Capitolo 34

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L'altro giorno, appena ho finito di parlare con Hayes, ho mandato un messaggio a Cameron, dicendo che gli dovevo parlare urgentemente.

Per cui ora siamo seduti, da Starbucks, a guardarci mentre io cerco qualcosa da dire, e lui cerca di capire cosa mi frulla nella testa.

La verità è che so quello che devo dire, ma non ne ho il coraggio.

Cam si aggiusta il capello che ha addosso, per non farsi riconoscere.

«Piccola, di che cosa volevi parlare?» è proprio lui a rompere il silenzio, e mi prende una mano.

Guardo le nostra dita unite e la morsa al petto non fa che aumentare.

Cam mi guarda con un sopracciglio inarcato. Si sta preoccupando, glielo leggo in faccia.

E se avesse capito? No, no, non ho fatto nulla per farglielo intuire.

«Ti ho chiesto di vederci...» inizio. «Perché in questi giorni mi sono schiarita un po' le idee.»

Con il braccio libero, il mio ragazzo appoggia la testa sulla mano.

Mi guarda per dirmi di continuare, ed io faccio un respiro profondo prima di farlo.

«Hayes ce l'ha ancora con me, Cam. E tu mi piaci tantissimo, ma... se lui non è d'accordo...»

Cameron si raddrizza subito, appena capisce dove voglio andare a parare.

«Mi stai lasciando?»

Una lacrima solca il mio viso.

"Dì di no, dì di no." Mi urla la coscienza.

«Sí.» pronuncio con un filo di voce. «Prendila più come... una pausa.»

Cameron si alza in piedi, non tendendomi più la mano.

«Cameron-» provo a dire, le lacrime scendono sulle mie guance.

Cam annuisce frettolosamente, metabolizzando ancora la cosa. «Va bene. Ho capito Jo, non devi giustificarti.»

Prima che possa dire qualcosa, è già fuori.

Mi sento strana, come se avessi perso una parte di me.

Neanche quando mi sono lasciata con Liam mi sono sentita così.

Come se, improvvisamente, fossi diventata vulnerabile.

Vorrei correre e raggiungerlo, affondare la testa nel suo collo e annusare il suo odore mentre sento la sua risata.

Vorrei ritrovarmelo davanti la porta con un'altro orso gigante per farsi perdonare.

Altre lacrime scivolano dai miei occhi e le persone si iniziano a girare per vedere perché sto così.

Senza perdere tempo lascio una banconota da cinque dollari sul tavolo e mi affretto ad uscire dal bar.

"L'ho fatto per Hayes. Mi può perdonare, ora." Penso. "L'ho fatto per lui ed andrà bene."

Ma non ci credo neanche un po'.

•••• •••• ••••

I giorni passano lenti. I secondi passano lenti.

È come se improvvisamente qualcuno avesse rallentato il tempo per farmi soffrire ancora di più.

Mi manca Cameron, lo ammetto.

Spero sempre che venga qui per girare i video con mio fratello, ma puntualmente Nash mi dice che andrà lui a casa sua per girarli.

A quanto pare Sierra non si sta sentendo bene e Cam non la vuole lasciare da sola. O forse è solo una scusa per non venire qui.

O forse Nash sa qualcosa ma non me lo vuole dire.

Con Hayes non ho risolto. O meglio, non mi ha perdonato.

Nash passa tantissimo tempo fuori casa, tra le prove per l'intervista che si svolgerà tra due giorni e tra casa di Cameron.

Hayes neanche mi guarda in faccia ed io mi sto iniziando a pentire di aver lasciato Cam.

L'ho fatto per mio fratello, per dimostrargli che c'è lui prima di tutto, allora perché ce l'ha ancora?

Mi sento confusa, debole e triste.

Vorrei rallegrarmi, e subito l'idea di vedere altri video dei Magcon mi balena nella testa.

Apro il computer e lo accendo, ma, appena mi ricordo chi ci sarà in quei video, richiudo lo schermo e accantono l'idea nell'angolo più remoto della mia mente.

Mi stringo un altro po' il cuscino al petto nella speranza che attutisca il dolore.

Non sono più la ragazza di Cameron.
Non sono più la sorella perfetta per i miei fratelli.

Non sono più niente dall'esatto momento in cui ho lasciato correre via da un bar una delle poche persone che mi rendeva felice senza fare nulla.

Con la sua risata, con le sue parole, con i suoi baci, mi rendeva felice.

Ed ora sto capendo che ci vorrà molto tempo per stare di nuovo in quel modo, senza di lui.

Ti odio Cameron DallasWhere stories live. Discover now