.26.

1.3K 39 2
                                    

"Gracy tra quando arriviamo?" mi domanda Aide seduto nei sedili posteriori dell'auto di Thyago.

"Poco, pochissimo, vedi lì, c'è il mare" sorrido inclinando il viso verso di lui.

"Ma io voglio arrivare ora" afferma con una voce che non può essere altro che un preludio di pianto.

"Aide tra poco arriviamo, smettila di dare fastidio a Grace" lo rimprovera il fratello maggiore inserendo la sesta marcia e sfrecciando per l'autostrada.

Thy aveva deciso di portarci al mare.

Due giorni.

Solo noi.

Ed io ne ero davvero felice.

Presto mi sarei dovuta concentrare solo sullo studio e un po' di svago era ciò che mi serviva.

Dopo altri quaranta minuti di coda, finalmente prendiamo l'uscita per Lavagna.

Aiuto Thy a scaricare le valige mentre un occhio rimane sul bambino che si guarda in giro per il cortile del residence.

Dopo aver fatto l'accettazione e esserci sistemati un minimo, andiamo diretti in spiaggia.

Nonostante fosse fine Aprile, il sole batteva caldo sull'asfalto e sulla sabbia su cui Aide per poco non si scottava i piedini.

"Andiamo dentro?" chiede il bambino indicando il mare entusiasta.

Annuisco e lo prendo per mano poi mi volto verso Thy.

"Arrivo, iniziate ad andare voi" mi sorride mentre sistema all'ombra la borsa con il cibo e l'acqua.

Io e Aide camminiamo velocemente sulla sabbia bollente.

La poca gente presente sulla lingua di terra che precede il mare, sorride al passaggio del bimbo vivace che continua a parlare e cantare.

"Grace quando mi porti ancora in quel posto?" chiede aggrappandosi al mio braccio.

"Quale posto?" gli domando pucciando i piedi nell'acqua fredda.

Un senso di sollievo pervade il mio organismo mentre la mia temperatura corporea scende di qualche grado.

L'aria era calda, bollente, ma l'acqua era davvero gelida.

"Quello là con le macchinine" afferma correndo al largo e trascinandomi con lui.

Al bambino era piaciuto tanto l'ambiente della Formula uno, si era divertito e Lando aveva sicuramente contribuito.

"Io voglio fare quel lavoro da grande" continua lanciandosi dentro il mare.

Trattengo il respiro quando degli schizzi mi colpiscono la pancia.

Sorrido guardandolo nuotare dentro e fuori dall'acqua come un pesciolino.

Ero felice che avesse dimenticato la domanda che mi aveva posto pochi minuti prima, altrimenti non avrei davvero saputo come dirgli che probabilmente non ci sarebbe più venuto.

Thyago si era pentito di averlo portato e averlo lasciato nelle mani del mio ex, nel momento in cui il suo fratellino aveva iniziato a nominare il pilota McLaren per qualsiasi cosa.

Sono veloce come Norris.

La tua macchina non è bella come quella di Lando.

Lando Norris è un mio grande amico.

Lando. Lando. Lando.

Se lui era saturo del suo nome, immaginatevi io.

Da quel momento, Thy aveva deciso di fargli rimuovere il nome del mio ex ragazzo dalla testa e aveva iniziato ad ignorarlo ogni qual volta dicesse quel nome sacrosanto.

Rush To LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora