Capitolo 48

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JOCELYN'S POV

Esco dalla camera di Sierra mentalmente distrutta. I discorsi che abbiamo avuto mi creano un magone alla gola che non si vuole sciogliere.

Crede che tutta questa situazione sia colpa sua, crede di non essere una brava mamma.

Se chiudo gli occhi vedo ancora la scena.

«Come stai, Sierra?» chiedo prendendo la mano della mia migliore amica.

Ha gli occhi più scuri del solito, carichi di dolore. I lineamenti sono tirati ed è pallida di colorito.

«Jocelyn...» sussurra con voce debole. «L'ho quasi ucciso. Lo sto uccidendo.»

Singhiozza l'ultima parte e sento il mio cuore rompersi.

Sta soffrendo tantissimo. «Sierra.» stringo di più la sua mano fredda e debole. «Non dirlo mai più. Tu non hai fatto niente.»

«Invece sí.» le lacrime le scendono copiose sulle guance e tira su con il naso prima di parlare. «Non lo so proteggere ora che è dentro di me, come farò quando nascerà? Sono una pessima madre.»

Scuoto la testa. Come faccio a farle capire che non è colpa sua?

«Non è vero.» rispondo duramente. Non può prendersi delle colpe su cui nessuno ha il controllo. «Ad alcune gravidanze successe, Sierra, ma questo non significa che sei una pessima madre. So che è difficile, ma hai tutti noi pronti a tirarti su e farti ridere. Hai Cameron, Nash, i Magcon, hai Hayes che ti assicuro è un pagliaccio vivente.»

La faccio ridacchiare sull'ultima parte e un piccolo sorriso si fa spazio sul mio volto. «Ed hai me. Non ti lascerò con questo bambino da sola, Sierra.»

La mia migliore amica sorride, ancora con le lacrime agli occhi. «Lo so. Non so proprio cosa farei senza di te, Jocelyn. Da quando sei arrivata hai migliorato tutto.»

Scuoto la testa, ancora una volta, serrando le labbra. «Ho solo portato problemi.»

Sierra alza gli occhi al cielo, completamente ripresa dalla conversazione avvenuta meno di due minuti fa. «Non è vero. Quei problemi c'erano già, anzi, tu gli hai risolti.»

So a cosa si riferisce: alla sua relazione con Nash.

Io ho calmato Cameron e fatto ragionare.

Alzo le spalle. «Comunque ho portato casini.»

Sierra scoppia a ridere, ed io la guardo inarcando un sopracciglio. «Cosa?»

«Okay che siamo in un ospedale, Jo, ma noi due insieme sappiamo deprimerci davvero bene.» dice ridacchiando.

Effettivamente è vero, stiamo parlando di tutti argomenti più o meno delicati e freschi nella nostra memoria.

Rido anche io. Forse Sierra aveva bisogno solo di questo: un piccolo sfogo e qualcuno che la distraesse.

Solo ora mi rendo conto di come ha spostato l'argomento "non sono una brava mamma" ai miei problemi. Mi viene da rientrare lí e metterle in testa che lei è fantastica così com'è.

Che non ha commesso nessun errore.
Ma poi vedo Gina alzarsi preoccupata e mi chiede se può entrare.

Cosí annuisco, ritrovandomi davanti tutti i Magcon, Hayes e Daniel.

Cam sta parlando di qualcosa con quest'ultimo.

Nash è seduto vicino al suo migliore amico e Hayes vicino a nostro fratello.

Ti odio Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora