8. THE SOUND OF SILENCE

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NOTA: Anche qui provate a leggere il capitolo ascoltando il brano che trovate quassù! Capirete sempre il perché andando avanti con la lettura!

Il giorno seguente mi feci accompagnare dal mio autista a casa di Tiziano dove doveva esserci l'incontro con una specie di pseudo-batterista. Speravo solo che non fosse stato solo uno scherzo volto a farci perdere del tempo.

Arrivata da lui con la mia Fender elettrica in stile Vintage che la mamma mi aveva procurato come regalo anni prima, lo trovai accomodato nel suo studio di registrazione.

«Ehi».

«Ehi, benvenuta. Stavo ascoltando la registrazione che abbiamo fatto e non è per niente male».

«Prima che viene questo batterista vorrei parlarti di una cosa» andai dritta al punto prima che avessi fatto la codarda e mi fossi tirata indietro.

«Ti ascolto» si tolse le cuffiette e si voltò verso di me.

«Riguardo a Dalila... perché non parli chiaramente con Gloria?».

«Cosa intendi?» sbatté le palpebre più volte.

«Dalila non si sentirà mai libera di frequentarti per timore di ferire Gloria. Ciò che puoi fare è dire onestamente a Gloria come ti senti, altrimenti fra te e Dalila non ci sarà mai nulla».

«Capisco» abbassò lo sguardo.

«Poi se ti piace anche Gloria questa è un'altra faccenda».

«No, non in quel senso. È una bella persona, certo, ma non mi ci vedrei con lei. Proverò a parlarci».

Fu in quel momento che zia Claudia bussò alla porta dello studio.

«Ragazzi, c'è qualcuno che ha appuntamento con voi. Lo faccio entrare» ci disse facendosi da parte. A entrare non fu altro che Davide Romano.

«Ciao, ragazzi» disse sorpreso. Noi lo eravamo più di lui.

«Davide?» alzai un sopracciglio.

«Avete postato voi l'annuncio del batterista?» chiese perplesso guardando poi lo studio di registrazione.

«Sono stato io» rispose Tiziano. «E tu saresti il batterista?».

«In carne e ossa. Questa è una sorpresa, davvero. Voi due suonate?» chiese incredulo e con un sorrisino divertito.

«Ci sarebbe qualcosa di male?» andai subito sulla difensiva.

«Oh no, anzi, sono contento che siate voi. Volete che vi dimostri cosa so fare? Dovrete venire a casa mia però, è lì la mia batteria» propose. Accettammo subito. Il Dondavide non era male, soprattutto per il fatto che facesse felice Maria Grazia.

Quando arrivammo nella sua villetta ci dirigemmo subito nel garage dove si trovavano i suoi strumenti. Ci accomodammo per sentire un suo pezzo e man mano che suonava ci accorgemmo di quanto fosse in gamba. Quelle bacchette gli volavano nelle mani creando magie. Alla fine del pezzo venne accolto da un applauso.

«Penso che tu sia l'elemento perfetto per la band che volevamo formare, Romano. Dall'espressione di Marzia credo sia d'accordo» disse mio cugino.

«D'accordissimo» cercai di sorridere, ma non mi riusciva al massimo.

«Avete anche un bassista e un vocalist?» chiese lui ancora seduto dietro ai suoi strumenti.

«Eravamo in cerca di un vocalist, e un bassista sarebbe l'elemento che chiuderebbe il tutto alla perfezione» spiegò Tiziano.

«Chi è in cerca di un vocalist?» e quella voce provenire dalle mie spalle mi fece rimanere di ghiaccio. Oh no, fa che non sia colui che io pensi che sia. È semplicemente frutto della tua immaginazione.

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now