capitolo 34

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Non ne posso giá piú della scuola, e mancano ancora tre mesi. I professori continuano a fare interrogazioni e verifiche sempre piú difficili e sembra che lo facciano per divertimento. Poi per correggerle ci mettono vent'anni e continuano a lamentarsi di quante verifiche hanno da correggere e di quanto tempo devono impiegare per farlo. Cari professori volete il mio consiglio? NON FATE VERIFICHE!!! È semplice noi non dobbiamo studiare e voi non dovete correggere niente,ci guadagnamo tutti. <br/>
Non è che odi la scuola, ma le mie giornate in questa settimana sono state: scuola,casa,compiti,dormire. Non ho avuto neanche il tempo di uscire con Davide questa settimana, ci siamo sentiti solo per telefono e la cosa mi infastidisce,insomma la prima volta che ho un vero ragazzo, non ho il tempo di stare con lui,uffi. <br/>
L'unico svago di questi giorni è stato andare a casa di Erica....PER FARE I COMPITI!!!! <br/>
Ora sto appunto tornando da casa della mia BestFriend dopo un lungo e stancante pomeriggio di compiti. Non ne abbiamo fatti tanti anche perchè tra un esercizio e l'altro ci scappavano delle chiacchierate che duravano un bel po'. Sono quasi arrivata a casa, ho deciso di percorrere delle stradine piccole che mi permettono di raggiungere la mia destinazione prima,insomma sono delle scorciatoie. <br/>
Ma forse non è stata una buona idea...
Sento delle mani afferrarmi alla vita da dietro. Ho un colpo al cuore. Mi blocco immediamente. Potrebbe essere chiunque ma una persona normale non avrebbe motivo di afferrarmi mentre cammino, e ció mi fa pensare che questa persona potrebbe essere un malintenzionato. Spero sino all'ultimo secondo che sia solo una persona che mi conosce e che vuole solo salutarmi.
Mi volto lentamente e posso confermare che tutte e due le mie ipotesi sono in qualche senso giuste. La persona che ora ho davanti la conosco, anche abbastanza bene, ma non è un famigliare,un parente, un amico,un compagno di scuola, Davide, NO! Questa persona è Simone,il mio ex ragazzo e non so se questo sia un bene ho un male ma sono piú propensa a credere che la seconda sia quella giusta. Noto che non è solo, è con un altro ragazzo della sua compagnia,che peró è un po' piú distante da noi, con il cellulare in mano.
-Simone-
-hey piccola- solo Davide puó chiamarmi cosí, detto dagli altri mi da davvero fastidio
-non chiamarmi così-
-è da un po' che non ci si vede-
-giá, esattamente da quando mi hai lasciato-
-si ma ci ho ripensato, ora ti rivoglio-
-non sono un oggetto e poi io ora sono fidanzata-
-oh lo so vi ho visti in discoteca a capodanno te e il tuo fidanzatino-
-adesso mi spii?-
-non ti spio, sto solo cercando di riprendermi una cosa che mi appartiene-
-io non ti appartengo e ti ho già detto che sono sono fidanzata-
-ah giá, con Ferrari, ma sai non credo che sará molto contento quando saprá che mi hai baciato-
-io non ti ho baciato- non lo farei mai
- non ancora,ma vedi ora noi due ci baceremo che tu lo voglia o meno-
Senza lasciarmi il tempo di ribattere,mi afferra i polsi e mi spinge indietro, finchè la mia schiena non sbatte contro un muro. Non so che fare, non lo credevo possibile di tutto ció, faccio la prima cosa cosa che mi viene in mente. O almeno, ci provo, ma non faccio in tempo; non faccio in tempo a gridare aiuto perchè le sue labbra sono premute contro le mie. Provo a dimenarmi ma il mio corpo è schiacciato dal suo,i miei polsi sono ancora bloccati con forza. Stringo le labbra per impedirgli di baciarmi,ma lui non ne vuole sapere di arrendersi e la sua lingua continua a premere sulla mia bocca. Le sue mani stringono la presa,fino a farmi gridare un gemito di dolore,commettendo un errore perchè lui se ne approfitta infilando la lingua all' interno della mia bocca.
Non capisco cosa gli ho fatto di male per meritarmi questo; capita spesso che i ragazzi vogliano "solo" far sesso con una ragazza e qundi non ho dato troppo peso a quando mi ha mollato perchè non ero pronta, ma mi rendo conto solo ora che Simone è veramente pericoloso. Il mio corpo sbatte piú volte sul muro e i miei polsi,ora entrambi nella sua stessa mano, avranno ormai dei lividi. L'altra sua mano scorre sul mio corpo,sul mio seno,sulla pancia,sulle cosce,sul sedere per poi risalire. Delle lacrime minacciano di uscire ma cerco di resistere,non voglio farmi vedere debole da lui. Fortunatamente Simone non va oltre al bacio,o forse è solo perchè non ne ha il tempo dato che si sente il rumore di una bicicletta venire verso di noi.
Si stacca da me e dopo aver chiamato il suo amico scappano via. Lasciandomi li,finalmente libera.
Ora come ora non voglio parlare con nessuno riguardo ció che è successo,voglio dimenticare tutto,ladsciarmi tutto alle spalle e sperare che non succeda mai piú una cosa del genere. Sperare di non rivedere quella persona che piú di tutte mi ha ferito.

*spazio autrice* scusate per l'immenso ritardo ma sto cercando di scrivere un po' meglio rispetto agli altri capitoli. A questo proposito volevo dirvi che ho intenzione di riguardare tutti i capitoli precedenti per correggerli e aggiungere qualche particolare. Non sará niente d immediato ma ci voglio riuscire. Scusate se questo capitolo è corto ma è l'unico pezzo pronto che ho scritto finora,comunque so già piú o meno come saranno i prossimi capitoli.
Piccolo spoiler: - sei solo una bugiarda! Da te non me lo sarei mai aspettato!-

Il fratello del mio migliore amicoWhere stories live. Discover now