Capitolo 49

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CAMERON'S POV

«Allora?» Nash si siede sulla sedia vicino la mia, appena sua sorella entra nella camera di Sierra.

Hayes ed i ragazzi sono tornati a casa per riposarsi, ed i signori Grier hanno accompagnato il loro figlio più piccolo dagli zii.

Siamo solo noi due in tutto il corridoio.

«Allora cosa?» domanda senza levare gli occhi dal cellulare, con cui sto giocando per distrarmi.

Nash sbuffa e mi spegne il telefono.

Sto per obiettare, ma quando vedo i suoi occhi rossi di pianto mi fermo.

«Dammi una buona notizia, ne ho bisogno. Hai chiarito con Jo?»

Con Nash l'argomento 'Jocelyn' è sempre stato confuso. Non capisco mai se preferirebbe che dimenticassi sua sorella o se ci stessi insieme.

Ma é il mio migliore amico, potrei mai mentirgli? Dopo tutto deve sapere cosa è successo ieri.

«Ci siamo baciati.» sussurro piano per paura della sua reazione. «Ma no, non abbiamo chiarito. Non ci siamo messi insieme o robe del genere.»

Nash si morde il labbro. «Non le hai detto che sei innamorato di lei?»

Mi prendo la testa tra le mani. Per la prima volta mi sto iniziando a pentire di non averglielo detto. Un po' per il tono che usa Nash, un po' perché mi ritorna la conversazione avvenuta con mia madre.

Secondo lei Jo ha solo paura di dirlo per prima.

«No Nash. Questo periodo è così incasinato, non voglio metterle casini su casini.» sospiro.

Il mio amico resta in silenzio, ma non riesco a capire a cosa stia pensando.

«Vedi?» sbotto dopo qualche minuto. «Tu hai molti più problemi di me, ed io continuo a parlarti dei miei come uno stronzo egoista.»

Inizio ad innervosirmi, non per colpa di Nash, ma per colpa mia.

Lui rischia di perdere suo figlio, come posso essere così concentrato a lamentarmi della mia relazione finita con Jo?

«Cam.» Nash mi mette una mano sulla spalla, come per dirmi di calmarmi. «Solo perché il mio problema è più grande, non significa che tu non stia soffrendo. In questi giorni mi stai aiutando davvero tanto, va bene se ti prendi dieci minuti per parlare dei tuoi, di problemi. Solo perché nessuno rischia la vita non significa che sia meno importante.»

Lo dice con voce calma e piatta, ed io sul serio non so come fa ad avere tutto questo autocontrollo in un momento del genere.

Se fossi stato in lui, se dentro quella stanza ci fosse Jocelyn con il nostro bambino, io avrei urlato a tutti i medici di salvarli entrambi, di assicurarsi che entrambi stessero bene.
Nash, Invece, è calmo e pacato, anche se so che dentro sta male.

Sta dando forza sia lui sia a Sierra, e per questo sono infinitamente grato. Mia sorella non poteva scegliere persona migliore.

«Sono contento...» sussurro dopo qualche secondo. «... che mia sorella si sia innamorata di te. Vi meritate l'un l'altra, Nash.»

Il mio migliore amico mi dà una pacca sulla spalla, sorridendo leggermente. «Grazie, Cam. Io sono contento che Jocelyn abbia te nella sua vita. Ne ha passate così tante, ma almeno so che con te è al sicuro.»

Vorrei dirgli che spero che anche Jocelyn sappia questo, ma non so perché le parole mi muoiono in gola.

Forse ho semplicemente paura che Jo ne abbia parlato con Nash, e che gli abbia detto che per lei non sono altro che un amico.

Ti odio Cameron DallasWhere stories live. Discover now