Capitolo 32

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~Angolo autrice~
Scusate se sto scrivendo capitolo brevi ultimante, ma sono in viaggio quindi ho davvero poco tempo per scrivere. Vorrei dirvi che siamo quasi a tremila letture... io sul serio non ci posso credere. Meno di due settimane fa non arrivavamo neanche a duemila, ed ora addirittura a 3!!! Grazie, grazie mille, non smetterò mai di dirlo. 💗
Se vi va seguitemi su Instagram, mi chiamo sil.cariello
Un bacio a tutti, grazie ancora
-sil


Jocelyn's POV

Quando mi sveglio, la mattina successiva, Cameron è ancora addormentato di fianco a me.

La mia vita è circondata da un suo braccio e le gambe sono incrociate.

Sorrido istintivamente. Abbiamo chiarito.

Mi manca solo Hayes, poi, finché non succederanno altri casini, sarò finalmente in pace con me stessa.

Cam mugola qualcosa di incomprensibile per me, appena mi giro a guardalo e lo sveglio.

«Buongiorno.» ridacchio.

Ancora con gli occhi chiusi, lo vedo sorridere. «Buongiorno, piccola.»

Mi copro il più possibile con il lenzuolo: se mi vergogno quando non c'è Cameron, figuriamoci ora.

«Ti vergogni?» Cam si sorregge la testa con un braccio, guardando ogni mio piccolo movimento.

«Io... no.»

Ride e si avvicina un po' di più. «Quindi se io ora mi avvicino molto a te, non ti fa nessun effetto?»

Mi mordo il labbro, finendo quasi per farmi male. «No.»

Capisco solo dopo della cazzata enorme che ho fatto: Cameron mi inizia a baciare lentamente il collo, dalla clavicola fino alla mascella, facendomi perdere completamente il senso della ragione.

«Cam...» sussurro piano.

È mattino presto, ma comunque qualcuno potrebbe essere sveglio o potrebbe starsi svegliando.

«Vuoi che smetta?» biascica sul mio mento, strusciando il naso contro la mia pelle.

«No.»

Lo sento sorridere e ben presto mi sta baciando.

E poi mi bacia ancora. E ancora. E ancora, fino a farmi perdere il conto.

•••• •••• ••••

Cameron si aggiusta il cappello e gli occhiali, prima di abbassare la testa e continuare a camminare con il capo chino.

«Sembri un criminale, Dallas, lo sai?» ci scherzo su, ma in parte sono seria.

Per non essere "invaso" dalle fans si sta mettendo in ridicolo.

Ha degli occhiali da sole nonostante quest'ultima sia coperta dalle nuvole, ed un capellino da baseball per coprire i capelli.

Fa un caldo tremendo, sto solo aspettando che scleri e lo levi via.

«Shhh, non mi chiamare con il mio cognome. Neanche con il nome, in realtà.»

Alzo gli occhi al cielo. «Alexander va bene?»

Cam si morde il labbro, girando un po' la testa verso di me.

Questo fatto della fama sta iniziando a pesarmi un po'. E poi, più che nascondersi dalle fans, Cameron ha solo paura che la notizia di me e lui insieme si sparga, fino ad arrivare a Nash.

«Il mio secondo nome.» riflette Cameron ad alta voce. «Va bene, Alexander va bene.»

Io rido e mi allungo per dargli un bacio sulla guancia.

«Si può sapere dove stiamo andando, Alexander

Stamattina mi ha, letteralmente, trascinato fuori di casa perché mi ha detto che aveva un bellissimo programma in serbo per me.

Il problema? Stiamo camminando a Central Park da più di un'ora.

«Siamo quasi arrivati, prima non era l'orario giusto.»

E questo spiegherebbe molte cose. Come, ad esempio, il fatto perché stiamo girando nello stesso punto da un tempo indeterminato.

Poi sorride, levando dalle tasche le sue mani e portandole davanti i miei occhi.

«Che stai-» «È una sorpresa, Jocelyn.»

Sospiro pesantemente, lasciando che mi copra gli occhi. «Non pensavo tu avessi questo lato... bé si, romantico

Calco bene l'ultima parola, perché io sul serio ne sono convinta. Cam non è uno di quei ragazzi che non ti danno un minimo di attenzione, ma neanche uno di quelli che ti portano i fiori sotto casa ogni mattina.

Mi è sempre piaciuto il suo non esserlo, ed ora mi sto spaventando un po'.

Dovrei diventare romantica anche io? Ma si può diventare, oppure lo si è e basta?

Mille domande frugano nella mia testa, fino a che non vengo distratta proprio dal mio ragazzo.

Cam mi bacia il lobo dell'orecchio, continuando a tenere i miei occhi coperti.

I brividi mi trapassano la schiena, e cerco di non respirare troppo pesantemente.

«Siamo arrivati. Pronta?» bisbiglia con le labbra ancora attaccate alla mia pelle, senza neanche rispondere a cosa gli ho detto prima.

Annuisco impercettibilmente e Cameron, o meglio Alexander, mi leva le mani dagli occhi.

Siamo sulla parte del lago, proprio nel punto dove si prendono le barche a remo.

«Lo so...» Cam alza le mani in segno di difesa. «Non è il massimo, ma ho pensato che è un'idea carina e che-»

Lo interrompo, dato che sta diventando logorroico. «É perfetto.»

Gli sorrido lanciandogli un'occhiata.

Dallas mi prende la mano e mi conduce fino ad una barca. «Non devi affittarla o robe del genere?» gli chiedo, giusto per sapere se stiamo per andare nei casini o no.

«In realtà questa era dei miei nonni. È privata.»

Annuisco in risposta e mi vado a mettere difronte a lui.

Ben presto Cam inizia a remare e noi ci troviamo in mezzo al lago, con altre barche vicino a noi, ma non così tanto da disturbarci.

Con un movimento deciso e veloce, Cameron si sfila via sia il cappello che gli occhiali.

Spalanco gli occhi. «Sei impazzito?»

Sembra che ci siamo invertiti i ruoli: mezz'ora fa io non volevo che si coprisse, ora ho paura di essere assalita dalle sue fans.

Fa spallucce. «Voglio essere normale, oggi okay? Niente fama, solo io, la ragazza che mi piace ed un bel lago a Central Park.»

Io rido. «Stai diventando troppo romantico, sai? Non è così neanche Taylor con le sue bandane.»

Il mio ragazzo sorride. «Bé paragonato a Taylor mi dovrei preoccupare... ma infondo lo so che ti piace questo mio lato.»

Io alzo gli occhi al cielo. «Come fai a esserne così sicuro?»

Cam si morde il labbro. «Il tuo film preferito è Titanic, non credo sia una coincidenza. È uno dei film più sdolcinati al mondo.»

Io corrugo la fronte: non gli ho mai detto il mio film preferito. «E tu come-»

«Nash.» mi sorride. «Parla davvero tanto, a volte.»

Io rido e quella è solo la prima risata di tante, durante un bellissimo pomeriggio.

Solo io, il ragazzo che mi piace ed un bel lago a Central Park.

Ti odio Cameron DallasWhere stories live. Discover now