Capitolo 31

8.3K 368 56
                                    

Cameron's POV

Premo il pulsante dell'ascensore che mi porta al piano della famiglia di Nash, mentre sudo dal nervosismo al solo pensiero di quello che mi aspetta lì dentro.

Se Jocelyn non mi perdona... io non so cosa fare.

In questi giorni sono stato male, anche se cercavo di nascondere il tutto facendo video con i Magcon e aiutando mia sorella.

Ora che è incinta non me la sento di farle fare molte cose.

Come apparecchiare la tavola o cucinare.

Ha pur sempre un bambino dentro di lei.

Ho mandato qualche ora fa un messaggio ad Hayes, chiedendo se poteva portare tutta la famiglia fuori eccetto Jo.

Ha risposto positivamente, ma ho comunque paura.

Se qualcosa fosse andato storto?

Scuoto impercettibilmente la testa. Non m'importa.

Ora come ora l'unica cosa a cui riesco a pensare è Jocelyn.

Spero sul serio di poter chiarire.

Mi rendo conto che quello che ho detto è sbagliato, sopratutto dopo aver saputo cosa le è successo e cosa ha dovuto passare, ma ero completamente accecato dalla rabbia.

Solo dopo averla quasi vista piangere ho ritrovato quella poca lucidità che mi bastava per capire che stavo facendo una cazzata, ma era troppo tardi.

Ed ora, mi ritrovo davanti casa sua con uno di quegli orsacchiotti giganti, solo per farla contenta.

Non è una ragazza romantica, così come io non sono un ragazzo romantico, ma infondo credo che le piacciano questi tipi di attenzioni.

Busso il campanello con la mano che trema.

Non è da me essere così nervoso.
Dopo tutti i video che ho girato, la fama che ho e tutto il resto, non dovrei sentirmi così per una ragazza.

Ma è la mia ragazza, il che spiega molte cose.

«Nash, la vuoi finire di rompere le-» si blocca appena aperta la porta, quando si accorge che non è suo fratello.

La sua bocca ha sul serio la forma di una O.

Fa zigzagare il suo sguardo da me al peluche che ho in mano. Se non sapessi che sarebbe disposta a darmi uno schiaffo perché è arrabbiata, mi avventerei sulle sue labbra fino alla fine dei miei giorni.

«Ciao, Jo.» Decido di rompere il silenzio e quella strana situazione.

Jo scuote leggermente la testa e mi fa un po' di spazio per farmi passare. «Che ci fai qui, uhm?»

Mi mordo il labbro. «Io... io vorrei parlare.»

Alza la testa con il mento indicando l'orso. «E quello?»

Ridacchio, ma capisce anche lei che sono nervoso.

Potrebbe anche decidere di lasciarmi.

«È un piccolo dono per chiederti scusa...»

Jo alza gli occhi al cielo. «Proprio piccolo.»

«Non ti piace?»

«Si.» sussurra così piano che a stento la sento.

Appena lo dice uno dei nodi nel mio petto si scioglie. «Mi piace.»

Dopo aver aspettato il suo segno per iniziare a parlare, poso il pupazzo su una sedia all'ingresso e mi schiarisco la voce.

«Mi dispiace per quello che ho detto, non lo intendevo veramente. Ero solo sorpreso e... bé arrabbiato. Ha diciassette anni ed è incinta, come avrei potuto reagire? Comunque, non mi sto giustificando perché quello che ho detto è ingiustificabile. Ho fatto lo stronzo, Jocelyn e mi dispiace da morire per questo; sappi solo che il mio ultimo intento era quello di ferirti.»

La mia ragazza incrocia le braccia al petto, inarcando un sopracciglio. «Ci hai messo quasi una settimana solo per dirmi questo?»

Potrebbe sembrare fredda, ma non lo è.

La voce che usa, le occhiaie sotto gli occhi, il viso stanco.

Sta male a causa mia, e mi voglio dare un pugno da solo per questo.

«Pensavo non volessi vedermi. Pensavo volessi... tempo.»

Jo annuisce impercettibilmente. «Non pensavi che avessi bisogno di te?»

La sua domanda mi lascia leggermente interdetto. Pensavo sul serio non volesse avere più niente a che fare con me, dopo l'ennesima litigata.

«Io...-»

«No. È evidente che non lo pensavi.» sospira mentre intreccia le dita della mano destra con quelle della sinistra.

«Piccola...» sussurro. «Sai che non ero serio. Ti chiedo solo un'altra possibilità.»

Jo chiude gli occhi, sospirando.

Ho paura per quello che dirà.

Infondo me lo merito, ho fatto il coglione. Ma una parte di me inizia solo a sperare che come io ho bisogno di lei, lei abbia bisogno di me.

«Quante altre possibilità ti darò, Cam?»

Mi mordo il labbro, non sapendo cosa dire, perché ha ragione. Abbia litigato fin troppe volte.

«Io-» vengo interrotta proprio da lei, che prima di alzarsi sulle punte per baciarmi borbotta un "fanculo".

Appena le nostre labbra si incontrano porto una mano sulla sua testa e l'altra sul suo fianco, per averla ancora più vicino del solito.

Una mano di Jo è sopra il mio petto mentre l'altra gioca con il mio ciuffo.

Mi sta perdonando per la centesima volta. Questa ragazza è davvero fantastica.

Liam ad esempio, non l'ha perdonato dopo il grande casino che ha fatto, perché me si?

Io ne valgo la pena?

Solo il tempo e Jocelyn, potranno farmelo capire.

Ti odio Cameron DallasWhere stories live. Discover now