Capitolo 33.2

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CHRISTOPHER.

<<Dobbiamo attraversare tutta la boscaglia, fino alla fine di Turbinio, e camminare lungo le sponde del Söleryo.>> ci spiega il lupastro, indicando con i suoi artigli la direzione da intraprendere.
"Non lo digerisco proprio questo ammasso di pelo, ma al momento è il nostro miglior alleato.
Il cuore di Reneè scalpita impazzito ogni qualvolta lui le è vicino. Bleah, che schifo."
Sorride, comodamente seduta sul dorso di Lucas, o come cavolo si chiama, e stringe tra le fini dita il pelo ruvido della belva che è in lui.
Lo domina, calma i suoi istinti animali, cancellando ogni scatto aggressivo che prevale sul lato umano.
"Quanto potere ha su di noi? Maledetta strega, pericolosa più di un serpente a sonagli. Più di Zara."
Sbuffo ripetutamente, annoiato dal continuo comportamento smielato e le effusioni che si scambiano; tra poco mi sale il diabete, troppa dolcezza dà la nausea.
<<Christopher, sei estremamente taciturno. Qualcosa non va?>> mi domanda con tono mellifluo Reneè, accompagnando il tutto con un sorriso.
"Niente, in questo momento avrei la voglia di prendere quel bel visino a schiaffi."
<<Non ho nulla da dire.>>
Annuisce, perdendo nuovamente interesse per me e concentrandosi sul lupastro. Ancora.
"Sono facilmente sostituibile, noto."
Tiro un piccolo calcio nel vuoto, colpendo il nulla e sollevando giusto un po' di polvere dal suolo. Ripongo le mani nelle tasche posteriori dei jeans e mi guardo attorno annusando l'aria; il mal tempo sta per ripresentarsi.
<<Riprenderà a piovere tra poco.>> Il lupo sembra afferrare i miei pensieri e apre bocca per dargli voce.
<<Non sopporto la pioggia, mi angoscia.>> scalcia leggera l'ibrida umana.
<<Sta ferma, principessa, mi fai il solletico così!>> ridacchia il sacco di pulci.
Infilo due dita in bocca e fingo di vomitare, <<Mi state disgustando con tutte queste smancerie!>>
"No, seriamente..."

<<Sei geloso? Vuoi anche tu un po' di attenzioni, Cristoforo?>>
<<Ti sbagli. L'unica cosa che voglio è raggiungere il luogo prestabilito con il cervello in pace! Senza sentire ogni secondo: gne, gne, gne, principessina...>> mi stringo le braccia al petto a mo' di abbraccio e inizio ad ancheggiare come una ragazzina in preda agli ormoni. Trasformo la mia voce calda in uno squillante e smielato verso, <<oppure: oh, Lucas, gne, gne!>>
<<Non sei affatto simpatico.>> assottiglia lo sguardo e imbroncia il muso, infastidita dalla mia finta ironia.
Inarco le sopracciglia, <<Sai che c'è? Mi sono stufato! Raggiungo il mio gruppo, vi seguirò a distanza con loro. Voi procreate con calma!>>
<<Co->> non le lascio il tempo di finire, spicco un balzo e mi do una lieve spinta scuotendo le ali; avanzo dritto senza voltarmi e volando a un pelo da terra. Avvisto subito Drake e Oliver. Atterro al loro fianco, <<Yo.>> alzo una mano in segno di saluto.
"Sei peggio dei bambini, Christopher!", i pensieri di Reneè mi raggiungono limpidi.
"Ti ostini a cambiar umore ogni due per tre, non ti comprendo minimamente."
<<Non hai speranze, amico. Quei due sono peggio della colla a caldo, perennemente appiccicati.>> incrocia le braccia dietro la testa il biondino e sospira.
Mi gratto la nuca e sbuffo verso l'alto, <<Non riesco a capire di cosa parli, Drake. Ti sei forse bevuto il cervello?>>
Drake arresta i suoi passi e mi posa una mano sulla spalla, <<Non è una vergogna provare dei sentimenti, Chris. Certo, i tuoi gusti sono discutibili, ma non devi nascondere quel che senti sol->>
Allontano il suo tocco gelido da me con uno scatto brusco, << Di cosa cazzo stai parlando?>> sbotto adirato. <<Ma ti stai sentendo? Parli di sentimenti ed è alquanto ridicolo! Sono un senz'anima, non sono capace di provare queste cose. E mi meraviglio che sia proprio tu a parlarmi di certe stronzate!>>
<<Smettila di nasconderti dietro la tua natura, non regge più. Lo vediamo tutti come la guardi, come sei rilassato quando sei con lei; quella ragazzina è capace di calmare i tuoi nervi tesi e di colmare i vuoti che senti. Non riesci più a nasconderlo, è palese a tutti tranne che a te. Il tuo sangue ribolle quando il lupastro le sta vicino...>>

