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Nick De Vries era davvero il ragazzo più dolce della terra.

Dopo quell'episodio a Brackley, erano seguiti altri "appuntamenti" se così si potevano davvero definire.

Da parte sua forse c'era qualcosa di più che da parte mia.

Io non volevo assolutamente nessuna storia con lui, forse però, il giovane pilota questo non lo aveva compreso appieno a colpa di un certo Lewis Hamilton che accettava per conto mio qualsiasi invito, De Vries mi facesse.

Non capivo perché Hamilton potesse organizzarmi tutti gli appuntamenti che voleva mentre io, se gli proponevo anche solamente di uscire con una ragazza, magari anche niente di serio, una scappata e via, lui finiva per non parlarmi per settimane.

Sapevo bene che la sua relazione con Nicole Scherzinger lo aveva distrutto, ma era un bell'uomo e avrebbe dovuto valorizzarsi di più.

In ogni caso questa sera sarei dovuta uscire con Nick che magicamente aveva preso un aereo e si trovava in Italia.

Il pomeriggio stesso, per pura casualità, Lewis Hamilton si trovava a casa mia e quando il mio cellulare si era illuminato segnando il messaggio del ragazzo, i suoi occhi si erano illuminati e ancora prima che io potessi aprire bocca per fermarlo da qualsiasi azione possibile, lui aveva già accettato l'invito e stabilito il posto in cui trovarci.

Che gentile!

"Sei splendida" dice Lewis appena mi vede scendere dalle scale.

Lo guardo male e poso gli stivali a terra.

Guardo nella cuccia di Heidi dove la trovo accoccolata a Roscoe, il suo fidanzatino.

Prendo il cellulare e gli scatto una foto.

"Devo accompagnarti?" mi chiede l'inglese.

"No grazie, hai già fatto abbastanza per oggi" sbuffo.

"Divertiti cara" sorride lui ricevendo in cambio un bellissimo dito medio.

"Spero che Heidi ti faccia la pipì nel letto" sussurro senza farmi sentire.

Infilo gli stivali alti, il cappotto e prendo le chiavi della mia Mercedes.

Esco di casa e mi dirigo verso il posto deciso durante il pomeriggio.

Una volta arrivata e dopo aver parcheggiato, mi avvicino al ristorante dove Nick mi sta aspettando in piedi con la schiena appoggiata al muro e il cellulare tra le mani.

È un bel ragazzo devo ammetterlo, soprattutto se indossa come adesso un pantalone nero e una camicia, nascosta dalla giacca a vento della Mercedes.

Sexy.

"Vuoi uomini siete sempre i soliti" dico una volta che mi trovo davanti a lui.

"Grace" sorride riponendo in tasca il cellulare e posando una mano sul mio fianco per lasciarmi un bacio sulla guancia.

"Sei bellissima" mi guarda dall'alto al basso.

"Vorrei dire lo stesso di te, ma la giacca della Mercedes rovina tutto" rido.

"Dai, sono qui per lavoro, non potevo portarmi 200 giubbetti" sorride guardandomi dritta negli occhi.

Un brivido.

Di freddo.

"Dai vieni, ti porto nel ristorante più famoso dell'Italia" ammetto stringendomi di più nel mio cappotto.

Si era sicuramente dovuto al freddo.

Entriamo nel locale e subito ci fanno accomodare per poi toglierci le giacche e portarle non so dove.

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