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Heidi cammina al mio fianco in mezzo al paddock, Aide è tra le braccia di Thyago, il quale con la mano libera stringe la mia.

Se qualcuno non ci conoscesse sembreremmo quasi una bella famiglia.

Camminiamo verso il box della McLaren dove Daniel mi aveva assicurato che lo avrei trovato insieme ad Heidi, la sua ragazza che voleva presentarmi ad ogni costo.

Proprio così il terzo pilota della Red Bull voleva farmi conoscere la sua ragazza.

"Grace, mi prendi in braccio tu?" chiede Aide.

"Piccolo, io ho Heidi" sorrido indicandole il cane.

"Voglio te, non Thyago" sbuffa facendo i capricci.

Quella notte doveva aver dormito decisamente male sdraiato tra me e il mio ragazzo.

Thyago alza gli occhi al cielo e lo fa scendere dalle sue braccia.

"Ora cammini e cosa avevamo detto, in che lingua dovevi parlare oggi?" lo sgrida.

Era serio con lui, fin troppo, alla fine aveva solo tre anni.

Voleva davvero che parlasse tutto il tempo in inglese?

Guardai il bimbo mulatto piegarsi sulle ginocchia e iniziare a piangere.

Guardo Thyago che mi fa segno di no con la testa.

Riguardo il bambino e poi il mio ragazzo.

"Non ti azzardare" mi mima con le labbra senza far uscire un fil di voce.

Alzo le spalle e gli passo il guinzaglio del mio cane, per poi prendere Aide in braccio e iniziare a correre.

Il mio cane inizia ad abbaiare e trascina Thyago verso di me.

"Grace" mi richiama la voce di Daniel.

Non mi ero nemmeno resa conto di essere arrivata ai box McLaren.

"È stato divertente" ride il bimbo ancora tra le mie braccia, lo faccio scendere perché inizia a pesare davvero troppo e gli afferro la mano più stretta che posso.

C'erano parecchie cose pericolose qui, per un bambino di soli tre anni.

"Dan" sorrido andando verso il pilota.

Al suo fianco c'era una ragazza.

Alta quasi quanto lui, le gambe vertiginose fasciate da un jeans attillato e una camicetta bianca che le fasciava il busto perfettamente.

I lineamenti fini, i capelli biondi e ondulati.

Doveva essere Heidi, la sua ragazza, ed era stupenda.

"Lui è Aide, il fratello di Thyago" spiego al pilota riportando gli occhi su di lui e notando la sua confusione.

"Sono il suo fidanzato, guarda tra poco ci sposiamo" sorride il bambino parlando con un inglese quasi perfetto e mostrando l'anello fatto la sera prima con un pezzo di tappo della bottiglia d'acqua.

Rimango spiazzata dal suo accento.

Come faceva a conoscere così bene entrambe le lingue?

"Wow allora sei proprio fortunato" ride Daniel.

"Si lo so è bellissima" risponde il bimbo.

Daniel ride poi guarda alle mie spalle.

Thyago arriva con il mio cane al guinzaglio.

"Ciao" sbuffa, guardandomi male, Thyago non amava propriamente Heidi.

"Ragazzi vi presento Heidi, la mia Heidi, non la tua Heidi" dice Ricciardo

Rush To LoveWhere stories live. Discover now