6. I have you here

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Mi sveglio piuttosto presto a causa del dolore lancinante alla spalla e notando che il sole non è ancora sorto provo a rimettermi a dormire.
Inconsciamente, invece, mi ritrovo ad uscire dalla stanza e attraversare il corridoio fino alla porta dove dorme Isaac.

Entro senza fare rumore e mi chiudo la porta alle spalle.
Non so perché sono qui, forse non voglio rimanere sola dopo che James mi ha apertamente minacciata di morte. E no, non temo per la mia vita ma per la sua.
Di solito non finisce bene quando qualcuno mi attacca o prova ad uccidermi e per quanto mi costi dirlo, non mi piace fare stragi, non quando si possono evitare.

Ha i lineamenti rilassati e sembra un cucciolo così, con le mani dietro la testa e i ricci scuri sparsi sul cuscino candido. Le ciglia lunghe proiettano delle piccole ombre sotto gli occhi e gli danno un'aria serena e spensierata. Le coperte gli sono scese sulla vita e non ha la maglietta quindi riesco a vedere i suoi addominali che sembrano essere scolpito nel marmo.

"Che ci fai qui?" sussurra aprendo gli occhi.

"Non riesco a dormire"

"E quindi passi il tuo tempo a fissarmi nel sonno? Devi essere piuttosto disturbata" sogghigna soddisfatto quando storco il naso.

Si alza senza fare rumore e mi tende una mano, lo guardo come se fosse pazzo ma poi la prendo e apre la finestra per saltare giù. Atterro sulla neve fredda e rabbrividisco, perché non mi sono metta delle scarpe?

"Che ci facciamo qui fuori?" chiedo quando mi raggiunge anche lui e noto subito che non ha la maglietta.

Sotto la luce flebile della luna alle sue cicatrici sono ancora più pallide.

"Facciamo una passeggiata, magari ti sentirai meglio e mi lascerai tornare a dormire" borbotta strofinandosi gli occhi.

"Non ti ho chiesto io di venire qui, ricordi?" sbotto iniziando ad arrabbiarmi.

Lo vedo alzare gli occhi al cielo e cammina verso un grosso albero bianco, forse è un abete. Sembrerebbe quasi uno di quei posti in cui si possono scrivere poesie tristi ma essere allo stesso tempo felici, non so, forse sono troppo stanca e sto dicendo stupidaggini.

Si siede con la schiena contro il tronco e chiude gli occhi, sorride in modo dolce e la neve intorno a lui inizia piano piano a sciogliersi e l'aria vicino a noi si fa più calda.

"Perché ti piace questo posto?" chiedo curiosa.

"Così, mi sento libero"

Già, per qualcuno che è cresciuto rinchiuso come noi dentro le mura di un castello, la libertà è più un sogno che qualcosa di reale. Anche quando sei lontano da casa le tue responsabilità ti seguono sempre ed è stremante.

"Sei mai stato al mare?" chiedo di punto in bianco lasciandolo spiazzato. Si alza e si incammina verso il castello con me al suo seguito.

"No, qui non abbiamo tempo per le gite"

"Giusto" sussurro.

Ci lasciamo davanti alla porta della mia camera ed entrambi torniamo a letto, io però non riesco a dormire e mi sveglio quando il sole è appena sorto e il cielo è tinto di sfumature che vanno dal rosa, all'arancione, all'azzurro tenue.

Credo non sia normale avere così tanta nostalgia di un posto che contiene così tanti brutti ricordi ma non posso fare a meno di camminare agitata avanti e indietro per il corridoio aspettando che qualcuno mi venga a chiamare.

"Ci scopriranno" sussurra un ragazzo spuntando da un angolo.

Per fortuna non mi vede e mi nascondo dentro la mia camera tenendo la porta socchiusa per poter vedere. Ha capelli biondi e gli abiti di chi lavora in cucina, sporchi di farina.

"Shhh"

James, proprio lui, gli mette un dito sulle labbra e gli afferra la camicia, si guardano negli occhi e poi iniziano a baciarsi appassionatamente.

Chiudo la porta con un sorriso sconvolto ma soddisfatto in faccia.

Per tutti i santi, dei o forze soprannaturali! Allora qualcuno la su pensa a me.

Era proprio ciò che mi serviva per avere un piede avanti a lui. Che penserà il re che suo figlio non solo sta con la servitù ma per giunta con un uomo?

Faccio un piccolo gridolino soddisfatto e saltello felice per tutta la stanza, finché qualcuno non bussa ed entra senza aspettare una risposta.

"Principessina, il suo cavaliere è qui per portarla a palazzo" Isaac fa un inchino e mi porge il braccio.

Ci prendiamo a braccetto come due stupidi e poi torna serio.

"Ho sentito che la principessa delle valli profonde è viva"

"L'ho sentito pure io" balbetto e cerco di calmarmi.

So che può sembrare strano ma non voglio che qualcuno scopra chi sono. Tutti tendono sempre a trattarmi in modo diverso ed è davvero fastidioso, non mi dicono mai la verità per paura che mi arrabbi.

"Non mi hanno mai parlato molto di lei, non so neanche come si chiama"

Camminiamo fino alla sala del trono in silenzio e si blocca davanti alla porta.

"Credo che chiamarla Altezza andrà più che bene" sorrido forzatamente e entriamo insieme nella stanza.

Veniamo accolti da un clima teso e frenetico, il re appena vede suo figlio gli grida contro.

"Dove sei stato?" urla e la faccia gli diventa tutta rossa.

Faccio un passo indietro impaurita, non mi piace quando le persone sono così arrabbiate da perdere il controllo e il re non mi sembra una persona calma.

"Ero con Evelyn" si giustifica mettendomi una mano sulla spalla.

"Non mi interessata con chi eri! Ti stavo cercando." dice alterato e severo. "Dovrei punirti" abbassa la voce e parla con tono minaccioso. Rabbrividisco e Isaac se ne accorge, alzo lo sguardo e vedo che serra la mandibola.

"Sua maestà, partiamo fra poco." Intervengo facendo un passo avanti. "Non c'è tempo per altro, suo figlio mi serve per preparare i cavalli..."

"Non mi interrompere ragazzina!" grida prima che io possa terminare la frase. Scatta in piedi e viene verso di noi.

Si ferma ad un palmo dalla faccia di Isaac e alza una mano, per paura che possa fare qualcosa a me o a lui faccio si che l'aria inizi a vorticare nella stanza.

Il re se ne accorge e mi afferra il polso strattonandomi. La stanza inizia a tremare completamente e sua maestà vola attraverso la stanza per finire sul pavimento con uno schianto.

"Non si azzardi mai più a toccarmi, ha capito?" ringhio sentendo la rabbia montarmi dentro.

The princess Where stories live. Discover now