Capitolo 21

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Io e Sierra usciamo da camera sua ridendo come delle pazze.

Nel corridoio incontriamo Cameron, e la mia risata piano piano cessa mentre lo guardo.

Il sorriso, però, rimane.

Cam mi guarda. «Hey Jo.» poi porta il suo sguardo verso la sorella. «Avete chiarito o...?»

«Si.» lo interrompe la sorella. «È tutto apposto ora.»

Suo fratello annuisce e mi prendo un attimo per osservarlo.
Ha una maglietta verde militare attillata, che fa risaltare i suoi muscoli.
Il ciuffo castano-biondo è ordinato e posto come sempre, ha dei jeans scuri e delle converse basse bianche.

È bello, oggi ancora più del solito.

«Jocelyn?»

Mi giro a guardare Sierra, che mi ha appena chiamato. «Che c'è?»

«Avevi lo sguardo nel vuoto e sorridevi, va tutto bene?»

Vorrei risponderle che va bene, che mi ero solo persa ad ammirare suo fratello ma, un po' perché Cameron è davanti a noi, e un po' perché non voglio ammettere di trovarlo affascinante, non lo dico.

Al contrario, annuisco e sorrido avviandomi in cucina dove eravamo dirette prima di essere interrotte, o meglio bloccate, da Dallas.

I due mi seguono in silenzio, con Sierra che mi affianca e Cam dietro.

«Oh ragazzi siete qui.» dice Gina appena ci vede. «Io sto andando a fare la spesa, serve qualcosa?»

Sierra interviene subito. «Io ho bisogno di un paio di cose per fare un dolce a Nash.»

Gina si morde il labbro inferiore. «Vieni con me, altrimenti se prendo roba sbagliata ti arrabbi pure.»

Cameron non perde tempo a ridere e sua sorella gli da un piccolo schiaffo sulla testa. Io sorrido, leggermente in imbarazzo.

«Jocelyn lo dico a te perché Cameron non è responsabile.» ora sono io a ridacchiare. «Lascio la torta nel forno, ogni tanto controllala e quand'è pronta cacciala fuori.» si raccomanda la madre dei due.

Annuisco e le saluto, intanto Sierra prende il giubbotto dalla sedia all'ingresso.

«A dopo.»

«Ciao.» saluto un attimo prima che la porta si chiuda.

«Giochiamo alla play?» chiede Cameron buttandosi all'indietro sul divano.
Mi porto una mano sulla faccia, è sul serio un bambino.

«Hai sentito tua madre, no? Dobbiamo guardare la torta.»

Detto ciò mi avvio vicino ai fornelli e sento Cam, ad una sola porta di distanza, sbuffare.

Io rido.

«Cosa fai nella vita?» mi prende in giro lui. «"guardo le torte della madre di Cameron."»

Mi porto le mani nei capelli per legarli in una coda alta. «Bé, non sei felice? Questo significa che ci vedremo spesso.»

Cam scuote la testa. «Non è questo. È che pensavo avremmo fatto qualcosa di diverso che osservare una torta.»

Alzo gli occhi al cielo. «Sei serio? Vuoi veramente giocare alla play?»

Cam scuote la testa.

Io inizio ad essere confusa. Come fa ad essere così indeciso ed a cambiare così in fretta idee?

Lo guardo inarcando un sopracciglio, mentre le mie dita arrotolano l'elastico intorno i miei capelli.

«Allora cosa vuoi fare, Cam?»

Ti odio Cameron DallasWhere stories live. Discover now