40. Live, love and death

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Sapete, la vendetta ti riempie e ti spinge ad andare avanti, così come la rabbia e io sono stata arrabbiata per tanto, tanto tempo.

Così quando mi resi conto che ormai avevo esaurito tutti i motivi per cui mi alzavo la mattina ho passato interi giorni a letto, a guardare la tv per ore e ore.

Isaac è stato fondamentale per la mia 'guarigione', perché è rimasto con me è ho avuto il tempo per conoscerlo meglio, mi sono affezionata a lui più di quanto pensavo e ho capito che anche io posso essere felice.

Ho anche organizzato un funerale per Thomas perché posso capire le sue motivazioni e se non avessi avuto la mia famiglia o Luke sarei diventata così anche io, invece non è successo e di questo sono infinitamente grata. Gli porto dei fiori ogni mese e ho iniziato anche a fare visita alla tomba di famiglia, passo ore a raccontare ai miei genitori quello che mi sta succedendo e a dire la verità questo mi fa sentire bene.

"Evelyn apri questa porta o mi vuoi costringere a buttarla giù?" Like bussa con forza alla porta e con la testa bassa e le mani che tremano vado ad aprire.

"Grazie, non avevo voglia di spiegare a Maria come mai ho quasi distrutto la tua stanza"

"Luke non voglio uscire, non ce la faccio"

Mi butto sul letto e sospiro profondamente.

"Evelyn Carstairs alzati subito. Non ho intenzione di stare qui ad ascoltarti mentre ti l'amente mentre dovresti essere davanti ad un altare, davanti ad un prete e dire sì ad Isaac"

"Non è che io non voglia dirlo è solo che sono così tesa e sai quanto io odi essere sotto pressione, ho paura di rovinare tutto." Sospiro di nuovo ed è come se lo potessi vedere alzare gli occhi al cielo e imitarmi facendo delle smorfie.

"Andrà tutto bene, guarda" mi prende la mano e mi tira su, poi si mette davanti allo specchio e mi fa segno di andare anche io. "Ti vedi?"

"Sì" rispondo osservando la mia figura riflessa nello specchio. Il vestito color crema che indosso lascia scoperte le spalle e il corpino è ricoperto da piccoli fiorellini bianchi ricamati che danno un tocco di colore in più all'abito. La corona che ho in testa risplende sotto la luce artificiale della camera e i capelli, perfettamente acconciati, mi ricadono delicatamente sulle spalle.

"Sei perfetta e dopo tutto quello che hai passato ti meriti un po' di felicità, lo sai vero?"

Annuisco, convinta a pieno di quello che sta dicendo e per la prima volta riesco a vedere un futuro per me e lì, alla fine della corsa c'è anche Isaac.

"Alla fine tutto ciò che ho passato non è stato un male, mi ha fatto conoscere te e Isaac e se potessi farei tutto da capo senza cambiare una singola cosa"

Lo abbraccio e realizzo che sì, forse ci saranno dei momenti in cui vorrò solo piangere ma ce ne saranno anche altri in cui non potrò fare a meno di sorridere e mi va bene così.

"Sei pronta adesso?"

"Sì, lo sono."

Se siete arrivati fin qui allora vi meritate una medaglia. Spero che questa storia vi sia piaciuta e vi avviso che non ho avuto il tempo di revisionarla e quindi di correggere tutti gli orrori che ho scritto.
Inoltre vorrei dire che questa storia è stata abbastanza complicata da scrivere ma solo fiera del risultato che ho ottenuto. Grazie a tutti per il sostegno❤️

-liv

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