PROLOGO

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ATTENZIONE: Vi consiglio di leggere questa storia dopo aver letto la trilogia "My Boss" e i suoi tre spin-off "My Protector", "Our Twinguards" e "Our Neighbors", in modo da capirne pienamente i passaggi e i personaggi. Buona lettura!

Roma, Italia

Essere giovane e spensierato era tutto ciò che voleva, ma la sua realtà era un'altra. Era stanco della sua famiglia, stanco dei problemi che lo attanagliavano, che lo rincorrevano senza mai fermarsi. La bestia di casa continuava a portare guai, uno dopo l'altro, e lui non sapeva più come fare per fermarlo. Tutta la sua famiglia era in pericolo, soprattutto la sua mamma e la sua sorellina, e lui stava cercando di fare l'impossibile per tirar loro fuori dai guai. L'impossibile. Perfino trascurare la scuola per fare tre lavori diversi che gli permettessero di guadagnare quanti più soldi possibile. Ma non era mai abbastanza. Nemmeno la più alta delle paghe mensili era abbastanza per coprire l'enorme debito che incombeva sulla sua famiglia. E lui era stanco, stanco di fare l'uomo di casa, stanco di inseguire suo padre.

«Dovresti prendere una pausa» gli consigliò il suo amico più fidato. «Non hai per niente una bella cera».

«Grazie del complimento, amico. Detto da te non mi fa che piacere» gli rispose sarcastico.

«Hai perso un altro anno di scuola. Vorresti invecchiare a scuola e prendere il premio per "anzianità scolastica"?» lo prese in giro.

«Questo è solo il secondo anno che mi bocciano, mica ne ho persi dieci...» sbuffò roteando gli occhi.

«Beh, hai quasi vent'anni. Dovresti essere in università già da un pezzo» gli fece notare lui.

«Ricordami ancora perché ti ho scelto come amico».

«Perché è un anno che ti paro il sedere nella scuola ogni volta che non ci sei? Perché sono l'unico che ti sopporta? Perché nonostante tua sorella sia irresistibile mi trattengo per il tuo bene?».

«Non per il "mio" bene. Per il "tuo" bene. Ci tieni troppo al tuo bel faccino per fartelo rovinare da me. Perciò tieni a bada i tuoi ormoni e non chiamare la mia sorellina "irresistibile"» lo avvisò senza mezzi termini.

«Vero. Comunque devo darti una notizia, non so tu come la prenderai, ma è meglio che tu lo sappia ora...» gli disse improvvisamente.

«Spara. Ormai niente mi scandalizza...».

«Tra due settimane la mia famiglia si trasferirà a Milano a causa del lavoro. La sede principale dell'azienda di mio padre si sposterà lì, e ovviamente lui non può mancare. Credo si debba fondere con un'altra azienda visto che stavamo andando dritti verso la bancarotta, e ci è stato offerto un aiuto da parte di un vecchio amico di mio padre» spiegò pacato.

«Mmh... quindi non faremo il quinto anno insieme» attestò.

«Tu sei già al quinto anno» gli fece notare.

«Tu sei stato promosso, io bocciato. Finalmente saremmo stati in classe assieme e mi avresti aiutato anche coi compiti. Ci mancava solo questa...» sbuffò di nuovo.

«Vedo che mi vuoi bene a tal punto che ti mancherò per motivi puri e del tutto sinceri» rispose l'altro in tono sarcastico.

«Quindi vi trasferirete i primi di settembre?» gli chiese scocciato. Certo che il suo amico gli sarebbe mancato. Era stato sempre presente nell'ultimo anno, soprattutto quando le cose nella sua famiglia avevano preso quella piega sbagliata. Come avrebbe fatto senza il suo sostegno?

«Già. Ma guarda che ci sentiremo, eh» cercò di ricordargli.

Fu in quel momento che il suo telefono squillò. Quando lo prese tra le mani vide il nome di suo padre sullo sfondo. E quando suo padre chiamava poteva significare solo una cosa: guai. Fece cenno al suo amico che si sarebbe allontanato un attimo per rispondere.

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now