Diciottesima tappa

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LIBRO QUARTO: IL MARE

Erano partiti alle prime ore del pomeriggio di una cocente giornata nel bel mezzo del mese di Ottobre. E sembrava una mattinata di luglio. Il Sole si immergeva, con i suoi riccioli d'oro, nelle acque del mare, facendone risplendere i colori, e solo poche nuvole incupivano il cielo. Alcuni gabbiani passavano a controllare che tutto fosse in ordine, mentre le onde continuavano a infrangersi sul bruno legno della nave.

Il viaggiatore si stava godendo quel panorama, sulla prua della caravella, nel frattempo che l'autista faceva dei conti con il pirata in una delle piccole cabine, con la cartina sotto lo sguardo.
- Se volessimo salire verso Nord troveremmo, ad accoglierci, un allegro arcipelago. Costituisce una nazione a sé stante, lontana degli affari del nostro paese. Saranno, tutto sommato, poco meno di una dozzina di isole.
- Sembra allettante! E se invece proseguissimo verso Sud?
- Verso Sud si incontra il continente.
- Terreni in mano ad un'altra potenza straniera?
- Proprio così. Laggiù sono specializzati negli allevamenti di cavalli e buoi. Sono esperti di bestiame, in parole povere. Fidati, amico mio, mandrie come le loro non si nascondono da nessun'altra parte.
- E se invece ci lanciassimo verso Ovest?
- Per di là è meglio non andare. Fidati. Laggiù ci abita brutta gente. E brutte cose si narrano di quelle lande. Sono acque che la mia nave non vuole solcare.
- Bene! Ho sentito quanto c'era da sentire e ho in tasca la mia proposta.
- Sentiamola.
- Saliremo prima a Nord, a gustare le bellezze di questo famigerato arcipelago, per poi tornare verso Sud.
- Davvero?
- Come?
- Andiamo, mi aspettavo qualcosa di più malato, di più sregolato. Così diventa tutto più banale.
- Sul serio?
- Direi di sì.
- Vuoi davvero sentire la follia nelle mie parole?
Vuoi davvero che quei colori accecanti, quelle tinte frenetiche che puzzano di pazzia, si vedano nelle frasi che pronuncio? Desideri questo? Un'idea demente e delirante al comando della tua bella nave?
- Sì, esatto!
- E sia allora! Andiamo alla deriva! Ammaina le vele e abbandona il timone a sé stesso! Che balli pure! Si muova come preferisce. Vediamo dove ci porta la corrente!
- Questo io volevo sentire! Correremo il rischio di non aver voluto scegliere!-

E così fecero. Lasciarono che la nave si governasse da sola. Fu una mossa tremenda, irresponsabile, che di così pericolose ne ho viste e narrate poche altre. Il pirata lo sapeva molto bene. Ma non gliene importava nulla. Sentiva nelle sue vene una gran voglia di strafare, di esagerare. Tanto quello sarebbe stato il suo ultimo viaggio, indipendentemente dalla meta o dall'esito di una tanto stolta decisione.

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