suo autocontrollo è notevole.
Quasi vuole mostrarmi fiero la sua mutazione, gli occhi suoi mi sfidano con un messaggio di minaccia ben chiaro.
<<Luke...>> mi avvicino a lui con l'intenzione di aiutarlo; il mio gesto però non sembra gradito.
"Mi ha sempre tenuto lontana da questo suo lato e io gli sono sempre stata grata di questo. Non ho mai visto la sua parte animale."
<<Ti perseguiterebbe l'immagine della belva che sono, non voglio questo. Desidero che tu mi veda sempre e solo così, umano; la sola idea di farti paura mi ferisce.>> queste furono le parole che mi disse per spiegarmi come mai non voleva mostrarmi anche quel lato di lui.
"Ho continuato a fingere per anni di non essere conscia di questa sua seconda vita, ora, però non posso più farlo."

<<Allontanati!>> mi intima con un ringhio trascinato, respinge ogni mio tentativo di avvicinarlo.
Un mugolo di dolore gli graffia la gola. Le dita si contraggono e schioccano le ossa, il rumore che producono mi provoca una fastidiosa nausea. L'espressione del suo viso esprime tutto il dolore che avverte, trattiene numerosi versi che premono per uscire e far udire a noi presenti il male che lo attanaglia.
Ciò che accade poco dopo è un caos di immagini fugaci e il tempo sembra velocizzare il suo scorrere, gettandomi nella confusione più totale.
Thomas prende la rincorsa e balza giù dalla finestra, priva di vetri a causa mia.
I suoi arti si ingrossano sotto il candore della luce lunare, il volto diventa deforme e il suo profilo si allunga in tratti spigolosi e duri; in poco tempo, il capo cacciatore, assume l'aspetto che ogni notte lo contraddistingue.
"Thomas ha ormai il pieno possesso della Licantropia, sa gestire la trasformazione e sopportare il dolore che essa ti crea; Luke è ancora troppo giovane, non ha ancora abituato il corpo a questo strazio e ciò implica che la trasformazione avvenga più lentamente."
Brandelli di abiti volano rapiti dal vento e un rumoreggiare cupo riecheggia nella boscaglia: l'alfa sta richiamando a sé l'intero branco di questa fazione.
Luke si rotola in un susseguirsi di rantoli e convulsioni; il mutamento molecolare inizia a diventare sempre più evidente e i tratti docili del ragazzo, lasciano spazio a quelli di un mostro senza pietà.
Il sudore solca il suo volto, scosso da fremiti incontrollati e richiami inviolabili.
Il petto si estende e la cassa toracica si dilata; le ossa continuano a produrre il suono che indica la loro rottura, accompagnati dal rumore di strappi che vengono dai tessuti e dalla pelle, ormai arresi all'ingrossamento dei muscoli.
I bulbi piliferi si sollevano e si moltiplicano in una crescita innaturale di pelo scuro che ricopre la sua pelle chiara.
Le dita iniziano a piegarsi e allungarsi, mentre le unghie si affilano in artigli affilati che si inchiodano al pavimento.
Il respiro affannato e irregolare, stanco di subire questo mutamento, sfinito dallo sforzo che richiede.
Scatta con il capo a destra e sinistra, il volto si allunga in prootuberanze scordinate che distorcono completamente la sua immagine umana, ormai svanita.

Mi porto le mani sulla bocca e ingoio ritmicamente ansia e terrore.
Si tende in avanti, poi, con un repentino scatto, inarca la schiena all'indietro, sollevando leggermente il busto, e spalanca l'ampia bocca mostrando una fila di zanne acuminate.
Ulula verace e fende l'aria mentre la sua stazza aumenta sempre di più, sempre di più...
Alcuni latrati giungono in lontananza; sono arrivati a raccolta, sotto il comando di Thomas, gli altri giovani membri del gruppo.

<Corri, là dove la salvezza non arrivò per Vania.>

Percorro a ritroso la distanza che mi divide dalla porta; sbalzo con lo sguardo dalla bestia a William, ancora chiuso nel suo mutismo.
"Non ha fatto più una piega da quando gli ho detto di aver ricordato cosa ci lega davvero; ora capisco perché quando chiedevo di mio padre le risposte erano vaghe o nulle."
Poso la schiena contro lo stipite quando mi rendo conto che Luke, con respiro pesante e un leggero barcollare, si erge e punta i suoi fari gialli verso di me.
Le orecchie dritte e appuntite toccano quasi il soffitto, la sua altezza è incalcolabile sotto questa spaventosa forma.
"No, non ti avvicinare...", stringo gli occhi ed emetto un suono smorzato.
Allunga l'arto del braccio, lungo e possente, nella mia direzione e compie un altro passo, gli artigli della zampe posteriori lasciano evidenti graffi per terra.
<<Luke, non farlo. Ti prego...>> sussurro con le lacrime agli occhi.
"Perché ho così paura di lui, ora?"
Si accorge del mio rifiuto inespresso, del terrore che mi balla nelle pupille e delle gambe che tremano e mi implorano di fuggire.
La sua reazione a tutto questo mi strappa l'anima a morsi, la sua frustrazione si palesa con un ruggito agghiacciante.

Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Where stories live. Discover now