9C - È vero che avete tanta resistenza anche a letto?

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Sbadiglio e aggrotto la fronte quando vedo il cellulare vibrare incessantemente sul comodino. Pensavo di aver già spento la sveglia, perché continua a vibrare? Un attimo. Perché non suona ma vibra e basta?

Sbatto le palpebre e passo una mano sugli occhi mentre stiracchio le braccia.

È stato strano ieri sera; non sono abituata a conversare con così tanta gente, nemmeno quando ero più piccola e partecipavo con la famiglia a incontri vari. Ero più concentrata sul bel vestito che indossavo o sul giocare con qualche altro bambino a nascondino. Crescendo, le cose non sono cambiate chissà quanto. Pochi amici, due ragazzi in ventisei anni di vita e tanti sguardi scioccati. A quanto pare è strano avere poca esperienza, quasi un difetto, visto che non ti conformi alla massa.

Eppure, fino a quando non mi sono state fatte notare le mie "stranezze" ero a posto con me stessa. "Hai il culo troppo basso", "Non hai le tette", "Oddio, ma ti aggiusti le sopracciglia?", "Dai, è sabato, non puoi restare a casa. Devi uscire!", "Non hai amici?", "Aspetta, non hai ancora fatto sesso?", "Come fai a non aver ancora passato l'esame?", "Quando ti laurei? Sei in ritardo!", "Ma davvero pensi di scrivere? Non andrai da nessuna parte. Trovati un lavoro vero".

E così ancora, ancora e ancora.

Voglio dire, alla gente importa così tanto della vita altrui o vuole solo compensare il vuoto che si porta dentro? Chiedo, perché a me non è mai importato di sminuire qualcuno solo per sentirmi meglio. Okay, va bene, magari ho detto delle brutte cose di Phil e la sua segretaria, ma ero stata appena tradita, poi mi è passato. Certo, penso ancora che siano due stronzi, però non passo tutto il giorno a meditare vendetta, anzi, spero solo di non rivederli mai più. Per il resto, la vita va avanti e non ho bisogno di attaccarmi alle vite altrui per ignorare i miei "insuccessi" o semplicemente degli obiettivi che non ho ancora raggiunto.

Il punto è che se non fai parte della massa, se non sei un fantoccio perfetto come gli altri, vieni automaticamente etichettato come "diverso", diventi un escluso. Questo solo perché non segui le stesse orme di altri miliardi di persone.

Ti piace restare a casa? Non hai mai avuto una relazione? Ti vesti come ti pare? Sei fuoricorso? Non hai ancora trovato lavoro? Non hai la patente?

Sei fuori. Fuori. Fuori.

Sei sbagliato.

Peccato che il mondo vada così. E questa è una delle ragioni fondamentali per cui scrivo, per cui sono io a crearmi il mio mondo perfettamente imperfetto. Nei miei libri nessuno mi giudica per come vivo. A nessuno importa se preferisco restarmene a casa anziché fare baldoria ogni fine settimana. A nessuno importa se non sono perfetta. E mi va bene così.

So anche che non posso vivere dentro questi mondi, non sono stupida, so che il mondo vero è brutto ma va affrontato e per tale ragione seguo il consiglio di Natalie. Socializzare di più, fare nuove amicizie.

In fondo, voglio farlo. Altrimenti, non mi sarei sforzata.

E così ho fatto un bel respiro profondo e, nonostante sia stato strano e a tratti un po' imbarazzante, ho fatto conoscenza con i giocatori della squadra di mio padre. Certo, scena iniziale super imbarazzante con Jordan Baxter a parte. Messa in quel modo sembrava davvero che mi stesse chiedendo di sposarlo. Che sciocchezza.

Afferro il cellulare e il sorriso divertito al pensiero di Baxter inginocchiato svanisce all'istante quando noto le infinite chiamate di papà, Natalie e qualche collega scrittrice. Diamine, ce n'è persino una di Phil. Ma che diamine è successo?

Apro i messaggi di Natalie e sbarro gli occhi quando clicco sull'articolo che mi ha inviato pochi minuti fa. È un sito di gossip, riesco a capire questo, poi... poi vedo l'immagine gigante piazzata in primo piano e sbianco.

𝐓𝐇𝐄 𝐓𝐑𝐘 𝐙𝐎𝐍𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora