27. LA VERA GLORIA

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Nei giorni successivi ebbi poco modo di incontrare Riva a scuola, così come Elia. I due sembravano fare a gara per evitarmi, ma non sapevano una cosa, ossia che io ero la prima a volerli evitare. Avevo però continuato a notare che in Gloria ci fosse qualcosa che non andava, anche perché più giorni passavano, più sembrava essere con la testa tra le nuvole, su un altro pianeta che non era di certo il pianeta Amina. Decisi perciò di indagare, anche perché essendomi promessa di vegliare su di lei, dovevo assolutamente capire se c'era qualche pericolo in agguato.

L'occasione mi si presentò durante l'ora di informatica, quando fummo affiancate allo stesso computer per lavorare su un progetto insieme. Anche in quel momento lei sembrava stare con la testa da un'altra parte. Iniziai perciò schiarendomi la voce, ma il tentativo fallì. Decisi perciò di passare subito all'azione e aprir bocca.

«Gloria... uhm... va tutto bene in questi giorni?» le chiesi fingendo naturalezza.

«Uh? Sì, sì... forse anche meglio di quanto mi aspettassi...» sospirò sognante guardando il soffitto e giocherellando con una ciocca di capelli. La cosa mi puzzava e non poco.

«Oh... uhm... interessante... e che cosa ti fa stare con questo mood allegro?» finsi ancora più naturalezza. Lei si girò finalmente a guardarmi e le vidi uno sguardo incerto. Poi iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore.

«Non dovrei dirlo a nessuno, Marzia, ma... ma se non lo dico a qualcuno mi sento scoppiare, e... e tu sei sicuramente una persona che sa mantenere i segreti... non che le altre non lo siano, ma... promettimi che se te lo dico non andrai a raccontarlo a mio fratello...» sussurrò nervosa guardandomi poi col musetto dolce. Oh oh... prevedo guai, Marzia. Guai molto grossi. E tu stai per addentrarti in essi. Dille di no e fatti gli affari tuoi!

«Te lo prometto, Gloria». Ma cosa...?! Dovevi dirle di no!!!

«Grazie!!! Sei la mia migliore amica!!!» disse estasiata facendo attenzione a non alzare troppo la voce. «Allora... uhm... c'è un ragazzo che mi piace...». Here we go again.

«Non Tiziano o Davide, per favore» alzai un sopracciglio.

«No, sciocchina! Davide è come un fratello per me, e Tiziano sta con Dalila e non mi piace più!» rise divertita.

«E chi sarebbe allora?».

«Ehm... non te lo posso dire...» abbassò lo sguardo. «Gli ho promesso di non dirlo...».

«Perché? Lo conosciamo?» le chiesi sospettosa.

«Sì... però non farmelo dire... altrimenti lo deluderò...» fece il musetto. Purtroppo dovevo saperlo, soprattutto quando quel comportamento sembrava strano.

«Prometto di non dirlo a nessuno, Gloria. Per favore, voglio vederti felice, ma il non sapere chi ti rende felice mi intristisce...» provai a far breccia nel suo cuore. Ci riuscii alla grande. Mi dispiaceva usare quei metodi con lei, ma la sua salute veniva al primo posto.

«Tu sei la mia migliore amica, Marzia, e non potrei mai intristirti! Te lo dico, ma giura ti non arrabbiarti...» mi implorò prendendo le mie mani e stringendole forte. Perché avrei dovuto arrabbiarmi?

«Con te non mi potrei mai arrabbiare, Gloria cara» le sorrisi cercando di farla essere rilassata. Ricambiò subito il sorriso.

«Allora te lo dico! Si tratta di... uhm... Elia. Mi sono innamorata di lui e lui è pazzo di me, me lo dice ogni giorno! Ed è così dolce, romantico, e... è come il principe azzurro!» rivelò facendomi raggelare tutto il sangue nelle vene, nelle arterie, nei capillari, nel cuore, nella testa, in ogni dove! «Uhm... perché mi fissi in quel modo, Marzia?» intristì di scatto lo sguardo. «Mi avevi detto che non ti saresti arrabbiata...». Delle lacrime le si formarono negli occhi pronte a venir giù. Dovevo trovare una soluzione e alla svelta. Questa cosa non era sospetta... lo era di più! Era una catastrofe!

My Schoolmate - Il Mio Compagno Di Scuola ✔️Where stories live. Discover now