Vendetta

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Nicholas

"Nick!" La voce di mia sorella giunse alle mie orecchie in maniera ovattata.

Non voltarti, Nicholas.
Non farlo.
Devi raggiungerla.
Avrei dovuto capirlo da quella sera, quando sono tornate a casa insieme.
Dalla nostra discussione.
Corri Nicholas!

"Fermati!" Inspiegabilmente Molly riuscì a raggiungermi.

"Devo andare" Sussurrai, cercando di non farle capire i miei scopi.

"Mi dispiace tanto" Disse con voce tremante.

"Non importa..." Non ho tempo da perdere.

"Si invece! Sei mio fratello, avrei dovuto dirtelo. Sei la persona più importante di tutta la mia vita" Ed era vero, glielo lessi negli occhi.

Anche tu lo sei, farei di tutto per te avrei voluto risponderle.
Eppure mi limitai a guardarla, pensando di non meritarmi quelle parole.
Come posso essere la sua persona preferita?
Sono un completo disastro, combino casini su casini.
Lo so io, lo sa lei, lo sa nostro padre e probabilmente lo sapeva anche nostra madre.
Se dovesse mai scegliere tra me e l'amore della sua vita, vorrei tanto scegliesse il secondo.
Perché, pur essendo suo fratello, non ci sarò sempre.
Basta pensare alla festa di sabato sera, io non ero lì a salvarla e sarà un rimorso che mi porterò dietro a vita. Troverò il modo di sdebitarmi.
Un giorno, forse più vicino di quanto creda.

"Non hai nulla di cui scusarti, sono io il problema" Mi avvicinai di più, finché non fui a qualche centimetro dal suo corpo.

La guardai dritto negli occhi, intanto distesi le braccia e le posai le mani sulle spalle.

"Ti ho fatto credere di non poterti fidare di me, sono una persona orribile. Un fratello orribile" Un bruciore iniziò a pizzicarmi gli occhi.

"Sei il miglior fratello che potessi mai desiderare, non ti sostituirei per nulla al mondo. Ricordi come ci chiamava nostra madre?" Emise una piccola risata.

"L'alba e il tramonto" Sorrisi insieme a lei.

Come poterlo dimenticare.
Non le è mai piaciuto definirci come "il Sole e la Luna", secondo lei era banale e non ci rappresentava per niente.
Lei l'alba, colei che sorge in silenzio, senza che le persone se ne accorgano e riescano ad apprezzarla appieno.
Timida con tutti, ma accogliente con chi se lo merita.
Io il tramonto, colui che dura poco tuttavia, se viene notato, diventa uno spettacolo commovente.
Impetuoso agli occhi degli altri poiché vuole tenere nascosto il suo animo docile.
Pur essendo così diversi, essi sono più simili di quanto si creda.
Perché non può esistere l'uno senza l'altro.

Strinsi mia sorella in un abbraccio, talmente forte che ebbi paura di farle male.

"Non esiste Nicholas senza Molly" Dissi a un soffio dal suo orecchio, i suoi boccoli d'oro mi sollecitavano la punta del naso.

"Non esiste Molly senza Nicholas" Ripeté, per farmi capire che condivideva il mio stesso pensiero.

Rimanemmo così per qualche minuto, c'eravamo solo noi due e i nostri pensieri.
Una folata di vento le fece venire i brividi, perciò l'avvolsi di più.

"Ora devo andare" Mi staccai per primo, rimettendo una certa distanza.

"Perché? Ti prego, non combinare casini..." Mi stava implorando di non farlo.

"Sistemerò tutto, te lo prometto. Mi prenderò cura di te, come avrei dovuto fare fin dall'inizio" Le posai un bacio delicato sulla fronte, volevo farle capire che ci sarò sempre per lei.

Non aspettai che mi rispose perché cominciai a correre.

Sapevo dove stavo andando e cosa stavo facendo.
Avevo preso una decisione, forse la più giusta di tutta la mia vita.
Sarei andato da lei e le avrei intimato di lasciare in pace Molly.
Se ti metti contro di lei, allora avrai due nemici.
E neanche mia sorella sa cosa sarei disposto a fare per difendere le persone che amo.

la Reina de la NocheWhere stories live. Discover now