Capitolo 22

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Drake e Oliver mi guardano con apprensione, non si capacitano della mia decisione, la trovano avventata e poco ponderata

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Drake e Oliver mi guardano con apprensione, non si capacitano della mia decisione, la trovano avventata e poco ponderata.
<<Christopher, sei sicuro?>> Lee viene al mio fianco incerta. Le sue mani sono ricoperte dal sangue di Reneè, velluto rosso che scivola sui polpastrelli, <<Sto cercando di fare il possibile, i Licantropi ci sono andati giù pesante; il veleno rilasciato dai loro canini è entrato velocemente in circolo e ha danneggiato importanti funzioni vitali.>>
"Luridi schifosi. Sono arrivato tardi, non avrei dovuto permettere loro neanche di sfiorarla. Mi sono cullato, credevo che fosse presto per arrivare a questo tragico punto di non ritorno."
Mi porto una mano sulla fronte, cerco di non farmi assorbire da inutili preoccupazioni e di pensare solo al presente.
"Il veleno che viene custodito dagli affilati canini di quei bastardi è fatale per qualsiasi essere vivente. Un essere umano perde la vita in preda ad atroci sofferenze in pochi istanti; per noi senz'anima non è così pericoloso ma può renderci innocui per alcuni minuti, paralizza i muscoli e non ci permette di eseguire nessun movimento dando così il tempo ai cacciatori di terminare il lavoro più facilmente."
Drake si gratta il capo e cammina avanti e indietro nervosamente, <<Questa ragazza è tutto tranne che normale, questo ormai è chiaro. Se fosse una semplice umana sarebbe già morta da un pezzo.>> sospira, <<Proviamo a contattare Amy, andiamo da lei, magari saprà suggerirci un'alternativa.>>
"Il mio sangue, unito al suo, velocizzerà la sua guarigione, renderà il veleno innocuo e svilupperà una parte dei suoi poteri più in fretta."
<<Non abbiamo tempo di sperimentare altre possibili soluzioni. Ho preso la mia decisione. >> ruggisco contro i miei compagni, loro non capiscono; non posso fallire.
<<Christopher, pensaci! Un demone che si offre volontariamente come famiglio non ha la possibilità di tornare indietro. Sarai incatenato a lei per sempre, non potrai reclamare nulla in cambio, dovrai servirla fedelmente come un cane.>> Drake cerca di farmi cambiare idea, ma ormai è inutile.
"Sto per perdere la mia libertà.
Sto per perdere me stesso, ma la verità é che non esiste un vero Christopher. Sono solo il frutto del volere di un senz'anima  esistito prima di me; vivo con dei ricordi e delle sensazioni cucite addosso che non mi appartengono.
Nulla è veramente mio."
<<Andate via.>> sospiro ed indico la porta.
Annuiscono all'unisono poco convinti.
Se ne vanno, mi lasciano solo con lei, con quel corpo spento e turbato da carezze violente.
Una sensazione nuova mi rende nervoso, è strana, intensamente negativa e che mi provoca un tremore innaturale alle gambe.
"Cos'è?"
Mi guardo il dorso delle mani, traballano come quelle di un anziano senza forze.
"Paura? No, non può essere. Sono un demone, privo di anima ed emozioni, non posso provare questo, non ho modo di avvertire il timore. Cosa mi sta accadendo?"
Mi prendo la testa tra i palmi, i miei stessi artigli mi feriscono graffiandomi sulla fronte e le tempie.
Lancio un urlo di sfogo che si prolunga più del dovuto; mi tenta e mi chiama la sua anima, implora di essere strappata via da quel corpo dolorante. Il profumo che esprime mi stordisce.
Reneè è distesa sul letto; le labbra viola e schiuse in un rilascio di flebili respiri, il viso cadaverico e il corpo martoriato da squarci profondi.
"Prenderei il mondo a morsi pur di poterla assaggiare, ma so che non riuscirei a fermarmi e finirei per condannarla al buio eterno. È così difficile per me starle accanto senza avere la costante voglia di privarla della sua luce emotiva. Da quando l'ho incontrata ho avuto il desiderio di cibarmi di lei."

Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Where stories live. Discover now