.6.

1.2K 47 5
                                    

L'auto di Russell si ferma e il mio cuore che fino a quel momento aveva battuto con insistenza ora sembrò fermarsi.

Inizio a torturarmi le mani come se stessi andando al patibolo e il pilota al mio fianco deve averlo notato.

"G tutto bene?" domanda.

Annuisco.

Vorrei chiedergli se Lando ci sarà, ma sto zitta e lascio che i pensieri corrodano la mia mente.

"Andiamo allora, saranno già dentro ad aspettarci, riconosco le loro auto parcheggiate qui a fianco" dice guardandosi intorno.

Riconosco anche io l'auto di Hamilton e tiro un gran sospiro quando noto anche quella di Gasly.

Se fosse andato storto qualcosa, loro ci sarebbero stati, lo avrebbero fatto sempre.

Ero agitata, non vedevo i ragazzi da una vita, più precisamente da Abu Dhabi.

Seguo George all'interno del ristorante dove due camerieri vestiti super eleganti ci accolgono indicandoci la via verso la stanzetta riservata a noi.

Potevo intuire chi avesse prenotato questo posto.

Sorrido mentre dentro di me l'angoscia si impossessa del mio stato d'animo.

I miei occhi brillano quando Russell si sposta e nella mia visuale entrano Sainz, Leclerc, Gasly, Hamilton e Stroll.

Gli occhi di Carlos e Lance mi scrutano per bene stando attenti a non farsi scappare alcun cambiamento.

Li ignoro lasciandoli giudicare la situazione e vado a salutare le persone che mi hanno sempre salvato la vita.

"Ciao Principessa" dice Lew abbracciandomi e lasciandomi un bacio in fronte.

Chiudo gli occhi e mi beo di quella sensazione così calda da sapere molto di casa.

Mi stacco e passo a Charles che mi stringe le guance facendomi diventare in criceto.

"Nuovi tatuaggi?" scuoto la testa.

Quello di Fendi era il nuovo tatuaggio, ma lo avrei tenuto nascosto, segreto, come la cosa più preziosa al mondo, perché quel pony era la cosa più preziosa per il mio mondo.

Appena mi lascia lo supero e dedico il miglior abbraccio a Pierre.

La mia fonte di ispirazione, il mio unico amore.

Amore.

Che parola strana.

"Ciao G" mi saluta Gasly.

"Ciao Pierre" dico con voce flebile e stringendo il suo petto alla mia faccia.

Mi aveva aggiustato.

Il suo abbraccio mi aveva ripulita dal marcio che mi portavo dentro.

Quel marcio che portava un nome.

Il nome dello stesso ragazzo che stava entrando dalla porta.

Nick. Nick De Vries.

Sussulto non pronta ad affrontarlo.

"Cosa hai combinato questa volta?" mi domanda il mio migliore amico utilizzando il nostro sesto senso.

Alzo gli occhi e lo guardo.

"Cazzo Grace ci sei davvero andata a letto?" sussurra lui rimproverandomi.

"È stata una svista, me lo meritavo dopo tutto ciò che avevo passato" affermo tenendo basso il mio tono di voce.

Gasly mi spinge leggermente lontano da lui.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now