Scuoto la testa, non posso credere che Drake mi stia facendo un discorso tanto assurdo.
<<Sei geloso, vorresti la mocciosa solo per te. Non sopporti che il sacco di pulci la sfiori, non accetti i sorrisi che lei fa quando lo vede; hai paura che te la porti via.>>
Continua a sputarmi addosso la marea di cazzate che il suo cervello partorisce.
<<Smettila!>> lo afferro per il colletto della maglia e lo sollevo dal terreno.
Digrigno i denti e lo scuoto come fosse un peluche, <<Stai dicendo solo fesserie...>> ringhio.
<<Vuoi negare che per lei sacrificheresti la tua esistenza?>>
Oliver stringe il mio polso con vigore, invitandomi a mettere giù il ricciolino, <<Drake avere ragione. Tu non volere ammettere a te stesso verità. Non potere più fare finta che tuo cuore non battere.>>
Sbarro gli occhi e mando rumorosamente giù la saliva. La stretta delle mie dita si affievolisce e Drake cade con le ginocchia al suolo.
"Come fanno a saperlo..."
Il gigante apre il palmo della mano destra e me lo poggia sul petto, lì dove il sangue a ripreso a pompare.
<<H-ho un patto con lei, che mi impone di-di doverla proteggere, un legame di sangue...>> mormoro in preda allo sconforto.
<<I demoni, è risaputo, non rispettano i giuramenti se non hanno alcunché in cambio; proprio per questo motivo ti dico di smetterla di usare la categoria a cui appartieni per celare quel che non vuoi vedere. Non eri costretto a fare quel patto, diventare suo servitore. Sapevi che sarebbe guarita comunque, ci avrebbe messo più tempo ma alla fine sarebbe sopravvissuta. La morte l'avrebbe colta per un breve lasso di tempo, poi, ciò che vive in lei avrebbe riparato il danno... ma tu, tu non volevi perderla neanche per un istante.>>
Come uno schiaffo in pieno volto, le parole di Drake, mi feriscono.

Stringo i pugni fino a sbiadirmi le nocche, li sollevo davanti al viso e premo i polsi contro gli occhi. La testa mi scoppia, piena di pensieri che non mi appartengono: sono tutti suoi.
I ricordi della sua infanzia mi accarezzano le pareti lacerate del cranio, si fondono con quelli di sua madre e con i miei.
<<Prima avrei potuto crederti, ma quando ti ho sentito prendere quella decisione, sul fatto di diventare il suo famiglio, lì ho realizzato: lei non è mai stata solo un incarico per te. Chi diventa servo di una dominatrice, per propria volontà, non può reclamare più nulla in cambio, ricordi?>>
"Sono diventato un debole... come Zachary..."
Un tuono si propaga nel cielo, facendoci sobbalzare.
<<CHRISTOPHER!>> la voce di Reneè urla il mio nome, disperata cerca il mio aiuto.
<<Ma che cazzo...>> mi riprendo dal torpore della confusione e, senza pensarci due volte, avanzo di corsa. Oliver e Drake, allertati, mi seguono.
Dal nulla, un fulmine ci cade davanti, per una frazione di secondo illumina il verde, e colpisce il tronco di un albero secolare; questo prende fuoco e si riveste di lingue bollenti, che si nutrono della verdeggiante vita.
Mi volto alla ricerca di Reneè e del lupastro, ma sembrano essere spariti nel nulla. Nessuna traccia a parlar del loro passaggio, non un segno che ci indichi una direzione; perfino il loro odore è svanito.

<<Merda!>> impreco con rabbia, strattonandomi i capelli.
I miei amici si guardano attorno, cercando una direzione di ricerca, ma sono spaesati almeno quanto me.
"Non mi sarei dovuto allontanare, sono un idiota."
Un latrato mi fa accapponare la pelle; lancio una fugace occhiata alle mie spalle, nella speranza di trovare Lucas con la mia padrona.
"Cosa vuol dire questo?"
La scena che mi trovo davanti non è quella desiderata: un branco di normalissimi lupi in cattività ci circonda, esponendo i denti affilati in ringhi sommessi.
<<Non sono Licantropi...>> Drake socchiude gli occhi, cercando di capire il perché di questo attacco innaturale.
"Gli animali ci temono e mai ci sfiderebbero, specie con un albero in fiamme nelle vicinanze."
<<Ipnotizzati.>> grugnisce Oliver, notando gli occhi persi nel vuoto dei poveri malcapitati, <<Io non uccidere bestie innocenti.>>
"Con un solo movimento della mano possiamo far perire questo intero branco; perché scagliarci contro chi non può nulla contro di noi?"
Riprende la pioggia, si scaglia contro tutti noi, le gocce scivolano lungo i nostri corpi scuri e sopprime lentamente l'arancio che fa luce su questa nuova oscurità.
"A che gioco stai giocando, Zara..."




Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Where stories live. Discover now