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La mattina avevo corso lungo il circuito insieme a Gasly.

Insieme era un grandissimo parolone dato che lui si trovava a circa 100m dinnanzi a me.

In ogni caso mi si era fermato un po' il cuore quando eravamo arrivati in cima all' Eau Rouge e Pierre come se lo avesse percepito si era voltato per spingermi a continuare, così ho fatto.

Ho abbassato la testa e mi sono concentrata sul ritmo dei miei piedi.

Sono tornata camminando all'hotel e ho rivissuto i momenti dello scorso anno.

I bar, il fiorista, il passaggio di Daniel che ancora mi chiamava Koala.

Dan mi manca parecchio.

Mi manca la sua risata, vederlo gironzolare per il paddock con la maglietta arancione.

Manca un po' a tutti, come Seb d'altronde.

Dopo essermi lavata sono andata a fare colazione in un nuovo bar, per creare nuovi ricordi e infine sono tornata al circuito.

Probabilmente se oggi avessi visto Norris sarei scoppiata a piangere dal nervoso.

Lo amavo, ma non poteva di certo comportarsi così.

Non poteva ferire i miei sentimenti e quelli di Luisa, che per quanto mi era sembrata tanto una ragazza carina i primi mesi, si era poi rivelata una stronza assurda che io nonostante tutto continuavo a difendere.

"Cristo Grace se ti parlo almeno fingi di ascoltarmi" mi riporta alla realtà Becca.

Sbuffo consapevole di essere una pessima amica.

"Scusa sono sovrappensiero" affermo.

"Questo tuo sovrappensiero non avrà mica un nome che inizia con Lando e finisce con Norris, vero?" domanda lei conoscendo già la risposta.

"Mi ha detto che mi vuole portare a letto" sbuffo alzandomi gli occhiali da sole.

Lei si blocca in mezzo al paddock mentre io continuo a camminare, dopo qualche metro mi raggiunge correndo.

"Cosa è successo che io non so?" chiede bloccandomi per un braccio.

Abbasso gli occhiali da sole per nascondere i miei occhi che urlerebbero troppe verità e mi giro per continuare a camminare e trascinarmi dietro la mia amica.

"Ieri sono andata a mangiare con i ragazzi" inizio.

"E lui c'era vero?" mi interrompe frenetica.

La guardo male da sopra gli occhiali.

"Ok ti lascio parlare" dice ammutolendosi subito dopo.

"Lui era lì con Luisa, a tavola non ci siamo cagati, solo qualche sguardo ma cose che mi sono capitate anche con chi, come lui, era dall'altra parte del tavolo" spiego e quando la vedo prendere fiato per parlare di nuovo, continuo.

"Poi siamo andati in un locale, io sono scesa subito a ballare e ho preso un po' di drink, dopo un po' è arrivato lui e ha iniziato a strusciarsi su di me e a dirmi cose davvero poco caste, come se la sua ragazza non fosse al piano di sopra" concludo sbuffando.

"Cristo perché non ammette di essere follemente innamorato di te, lo capisco io che di amore ne so zero al quadrato" alza le spalle.

"Uomini" sbuffo "Stasera ceniamo insieme io e te? Seratina tranquilla?" le propongo consapevole che era passato troppo tempo dall'ultima serata che avevamo passato io e lei; talmente tanto che non ricordavo più nemmeno quando fosse stata.

La mia amica annuisce e scherza "Certo Baby, promesso"

"Di chi state parlando?" chiede mio padre intromettendosi tra i nostri corpi e persino nella nostra conversazione.

Rush To LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora