27C - Magnifico, no?

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Questo è ciò di cui avevo bisogno: una serata fuori, dopo una vittoria, con la mia nuova amica e della buona musica.

La sorpresa di Lisa è riuscita alla grande, Alex era basito quando l'ha vista fuori dallo stadio. E anche loro hanno donato parecchio materiale ai giornalisti. Tim e Louis non potranno proprio lamentarsi. Successivamente, abbiamo cenato al ristorante dell'hotel e poi ci siamo diretti in un locale vicino al centro, abbastanza grande da permetterci di confonderci con la folla. Certo, un gruppo di energumeni è difficile da ignorare, ma perlomeno non era tutta la squadra. Alcuni hanno optato per riposarsi, altri per sentire la famiglia e le fidanzate, come Liam e Rodrigo.

I pensieri, però, ritornano periodicamente al bacio che mi ha dato Jordan. Voglio dire, sono conscia che fosse finto, tuttavia... non posso negare che sia stato soddisfacente sapere che è stato lui a farlo per primo.

Sorseggio il mio drink e sorrido a Lisa che ancheggia al mio fianco mentre attende il suo. I ragazzi stanno commentando la partita di oggi, così noi abbiamo optato per bere qualcosa direttamente al bancone e poi fare un giro in pista.

«Sono felice di averti conosciuta, Cali. Mi piaci un sacco.»

Arrossisco un po'. «Anch'io. Mi dispiace che non ci sia Jenna ma presto ci rifaremo. Siete delle brave ragazze e non vedo l'ora di farvi conoscere la mia migliore amica, Natalie.»

«Anche lei di Chicago?» chiede Lisa dopo aver ringraziato il cameriere.

Prendo una sorsata di drink e annuisco. «Sì. Fa l'istruttrice di yoga e un altro mucchio di cose, perciò è parecchio impegnata. Non appena riesce a liberarsi verrà a farmi visita, magari ci organizziamo per un'uscita. Che ne dici?»

«Assolutamente! Se è spassosa quanto te ci divertiremo di sicuro.» Ridacchia.

«Fidati, il divertimento è assicurato con Natalie in giro.»

«Fantastico. E adesso andiamo a ballare un po', dobbiamo smaltire tutto quello che abbiamo divorato oggi!» Finisce il suo drink e mi prende per mano, dirigendosi in pista.

Rido, seguendola senza pensarci due volte. «Amen.» Tra l'hamburger con patatine di oggi e la cena più che abbondante direi che ne abbiamo di esercizio da fare. Mi piace ballare; non sono il massimo ma riesco a cavarmela.

Raggiungiamo il centro della pista, un'altra canzone a tutto volume che sta giusto per cominciare. Ci sistemiamo una di fronte all'altra e iniziamo a muoverci a ritmo. Ondeggiamo i fianchi, le mani in aria quando il dj ce lo ordina. Intorno a noi c'è il delirio; gente che balla, che saltella, chi ride con gli amici o chi è intento in una sessione bollente di baci e palpatine. Insomma, una classica serata australiana.

La canzone termina, ma ne segue subito un'altra e un'altra ancora. Andiamo avanti per un bel po' prima di ritrovarci stanche e bisognose di qualcosa da bere.

«Ehi.» Lisa attira la mia attenzione, trattenendomi con la mano. «Non è Jordan quello?»

Sposto lo sguardo verso i tavoli posti all'estremità della pista e assottiglio gli occhi per vedere meglio, ci sono troppe luci abbaglianti. Finalmente riesco a inquadrare Jordan. Una ragazza sta giocando con una ciocca di capelli mentre lo guarda come se lo volesse divorare. Lui non sembra chissà quanto interessato con il suo drink analcolico in mano e lo sguardo distratto, ma non sta nemmeno facendo nulla per allontanarla.

«Sì, è lui» confermo. «Mi sa che devo mettere in chiaro un paio di cose, specie in pubblico» commento, lo sguardo fisso su quei due.

«Ti seguo, amica» asserisce determinata.

«Come sto? Non voglio sembrare lurida o altro.» Sbuffo.

Lei mi stringe ancora una volta la mano. «Sei sempre divina, tranquilla.»

𝐓𝐇𝐄 𝐓𝐑𝐘 𝐙𝐎𝐍𝐄Where stories live. Discover now