10C - Non hai idea di quanti romanzi abbia letto sul fake dating.

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«Non posso crederci.»

Alzo gli occhi al cielo per la decima volta. Numero pari alle volte in cui Natalie ha ripetuto la stessa identica frase.

«Sul serio. Sei in Australia da quindici giorni e sei fidanzata con un rugbista che nemmeno conosci. E per di più, finisci su tutti i siti di gossip del mondo.»

«Non dimenticare che mi ha chiamata Phil.» Tagliuzzo un po' di zucchine a dadini.

«Dovremmo chiamarlo "P", è imbarazzante pronunciare il nome di quello stronzo.»

«Concordo.» Sposto le zucchine su una padella unta di poco olio e ci verso un bicchiere d'acqua, poi aggiungo un po' di sale. Sto preparando il pranzo mentre la mia migliore amica, in videochiamata, ripete "non posso credere" all'incirca per la millesima volta.

«Comunque è un gran bel pezzo di macelleria. So che non si dovrebbero fare questi commenti perché sono degradanti e bla bla bla, ma complimenti a Jordan Baxter. Chiedigli se qualche suo compagno ha bisogno di una ragazza americana, io sono libera come una rosa e anche piuttosto elastica.» Ammicca.

Arriccio il naso. «Sicuramente.»

«Allora, come si svolge la cosa? Cioè, andate a vivere insieme? Fate un annuncio? Robe del genere.»

«L'addetto stampa ci ha detto di aspettare che parli con i media. Suppongo che dopo il rilascio dell'articolo ufficiale ci diranno di più» spiego, adesso impensierita. Nat non ha tutti i torti: se sono la sua fidanzata la gente si aspetta che viva con lui e che ci sia almeno una prova del fidanzamento visto che abbiamo confermato la storia.

«Aspetta, mi faccio mandare il numero di Baxter. Devo parlarci.»

«Vacci a cena, sarà meglio parlarne di persona. Ti direi di invitarlo da te, ma sarebbe abbastanza imbarazzante con il coach accanto.» Sghignazza la mia amica.

Che grande stronza, sempre detto.

La ignoro e mando un messaggio a mio padre, poco dopo mi arriva la sua risposta. È stato veloce ma credo perché intorno a quest'ora dovrebbero star revisionando qualche filmato.

«Allora? Scrivigli!»

Lancio un'occhiataccia al laptop. «D'accordo, d'accordo.»

A Jordan Baxter:

Ehi, sono Calista Spencer. Ho chiesto a mio padre il tuo numero perché volevo parlarti. Pensi di essere libero stasera, per cena? Non pensare a chissà che, ma dovremmo parlare di ciò che sta per accadere e credo sia meglio farlo di persona. Sappi solo che dovrai trovare tu un posto appartato perché da me non è possibile. A meno che non voglia condividere la cena con il coach. Fammi sapere.

«Fatto.» Sospiro. «Se non mi risponde domani vado agli allenamenti. Ha avuto tutto ieri per piagnucolare, adesso deve affrontare le conseguenze.»

«Aggiornami, io adesso devo andare. Non metterti ancor di più nei guai!»

«Certo, mamma. Ciao!»

Natalia ridacchia e poi attacca. Abbasso lo schermo del laptop e do una mescolata alle zucchine che stanno cuocendo. Non sono una cuoca esperta ma me la cavo con quello che ho.

Il cellulare vibra segnando l'arrivo di un messaggio. Oh, ma che bravo, ha risposto.

Da Jordan Baxter:

Vieni da me per le sette, ti allego la posizione.

«Wow, Jordan Baxter, proprio di tante parole» bofonchio mentre poso il cellulare sul ripiano. Opto per mettere un po' di musica, così apro ancora una volta il laptop e seleziono Spotify.

𝐓𝐇𝐄 𝐓𝐑𝐘 𝐙𝐎𝐍𝐄Where stories live. Discover now