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"Credi che Lando riuscirà a tornare dal Belgio?" domando a Rebecca che negli ultimi giorni non mi lasciava sola nemmeno un secondo.

"Dipende dal futuro calciatore" sbuffa Becca.

Il GP di Spa Francorchamps si era tenuto qualche giorno fa ed io a causa dell'esserino che portavo in grembo non ero potuta andarci.

Ebbene sì, mio figlio aveva deciso di rimanere comodo dentro la mia pancia e aumentare il mio mal di schiena già abbastanza difficile da sopportare.

Per l'esattezza erano passate 2 settimane e 3 giorni dal termine che la mia ginecologa mi aveva indicato.

Lando si era dovuto fermare in Belgio per qualche giorno in più, ma oggi avrebbe preso il volo per tornare.

Rebecca che invece si era trasferita da me durante l'assenza del mio ragazzo, aveva deciso di lasciarmi un minimo di spazio per respirare e stare sola, per questo motivo mi aveva mandata a comprare giusto due cose che ci sarebbero servite per cucinare una buonissima pizza da mangiare questa sera, per festeggiare il ritorno del papà di mio figlio.

Nonostante i dieci minuti d'aria che la mia migliore amica mi aveva concesso, non appena aveva messo piede fuori casa, il mio cellulare aveva preso a squillare.
Indovinate? Era proprio Reb che si preoccupava della mia salute e così mi aveva obbligata a restare in chiamata per tutto il tempo.

La mia pancia enorme mi costringe a fermarmi nei corridoi del supermercato e riprendere un po' di fiato.

Erano passati ben 9 mesi e per quanto il tempo fosse volato, erano stati mesi difficili, continui dolori ed esami, per cui ogni mattina mi tremavano le gambe.

La paura che qualcosa potesse andare storto viveva in me costantemente ed il mio istinto materno iniziava a farsi sentire.

Prendo la passata di pomodoro e la poso nel carrello.

Sento un improvviso dolore al basso ventre, poi le mie cosce diventano umide.

Mi piego in due abbassandomi a terra.

"Becca" la chiamo sospirando.

"Dimmi tutto G" la sua voce serena viene trasmessa dai miei auricolari.

"Credi di riuscire a prendere l'auto e portarmi in ospedale?" domando cercando di rimanere tranquilla "Credo mi si siano rotte le acque" continuo.

Sento il suo fiato mozzarsi per aria mentre il mio diventa sempre più affannoso.

"ODDIO, LO SAPEVO IO, LO SAPEVO CHE NON DOVEVO FARTI USCIRE DA SOLA" borbotta mentre la sento muoversi velocemente.

"MADONNA BEATA, MA IO COSA HO FATTO DI MALE, LANDO MI UCCIDERÀ, ODDIO DEVO CHIAMARE PURE LUI, MA LORO SANNO CHE SONO DA SOLA? NON POSSO FARE MILLE COSE" sbuffa.

Cerco di regolarizzare il mio respiro mentre la mia amica si lamenta.

Si era resa conto che io presto avrei dato alla luce mio figlio e che se lei avesse continuato ad imprecare così lo avrei fatto nascere in un supermercato?

"Signorina, sta bene?" mi domanda una vecchietta premurosa.

Scuoto la testa.

"Arrivo, chiamo qualcuno per darle una mano" dice camminando veloce verso la corsia antecedente.

"IL TUO CANE LA PROSSIMA VOLTA LO FACCIO AL VAPORE E LO REGALO AI GIAPPONESI O CINESI, CHI ERANO QUELLI CHE MANGIAVANO I CANI?" borbotta riferendosi ad Heidi.

"BECCA CHIUDI QUELLA BOCCA E VIENI SUBITO QUI, MUOVITI" grido in preda ad una contrazione.

Era iniziato il travaglio ed io volevo piangere, piangere tanto.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now