6. COPPIETTE NELL'ARIA

1.9K 114 379
                                    

Per un paio di giorni dovetti rimanere a casa a causa della tosse asmatica che mi rimase dopo quel forte attacco, e anche perché la mamma non mi permise di andare a scuola. Ricevetti nel frattempo una valanga di messaggi da parte delle ragazze che espressero tutto il loro dispiacere nel non vedermi presente. Dopo varie minacce da parte di Venere e qualche messaggio zuccheroso di Gloria, non potei far altro che dir loro almeno la causa della mia assenza — tralasciando il dettaglio stanzino/Riva. Mi stufava dare delle spiegazioni che neanche avevo. Dopo ciò, durante il pomeriggio del mio ultimo giorno a casa, ricevetti visita proprio da parte delle ragazze. Fu Elga a invitarle dentro.

«Marzia! Ci sei mancata!» esclamò Dalila non appena mi vide, per poi abbracciarmi insieme a Maria Grazia. Ugh, gli abbracci...

«Ci è mancato il suo broncio e il suo "ughare" di continuo, certo» disse Venere roteando gli occhi. Poi stranamente mi diede un breve abbraccio sorridendo.

«Mi sei mancata troppo!» spuntò anche Gloria, la cui presenza mi fece stranire.

«Ehm... Gloria? Che ci fai tu qui? Non sei solitamente reclusa in casa tua senza possibilità di uscita?» le chiesi alzando un sopracciglio.

«Ho chiesto il permesso a mio fratello che ha accettato di farmi uscire non appena ha saputo dove dovevo andare! Non è adorabile?» sospirò felice. Uhm. Adorabile. Certo.

Gabriel Riva era diventato uno strano caso. Non appena aveva saputo del nostro scherzetto, era venuto a prelevarmi e a portarmi nello stanzino per "fare due chiacchiere" al riguardo. Più che chiacchiere sembrava volermi dimostrare che fosse lui a comandare, ma ciò che aveva ricevuto era stato solo il mio ignorarlo. Purtroppo ciò non aveva funzionato molto a causa del mio attacco d'asma che non aveva fatto altro che dargli modo di sfiorarmi quando invece non doveva. All'arrivo di mio padre era stato minacciato e messo a posto — tra l'altro dovevo ancora parlare a mio padre al riguardo. Ora, aveva addirittura permesso a sua sorella di venire a trovarmi. Si era pentito delle sue azioni? O provava semplicemente pena nell'avermi vista in un momento di debolezza e quindi voleva lavarsi la coscienza? In quel caso gli avrei fatto vedere chi era davvero la persona "debole". La cosa mi faceva provare rabbia. Il fatto di essermi fatta vedere in quelle condizioni proprio da lui, mi infastidiva. Io non ero debole. Avevo solo una fobia che mi portava ad avere quegli attacchi. Beh, in realtà soffrivo principalmente d'asma, ma la claustrofobia mi portava ad attacchi di panico che mi portavano ad avere asma. Avete capito insomma. La cosa che temevo era l'essere trattata diversamente sia da lui che dagli altri. Ma soprattutto da lui. Non volevo che mi vedesse da quel momento in poi come un bicchiere di cristallo, ecco perché avrei dovuto fare due chiacchiere anche con lui.

«In realtà a scuola mi ha anche fermata per chiedermi di te» aggiunse Maria Grazia. «È strano che sapesse cosa ti era successo, ma poi ho pensato che forse lo ha saputo da tuo fratello visto che lavorano insieme...».

«Devi portarmi allo studio di tuo fratello. Devo assolutamente vederlo dal vivo. Le foto sui giornali non mi bastano più» disse Venere facendo ridere le altre. «E già che ci sei mi porti alla Valente Motors a conoscere tuo cugino, il mio sogno proibito...».

«Amina e Giuliana non approverebbero» le ricordai.

«Ehi, io non voglio togliere il marito a nessuna. Io voglio una foto e un autografo. Chiedo molto? Anche se una bella palpatina al fondoschie-»

«Venere!!!» gridò Dalila prima che Gloria avesse imparato altre cose. Fortunatamente aveva ancora un'espressione perplessa.

«Va bene, va bene. Foto e autografo. Terrò le mie mani a posto».

«Perché, dove volevi mettere le tue mani?» chiese Gloria innocente come una colomba.

«Qualche giorno ti ci porterò» risposi.

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now