EPILOGO

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Lo sguardo assassino di Marco Valente stava cercando di incenerire il gruppetto di giovani che ora si trovava all'ingresso di casa sua e che aveva in mano patatine di ogni tipo, popcorn e bibite gassate, con tanto di cappellini di cartone da festa sulle teste di tutti loro. Gocce di sudore iniziarono a venir giù sulle fronti di tali giovani.

«Rossi?» tuonò voltandosi di poco. La sua voce profonda fece eco nell'enorme villa.

«Sì?» la voce di sua moglie era invece come una melodia.

«È questa una sorta di déjà-vu, oppure davanti ai miei occhi c'è di nuovo una mandria di giovani pronti a invadere casa mia?».

«Oddio! Sono arrivati?!» i passi di Chloe Valente riecheggiarono fino a che sbucò di fianco a suo marito che stava ora rivolgendo lo stesso sguardo assassino in sua direzione. «Benvenuti, ragazzi!!!» batté le mani estasiata.

«Sto ancora aspettando una risposta, Rossi».

«Pff, non faccia il permaloso, Capo».

Sguardo pluriassassino.

«Non dirmi che l'idea è stata di nuovo di mio fratello?».

«Teo? Nah, questa è stata tutta un'idea della mia Amina! Non è fantastico?!» sbatté le palpebre ripetutamente verso di lui.

«Iflah. Lo sapevo che c'era il suo zampino. Stavolta la licenzierò una volta e per tutte! Dov'è?!» sbraitò.

«Non è ancora arrivata. Trattala bene che ultimamente sembra un tantino stressata, ha sbalzi di umore continui e altalenanti».

«Ah, glieli faccio vedere io gli sbalzi di umore. La mandi nel mio ufficio non appena si degna di presentarsi qui» sbottò voltandosi per rientrare.

«Non siamo al lavoro, Capo!» gli urlò dietro invano. Era già sparito dentro casa. Lei fece spallucce. «Pazienza. Allora, volete entrare?!».

~*~*~*~*~

La festa a sorpresa per la partenza di Marzia era stata organizzata appunto da Amina, che aveva insistito nel rendere la partenza della sua "cognatuccia" più spensierata possibile. Marzia era in giro a fare le ultime commissioni visto che il giorno dopo sarebbe partita, perciò sarebbe arrivata ignara di ciò che la attendeva a casa. Riva era stato incaricato di stare al gioco e pretendere che fosse stato invitato da Chloe a cenare da loro. Marzia aveva infatti raccontato ai suoi del suo riavvicinamento al ragazzo, e la madre non aveva obiettato. Solo suo padre aveva prolungato il suo sguardo assassino più del dovuto. Quindi Riva aveva chiesto a Marzia se potesse andare a prenderla alla fine della giornata per andare insieme a Villa Valente.

Intanto alla villa tutti stavano aiutando a preparare i festoni: amiche, amici, cugine, cugini, zie, zii... tranne Marco Valente Senior e Marco Valente Junior. Il primo per ovvi motivi — stava ancora cercando Amina Luigia Iflah. Il secondo, beh, lui non era ancora arrivato insieme alla sua ragazza. I motivi erano... sconosciuti. O almeno erano sconosciuti a lui che si chiedeva perché Amina avesse passato tre quarti della giornata al bagno alternando fasi di urla isteriche a fasi di pianto disperato. Quando finalmente la sua consorte si fu decisa a uscire da quella stanza, la trovò con un'espressione maniacale in volto. Preferì non parlarle e pretendere che tutto fosse tranquillo. Tranquillo? Con la sua testa riccia non poteva mai essere tutto tranquillo.

Quando perciò arrivarono alla villa — Amina decise di prendere la sua moto, quindi Junior aveva rischiato il collo vista la velocità che lei aveva intrapreso — furono benvenuti dalla stessa Chloe che con un gran sorriso invitò entrambi a entrare. Junior fece segno a sua madre di capire cosa stesse succedendo alla sua ragazza e lei sembrò capire al volo.

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now