.22.

1.3K 45 0
                                    

Imola.

C'era qualcosa di più magico?

Ovviamente si.

Monza.

Ma per quella avrei dovuto aspettare ancora un po'.

In ogni caso.

Pierre era partito due giorni fa.

Io ero tornata alla normalità.

Thyago era stato parecchio impegnato e ci eravamo visti solo una volta questa settimana.

Ma oggi era sabato, la mia famiglia era a pranzo da me e tra qualche ora saremmo partiti tutti per il Gran Premio a cui papà ci aveva invitati.

"Mi chiedo ancora come tu sia riuscita a fare queste cose" dice mamma indicando dei muffin con le gocce di cioccolato.

"Semplicemente non li ho fatti io" rido.

Gli occhi di tutti si fiondano sul mio ragazzo che imbarazzato alza le mani al cielo in segno di resa.

"Mia mamma, ci teneva che vi portassi qualcosa, li ha fatti lei" sorride.

Tra me e Thyago andava a gonfie vele.

Certo non era niente di speciale e non ero sicura che sarebbe stato l'uomo della mia vita, ma in ogni caso cercavo di godermi la sua presenza.

"Lidia è sempre così carina" sorrido.

La mia manager mi aiutava in tutto e per tutto e guarda a caso suo figlio era riuscito pure a conquistarmi.

Avevo scoperto da poco la loro parentela ed ero rimasta alquanto scioccata dato che Nicolas non mi aveva detto nulla a riguardo.

"A che ora dobbiamo partire?" chiedo controllando Heidi e Pongo che giocano fuori in giardino.

"Papà ha detto che ha prenotato una cena alle 21, quindi se vogliamo essere lì un oretta prima per sistemarci e darci una lavata dobbiamo partire per le 17 circa" dice mio fratello.

"D'accordo per le auto come ci organizziamo?" domanda Tommaso.

Ed in quel preciso istante mi estraneo per un secondo dalla conversazione e cerco di visualizzare la mia cucina da un occhio esterno.

Tre coppie.

Quattro ragazzi e due adulti.

Blake e Chiara.

Coraline e Tom.

Io e Thyago.

La vita era buffa.

Pensare che qualche mese fa era tutto a rotoli e in questa casa c'ero solo io con il mio immenso ego mi fa sorridere.

La mano di Thyago che si posa sulla mia coscia mi riporta alla realtà.

Lo guardo e sorrido.

Il mondo era piccolo, ma forse non così tanto.

Il karma era girato per Lando che aveva trovato l'amore della sua vita, ma era girato anche per me, che avevo trovato qualcuno in grado di sostenermi in qualsiasi cosa, avevo trovato pa serenità.

"Veniamo con voi allora, tanto staremo lì una notte, non porteremo molte cose" dice Blake interrompendo il mio gioco di sguardi con Thyago.

"Pongo e Heidi?" chiede mamma come se fossero i suoi nipotini.

"Verranno con noi, Heidi deve abituarsi a stare in mezzo alla gente" dico ricordandomi ciò che mi aveva detto l'educatrice il giorno prima.

Mamma annuisce e prende un'altro muffin.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now