capitolo 16

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"Non potete trattenermi qui!" Sbraitò Claire. Non aveva ancora preso le sue medicine, e stava dando di matto. C'era tanta di quella merda in quelle pasticche, che quando non le prendevi stavi a rota.

"E perché no, piccola Claire?" Ormai Jacques si era stabilito fuori la stanza 675.

"Violi la mia libertà personale, Jacques." La voce annoiata.

Claire indossava un enorme vestito bianco, sembrava un paracadute. I capelli erano - ormai - irrecuperabili. Gli occhi erano più neri del solito, e delle grandi occhiaie aleggiavano sotto essi. Il suo viso era ancora ridotto uno schifo: il taglio sul labbro ogni tanto le si apriva e sanguinava di brutto, i lividi e i tagli non facevano in tempo a guarire, che venivano rimpiazzati.

"La tua libertà personale?" Chiese Jacques ridendo.

"Mi stai detenendo qui senza il mio volere, e questa è una violazione della mia libertà personale." Le poche lezioni di diritto erano servite a qualcosa, allora. "Sei perseguibile penalmente."

"No, perché non è un violazione della libertà personale se c'è un motivo." Jacques mise su un ghigno, mentre Claire mugolò in disaccordo.

"Non sono pazza, perché non mi credete?" Esclamò Claire, scalciando l'aria.

Jacques sorrise. "Solo una pazza si opporrebbe al sistema."

"Solo un coglione picchierebbe una sedicenne." Disse Claire.

"Non costringermi ad entrare là dentro, Claire." Disse Jacques fra i denti. Claire rimase in silenzio, guardando Francesca che preparava le valigie.

"Mi mancherai, Claire." Disse sentendo lo sguardo della bionda su di lei. "Mi prometti una cosa?"

Claire stette in silenzio. "Promettimi che non ti opporrai, che la smetterai di farti picchiare da Jacques. Dimmi che smetterai di rispondere in modo arrogante."

Claire contrasse la mandibola. "Lo so, Claire, che sei incazzata col mondo." Francesca si inginocchiò di fronte Claire, accarezzandole piano la guancia violacea. "Ti credo." Sussurrò. "Lo so che non sei pazza."

"Non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno, Fra'. Solo questo posso prometterti." La Claire gentile che tutti conoscevano era completamente sparita, lasciando posto alla nuova Claire.

Francesca sospirò, si alzò e chiuse la valigia. Indossava un paio di jeans con una canotta nera, e sopra un cardigan bianco. Era leggermente truccata ed era felice di potersene finalmente andare. Claire si alzò da terra, e si spostò dalla porta. Jacques l'aprì lanciando un'occhiata a Claire, come per dire "Scappa e ti ammazzo" perché, sì, aveva anche provato a scappare. Innumerevoli volte.

Francesca poggiò il trolley per terra e lo prese per il manico. Si fermò un attimo, prima di uscire. "Promettimi che continuerai a lottare. Promettimi che sopravviverai."

Claire scosse ripetutamente la testa. "Promettimi di non far vincere il nero." Sussurrò Francesca. "Promettimi che nessuno potrà mai spegnere la luce che hai negli occhi."

Claire sorrise, un sorriso triste e sconsolato. "Dove la vedi la luce, Fra'? Non c'è luce, nel buio." Disse.

Francesca sospirò ed uscì dalla stanza. "Ci si vede sulle stelle, o da quelle parti là."

Cuore di lattaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin