Nuovi incontri

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Nicholas

Mio padre ha sempre preferito mia sorella a me.
Lei non causava problemi, non suscitava preoccupazioni e soprattutto non compieva atti per far infuriare i propri genitori.

Semplicemente lei non era me.
E non lo sarebbe mai stata.

Non avevo mai pensato a tutto questo, finché un ragazzo della mia stessa età non si mise a bullizzare un ragazzino poco più piccolo di lui.

Di solito non mi intrometto mai nelle discussioni, non mi piace dare spettacolo.

Però questa volta non potevo stare in disparte.

Ogni volta che vedo qualcuno maltrattare una persona indifesa, mi ritornano in mente gli scenari in cui mia madre veniva picchiata da mio padre.

Anche se lei ci rassicurava sempre, io non le credevo mai.

Sapevo quello che le faceva, sentivo le grida di dolore che lui le provocava.

Avrei tanto voluto aiutarla.

Mi ricordo che una sera, dopo essermi assicurato che Molly dormisse, scesi le scale e la trovai lì.

Giaceva a terra con le gambe al petto e la faccia nascosta tra esse, non riusciva nemmeno a parlare dai tanti singhiozzi.

Lui, invece, era di fronte a lei con una bottiglia di birra tra le mani.

"Mamma!" Urlai mentre mi avvicinavo a lei.

"Nicholas vattene!" Mi respinse.

Sapevo perché lo faceva.

Aveva paura che facesse del male anche a me.

"Ascolta tua madre!" Gridò mio padre, ubriaco.

"Io non prendo ordini da uno come te!" Risposi a tono per la prima volta a mio padre, o almeno quello che credevo dovesse esserlo.

Mi posizionai con le braccia aperte davanti a mia madre, volevo farle da scudo.

"Tu non le farai più del male!" Dissi con convinzione. Ero soltanto un bambino che voleva tanto bene a sua madre.

Sul volto di mio padre si dipinse un ghigno malefico.

"E chi me lo impedirà. Tu?" Disse prima di tirarmi uno schiaffo.

Rimasi pietrificato, sia per il dolore che per il suo gesto.

"Massimiliano ti prego smettila! Risparmialo" Supplicò mia madre.

Mio padre ci guardò entrambi, prima di dirigersi in cucina.

"Mi dispiace tesoro" Mi abbracciò mia madre.

Da quel giorno mi ordinò di non mettermi più in mezzo tra lei e mio padre.

Però...

Se solo l'avessi difesa ancora, forse sarebbe ancora qui con noi.

E forse ogni notte non mi addormenterei con il terribile rimorso di non averla aiutata abbastanza, e il suo volto pieno di lividi che mi guarda affranto.

Scacciai questi brutti pensieri e mi concentrai sui due ragazzi.
Alla fine mi sono intromesso, io e il bullo ci siamo picchiati e ora stiamo entrambi aspettando di parlare con la preside.

Che seccatura.

La porta si spalancò e uscì una signora vestita di viola, ci guardò e ci disse di entrare.

Una volta dentro la preside indicò due sedie di fronte alla sua scrivania.

Sono stato parecchie volte dalla preside, ma questa volta so che ci sono finito per un buon motivo.
Non dovrebbero punirmi.

"Allora ragazzi" Iniziò a parlare lei.

"Mi hanno detto che vi siete picchiati, è vero?" Domandò.

Annuimmo entrambi.

Perché mentirle?
Lo sapeva già, voleva solo la nostra conferma.
Voleva farci ammettere i nostri errori.

"Posso sapere il motivo?" La sua più che una domanda era un'ordine.

Il ragazzo decise di parlare.

"È successo durante il cambio dell'ora, stavo parlando con un mio amico e..."

"Lo stavi picchiando" Dissi mentre tossii, per non farmi sentire completamente.

Tutti e due mi guardarono, io feci cenno a lui di continuare la sua storia.

"Stavo dicendo che stavamo parlando, poi ad un certo punto arriva lui e comincia ad insultarci. Allora io lo prendo per la felpa e lo sbatto contro gli armadietti, però riesce a liberarsi e inizia a picchiarmi" Cocluse.

Un momento...
Ma si è appena inventato tutto!
Mi ha fatto passare per il cattivo della storia.
Non lo conosco ma ho già capito che è un perfetto bugiardo perché la preside decide di credergli.

"È vero?" Mi chiese lei.

Feci di no con la testa.

"Si è appena inventato tutto!" Esclamai irritato.

"Davvero? Allora chiediamolo al mio amico" Disse.

D'un tratto entrò il ragazzo di prima, gli tremavano le mani.

"Ehi Carl!" Lo salutò lui, con un po' troppa enfasi.

"C-ciao Edward, buongiorno preside" Balbettò Carl, chiaramente a disagio.

"Il mio amico qui di nome..." Mi indicò.

"Nicholas" Non feci trapelare alcuna emozione.

"Nicholas, pensa che io questa mattina ti abbia picchiato. Tu cosa ne pensi, sei d'accordo con lui?" Si rivolse a Carl.

Non rispose subito.

"N-non è vero, noi due stavamo semplicemente parlando ed è a-arrivato Nicholas"

Non ci credo.
Ecco cosa ricevi in cambio quando aiuti qualcuno.
Essi si trasformano in dei traditori.

"Sta mentendo! Non vede come Carl è a disagio, si saranno sicuramente messi d'accordo" Provai a difendermi.

"Forse non vuoi ammettere che in realtà è tutta colpa tua" Disse Edward.

"Ragazzi smettetela. Dato che nessuno dei due vuole dire la verità, riceverete entrambi due giorni di sospensione" Ci annunciò la preside.

Fantastico.
Chissà cosa farà mio padre quando lo scoprirà.

Edward sbuffò, poi si alzò dalla sedia, trascinandosi dietro Carl.

Io salutai la preside e uscì dalla stanza.

Feci un paio di passi quando qualcuno mi sbattè contro gli armadietti.
Di nuovo.

Chiusi gli occhi per il forte dolore provocato alla schiena.

Quando lì riaprì, mi ritrovai a qualche centimetro dalla faccia di Edward.

"Senti Nicholas" Cominciò lui.

"Non ho intenzione di rischiare l'anno solo perché mi hai visto 'bullizzare' un ragazzino" Soffiò con amarezza.

Deglutii a fatica, sia perché non sapevo cosa dire sia per la sua mano che mi bloccava la gola.

"Quindi non ti interessa del parere dei tuoi genitori?" Provai a chiedere, dopo essermi liberato dalla sua presa.

"Certo che no! Non sono mica un bambino" Mi rispose.

"Almeno tu non rischi di deludere l'unica persona a cui vuoi bene" Sussurai, tra un colpo di tosse e l'altro.

Ovviamente alludevo a mia sorella.

Parve sorpreso, approfittai di quel momento per spintonarlo e camminare per raggiungere la mensa il più in fretta possibile.

"Tanto non finisce qui!" Mi urlò dietro.

Feci finta di ignorarlo, proseguendo per la mia strada.

Che giornataccia.

Chissà come si evolverà la storia tra Nicholas ed Edward.

la Reina de la Nocheحيث تعيش القصص. اكتشف الآن