16. L'INASPETTATO

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Quella sera stessa Venere venne a chiedermi spiegazioni su ciò che aveva visto nel labirinto. Dovetti spiegarle che non era proprio come poteva sembrare. Era vero, sembravamo stare vicini, forse anche troppo, ma era stato per altre ragioni. Non se la bevve di certo, infatti disse: «Sta attenta attorno a lui, ragazza. È sempre un playboy, e sai i playboy cosa amano fare».

Fortunatamente non aggiunse altro e potei riposare tranquilla.

Il giorno seguente fu la volta della Torre di Londra, fortezza situata sulla riva del Tamigi proprio in prossimità del Tower Bridge. La Prof era ovviamente al settimo cielo visto che quella fortezza era stata testimone di secoli di storia e aveva visto molte persone morire giustiziate, oltre ad aver subìto svariati assedi. La cosa che ci ricordò la Prof Cristiano fu il fatto che Anna Bolena, una delle mogli di Enrico VIII fu proprio tenuta prigioniera lì e poi giustiziata per ordine del re.

La visita fu interessante quanto quella del giorno precedente, anche grazie all'audio-guida. Era davvero strano trovarsi in un luogo dove si respiravano anni e anni di storia, dove persone avevano sofferto, ricevuto attacchi, rimaste prigioniere. Ora capivo il senso del "viaggio culturale", un viaggio che arricchiva sé stessi. Le persone dovevano apprezzare di più i monumenti e i siti archeologici e culturali.

«Hai un'espressione soddisfatta in volto, Marzia» esordì Elia non appena si avvicinò mentre uscivamo dalla torre.

«Sì, mi è piaciuto un sacco. Resterei ore a osservare questi posti. Potrei perfino dormirci» sorrisi.

«Vero. È stato interessante» disse, per poi aggiungere: «Che ne dici di mangiare qualcosa assieme?».

«Non lo facciamo già di solito?».

«Intendo io e te. Senza gli altri» specificò.

«Ah. E cosa diremo agli altri?».

«Le prof ci lasciano liberi, no?».

«Intendo gli altri, le ragazze. Potrebbero fraintendere» gli feci notare.

«E sarebbe un male?» alzò un sopracciglio.

«Uhm... no... uhm... non saprei...». Cosa dovevo dirgli? Nessuno mi aveva mai invitato a mangiare assieme.

«Prendila come una sorta di appuntamento» mi fece un occhiolino. Uhm?! Appuntamento?!

«Uhm...» e proprio in quel momento passò Venere che mi fece cenno di andarci altrimenti mi avrebbe tagliato la testa. Deglutii. «Va bene... direi» accettai non proprio sicura.

«Perfetto!» sorrise col suo sorriso irresistibile. Ugh.

Come previsto, quando tutte le ragazze lo seppero, comparirono sui loro visi sorrisi maliziosi e soddisfatti.

«Beh, a te sembrava piacerti, no?» disse Maria Grazia che finalmente si era per un attimo liberata dal Dondavide. Se solo pensavo che avrei potuto fare quella fine, tipo lo stare tutta appiccicata a un ragazzo ventiquattro ore al giorno, mi faceva rabbrividire.

«Oggettivamente parlando è un bel ragazzo, e ha anche i tratti che mi piacciono. Ma questo lo sapete già» spiegai facendo spallucce.

«Ma sembra anche simpatico» precisò Dalila.

«E dolce!» aggiunse Gloria.

«E non mi viene voglia di picchiarlo» concluse Venere.

«Guardate che è solo un pranzo...» risposi annoiata.

«È un appuntamento, Marzia. È un appuntamento con un ragazzo» sottolineò Maria Grazia proprio nel momento in cui vidi avvicinarsi Tamara seguita da Riva.

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now