41. RICOMINCIARE

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L'agenzia Smith era sempre stata molto efficiente nei suoi servizi. Così si poteva dire anche del nostro caso. In nemmeno due giorni riuscirono ad avere più informazioni tramite Elettra che Riva stesso con le sue mille telefonate. Infatti fummo convocati di nuovo tutti al cospetto di Steven Smith.

«Bentornati» ci disse non appena ci fummo tutti seduti nel suo ufficio. Il suo sguardo si trattenne qualche secondo in più su Dalila che quasi andava in fiamme. «Elettra ha fatto le sue ricerche sul caso "Riva". Lascio a lei la parola» ci informò mentre Elettra Ambrosi si faceva avanti.

«Non c'è molto da dire in realtà. Il signor Riva non può essere trovato in nessun luogo» annunciò. Rimanemmo tutti perplessi, soprattutto Davide.

«In che senso?» chiese.

«Me lo sono chiesta anch'io e ho fatto varie indagini al riguardo. Inutile dire di aver ricorso a qualche minaccia qua e là per trovare informazioni, ma con la mia arte di seduzione sono riuscita a sapere cos'è successo veramente» disse facendo una breve pausa. «Il signor Riva è stato semplicemente ucciso sei mesi fa, il suo corpo bruciato nell'acido per farne sparire tutte le tracce» sentenziò fredda come il ghiaccio. Trattenemmo tutti il fiato a quella rivelazione. «Il colpevole? "Il Pirata" vi dice qualcosa?» ci chiese infine. Tremai sentendo quel nome.

«Cavolo, ci stai dicendo che alla fine quel bastardo lo aveva trovato fin da subito facendogliela pagare istantaneamente?» sbottò Davide.

«Esattamente. Quello era un tipo losco e perfido, mi sarei meravigliata del contrario» disse lei.

«Quindi direi caso chiuso» intervenne Tiziano. «Se il padre di Riva è morto, potrà cercarlo quando vorrà, ma non sarà mai in grado di trovarlo e prendersi la sua vendetta» ragionò. Annuimmo tutti.

«Il problema sarà farglielo sapere» disse Venere. «Vorrà delle prove, o sbaglio?» si voltò verso Elettra.

«Ho le registrazioni delle telefonate e degli incontri che ho fatto, così come le schede tecniche degli individui che hanno lavorato per il "Pirata". Dovrà credere per forza» concluse tirando fuori una pennetta usb e poggiandola sulla scrivania.

«Glielo dirai tu, Davide?» gli chiese la sua ragazza. Lui scosse la testa.

«Non credo di essere la persona adatta per questo ruolo. Si arrabbierebbe con me per essere entrato in affari che non mi riguardano» sospirò per poi voltarsi verso di me. «Sono sicuro che Marzia sarà la persona giusta. Sono certo che con te manterrà la calma». Scossi di poco la testa.

«I-io e R-Riva non ci parliamo più» feci saper loro. Rimasero per un attimo a bocca aperta.

«Beh, basta andare da lui, aprire la bocca, permettere al suono di uscire, elaborare parole e frasi di senso compiuto e... voilà! Potrai di nuovo parlare!» intervenne Venere scherzosa facendo ridere alcuni.

«Non è così semplice...» abbassai la testa. «Al di là di tutto non avrei il coraggio...».

«Sei la sola che potrà calmare il suo spirito, Marzia. Fallo con l'obiettivo di permettergli di vivere con l'animo in pace» sussurrò Davide mettendo una sua mano sulla mia. Ugh, quando fanno così...

«Va bene. Lo farò per lui».

~*~*~*~*~

Spiegai la situazione ai miei genitori. Non volevo più nascondere loro niente, perciò decisi di essere un libro aperto spiegando loro quali erano le mie intenzioni con Riva e quali erano stati gli eventi degli scorsi due giorni. Me l'ero cavata con uno sguardo assassino da parte di papà e un abbraccio da parte della mamma, anche se entrambi sembravano aver accettato le mie scelte, compresa quella di smettere di frequentare Riva. Quando spiegai loro che però sarei stata io a dovergli dare notizie di suo padre, mi costrinsero a prendere il passaggio da Pierre ed essere scortata fin dove sarei dovuta andare.

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now