Capitolo 43

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CAMERON'S POV

«Che diavolo ti prende, Cameron?»

«La amo.»

Nash stringe di più il mio braccio. «Ma di cosa parli?»

Finalmente mi giro a guardarlo. Ha la fronte corrugata e le sopracciglia quasi si toccano.

La pioggia inizia a cadere incessante intorno a me. Sembra quasi collegata al mio umore.

«La amo. Amo Jocelyn, Nash.»

Nash scoppia a ridere, scuotendo la testa. «No, tu non lo fai.»

Alzo gli occhi al cielo, strattonando il mio braccio dalla sua presa. «Mi dispiace, ma è così.»

Mi sto rendendo conto solo ora di quanto la ami.
Amare una persona significa volerla sempre con sé, no? Significa volerla vedere sorridere e ridere tutto il tempo, volerla stratta a sé, giusto?
Perché io vorrei proprio questo.

Il sorriso che contornava il viso di Nash scompare, lasciando spazio ad un'espressione molto più seria. «Tu non lo fai.» ripete duramente.

Ha stretto le mani a pugno, sono sicuro che presto mi colpirà.

«Mi dispiace, Nash.» sussurro. «Ma non posso più mentirti. Mi piaceva dall'inizio, ma ho tenuto questa cosa per me, ma ora... non posso più farlo.»

Nash chiude gli occhi, la pioggia ci sta bagnando tutti. «Dimmi almeno che non l'hai toccata, Cam. Che non l'hai mai baciata e fatto altro.»

Resto in silenzio. Non posso mentirgli più oramai, e so che Jocelyn appena saprà che gliel'ho detto se la prenderà a morte con me.

Ma sono scoppiato come un palloncino, e per quanto lei possa prendersela con me, non mi sto pentendo.

Lo sguardo che mi lancia Nash mi fa capire di essere un'uomo morto. «Brutto figlio di-»

Non sento più quando il suo pugno arriva violentemente sul mio naso.

Una fitta di dolore parte dalla faccia fino ad arrivare in tutto il corpo.
Faccio un passo indietro appena ricevo il colpo, a causa della potenza di quest'ultimo.

«Ma che hai nel cervello?!» urlo contro Nash, appena noto che il mio naso sta sanguinando.

«Ti avevo detto di starle lontano, Cameron! Perché non mi ascolti mai? Cazzo è mia sorella!»

Ha le mani strette ancora in due pugni, ma ora sono pronto a difendermi nell'eventualità che mi colpisca di nuovo.

Cerco di restare calmo, ma inizia a diventare un'impresa sempre più difficile. «Tu non ti sei fatto scrupoli, con Sierra. Io almeno non ho messo Jocelyn incinta.»

Il secondo pugno mi sta per arrivare, ma lo blocco dal polso e così la mano gli rimane fluttuante nell'aria.

Una volta lasciato il polso di Nash, lo spingo all'indietro. «Smettila di colpirmi, Nash. Io ho accettato la cosa, lo devi fare anche tu.»

Il terzo pugno mi arriva sulla guancia, questa volta non ero pronto a bloccarlo.

L'acqua continua a cadere incessante, e si sta mischiando al sangue che mi cola dal naso.

Decido di smettere di fare il buon amico, e di difendermi. Mi sta iniziando a far male tutta la faccia, già so la sgridata che mi prenderò da mia madre.

Non è amante delle risse.

Bloccando il quarto colpo, stringo la mano destra in un pugno e colpisco Nash, cercando di fargli capire di smetterla perché ci faremo male tutti e due.

Ti odio Cameron DallasUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum