Capitolo 21

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La terra trema sotto l'ira di colui che è appena atterrato dal cielo.
Sento l'affondo dei suoi piedi nudi bruciare il terreno; intorno a lui risplende un'aura di rabbia e turbamento.
Mi si avvicina cauto e uno strano calore inizia a irradiare il mio corpo.
La figura che mi torreggia davanti non ha nulla del demone che fin ora mi è stato affianco.
"Christopher..."
<<Hai venduto la tua anima come fece tua madre,>> ringhia l'alfa, <<non c'è redenzione per voi.>> allunga un artiglio per indicarci.
I Licantropi azzannano l'aria intorno, inferociti dalla presenza del nemico che ha osato entrare nel loro territorio.
Sollevo lo sguardo per poter guardare il suo volto distorto dalle tenebre, <<Christopher...>> lo chiamo in un sussurro roco.
Le sue ginocchia si posano al suolo, le mani roventi mi prendono il viso e bloccano le mie lacrime sofferte.
<<M-mi dispiace... avrei dovuto crederti, nonostante i vari segnali ho continuato a non guardarmi le spalle. Av-avevi ragione, non sempre è il male ad essere un pericolo.>> tossisco e un rivolo di sangue esce dalla mia bocca.
<<Shhh, non sforzarti, ragazzina. Sono qui adesso.>>
Due enormi corna, piegate verso l'esterno, lo incoronano ai lati della testa; gli occhi rossi brillano come le fiamme del mondo da cui proviene e le pupille sono dilatate in verticale. Il naso ridotto a due fessure su di un viso ovale e il corpo rivestito di cenere. Nero come la dama Morte, che con la sua falce accoglie chi ha terminato il suo percorso terreno.
La sua maestosa figura mi fa sorgere un amaro sorriso.
<<Allontanati da lei!>> ululati e rancori si riversano nell'aria cupa; si accavallano i toni alterati di quegli spettatori nauseati che esternano il loro rifiuto per questa unione dettata dal destino.
<<Raccapricciante.>> dice qualcuno.
<<Abominio!>> grida un altro.
"I loro giudizi mi scivolano addosso."
Le loro bocche appuntite sanno solo vomitare insulti per noi, che alla fine dei conti siamo solo delle vittime del loro odio.
"Aberrante è ciò che è accaduto a Vania e quel che loro hanno fatto a me."

<<Venduta e corrotta. A morte i senz'anima, a morte la traditrice!>> innalzano cori concitati.
"Innalzano inni alla morte."
Christopher torna ad ergersi con il busto; oscilla il capo da un lato all'altro, come un pendolo che scandisce il tempo.
<<Demone, non puoi nulla contro la nostra giustizia!>>
"Inutile concime per l'odio..."
I lupi provano ad avventarsi su di noi, l'andatura scossa dal puro ribrezzo e le labbra arricciate a mostrar i denti in espressioni rabbiose. La paura mi attanaglia il cuore, lo comprime e lo schiaccia, mentre mi ritrovo ad ingoiare il mio stesso sangue che imperterrito mi risale in gola per essere sputato al suolo.
Il demone mi fa da scudo, divarica leggermente le gambe e si posiziona davanti a me, protettivo e fiero del suo ruolo. Muove le dita lunghe e affilate nervosamente lungo i fianchi.
Le ali nere come quelle di un corvo sono piegate sulle sue spalle, il loro piumaggio immenso arriva a toccare il terreno; lo strascico perfetto dell'Inferno.
Le scuote leggermente prima di dispiegarle con grazia e gli incubi peggiori soggiogano i miei pensieri.
Due battiti che catturano il vento e se ne appropriano per utilizzarlo a loro favore; una folata piega anche i fili d'erba più corti, solleva la terra e inclina le chiome dei possenti alberi.
Intorno a noi si crea un vuoto, i Licantropi vengono sbalzati via come fastidiosi insetti.
"Sento solo il freddo."
Rovescia il capo all'indietro, le corna appuntite catturano i raggi della luna, e ruggisce la sua potenza in modo viscerale, reclama di essere sentito dalle orecchie dei Cacciatori.
Thomas parte alla carica, il branco lo segue sotto suo incitamento, nonostante il demone li abbia respinti con facilità nel precedente attacco.
Christopher non si smuove dal punto in cui è; la sua postura retta non lascia trasparire un solo accenno di timore.
<<Venite da papà.>> ride e solleva la bocca in un mezzo sorriso. Si fa beffe di loro.
Non sente paura, non avverte la possibilità di uscirne sconfitto.

Solleva un braccio verso il cielo stellato e apre il palmo scuro, <<Invocate il perdono avidi bastardi, la vostra ora è giunta.>>
Lingue di fuoco divampano improvvise, arrestano il percorso dei lupi, che come impazziti si ritraggono con la coda tra le gambe. Il bosco viene illuminato da sfumature gialle e rosse, bollenti fiamme che avvolgono i tronchi e producono fumo nero che nasconde le ispide facce dei presenti.
Una puzza tremenda di pelle bruciata mi infastidisce l'olfatto, entra nelle narici e mi provoca una forte nausea.
"Questa è la sua rabbia. Tenebre e fuoco."
<<MICHAEL!>> Thomas grida il nome del membro che lotta contro il fuoco che lo inghiotte; si dibatte per far cessare il suo dolore, incastrato in quella infernale sofferenza si lancia contro gli alberi e si dimena tra guaiti e mugolii.
Si gode lo spettacolo quel senz'anima privo di scrupoli, non esiste pietà nei suoi occhi.
"È spaventoso, sembra addirittura godere sotto il tanfo della morte, trarre piacere per la sua azione."
<<Basta...>> voglio gridare, ma ciò che esce dalla bocca impastata dal sangue è solo un sussurro flebile.
"Troppe morti stanno segnando questo cammino in salita."
Si accascia al suolo il cacciatore, esala gli ultimi respiri anneriti dal fumo che i polmoni hanno assorbito, il corpo marchiato e sciolto dal potere demoniaco.
<<Figlio di puttana!>> l'Alfa si catapulta contro Christopher e gli artiglia il volto con forza; le unghie scavano nella viscida pelle del mostro nero.
Lo inchioda e prega di portare a termine la sua vendetta; tre dei suoi fedeli hanno perso la vita, due per mano di Chris, uno per dar inizio a questo caos.

Midnight Soul [In REVISIONE & MODIFICA]Where stories live. Discover now