Cambiamenti improvvisi

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Nicholas

La situazione sta degenerando.
Tutti ci stanno guardando.
Devo fare qualcosa.

Ma perché quella sera non le ho detto la verità?
Sarebbe stato meglio per tutti.
Soprattutto per Edward.

Strinsi i pugni lungo i fianchi, chiusi gli occhi per qualche secondo e lì riaprì per pronunciare la fatidica frase.

"Non è stato lui!" Molly ed Edward smisero di litigare per guardarmi.

E non furono i soli, avevo lo sguardo di tutti gli studenti puntato addosso.

"C-come scusa?" Mi chiese mia sorella, sorpresa dalle mie parole.

"Hai capito benissimo" Risposi semplicemente.

"Quindi quella sera mi hai mentito?" Il suo sguardo era pieno di incredulità e risentimento.

Sussurai un "si" debole, come se non volessi ammetterlo.

"Non ci posso credere" Tenne lo sguardo fisso sul pavimento.

All'improvviso sentii uno strano peso sul petto.
Mi sentivo morire.
Come avevo potuto mentirle?

"Molly, va tutto bene?" Mi avvicinai per metterle una mano sulla spalla ma rifiutò il mio gesto.

Indietreggiai, sorpreso dalla sua reazione.

"Non toccarmi!" Mi urlò contro.

"Tu mi hai mentito, mi hai fatto credere che questo ragazzino ti avesse picchiato!"

"Ho dovuto farlo" Provai a giustificarmi.

"Perché?" Aveva la voce incrinata.

"Non posso dirtelo" Sospirai.

Si avvicinò lentamente a me.

"Continui a tenermi all'oscuro di quello che ti succede. Quando eravamo piccoli ci eravamo promessi che, qualsiasi cosa sarebbe accaduta, l'altro l'avrebbe saputa" I suoi occhi verdi erano pieni di lacrime.

La causa della sua sofferenza ero io.
Non me lo sarei mai perdonato.
Un'altra crepa si fece strada nel mio cuore, facendolo sanguinare.

"Io non ti riconosco più. Tu non sei il mio Nicholas. Tu non sei mio fratello" E poi se n'è andò.

"Molly aspetta!" La inseguirono Alejandro e Greta.

Io rimasi lì, incapace di muovermi.
Aveva ragione.
Non ero più lo stesso Nicholas.
Ed era tutta colpa sua.

"Tutto bene?" Mi chiese Selene.

"Devo andare" Dissi prima di uscire da quella maledetta mensa.

Percorsi i corridoi finché non trovai uno stanzino, decisi di entrare.

Sentii le lacrime fare capolineo.
Ripensai al viso deluso di mia sorella.

Qualcuno bussò alla porta.

"Nicholas sei qui?" Domandò la voce di Edward.

Perfetto, ci mancava solo lui.

"Entra"

"Stai piangendo?" Si richiuse la porta alle spalle.

"No, mi è entrata un po' di polvere nell'occhio" Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano.

"Si certo" Sorrise lui.

"Perché sei qui?" Risultai poco cortese ma non mi importava.

"Ti stanno cercando tutti"

Lo stanzino è troppo piccolo per due persone, al minimo movimento i nostri corpi rischierebbero di toccarsi.

"Ora che mi hai trovato hai intenzione di dirlo a tutti?" Lo sfidai, pur non essendo nelle condizioni di farlo.

la Reina de la NocheWhere stories live. Discover now