capitolo 62

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Finalmente anche questa ultima ora di scuola è finita: ormai avevo perso tutte le speranze. Giá farci andare a scuola di sabato è una crudeltá, se poi a ció si aggiunge la temperatura intorno ai trenta gradi, che c'è in questi giorni, diventa una tortura bella e buona. Che poi, a essere sinceri, la colpa è anche mia in parte, perchè in cittá c'è una sola scuola in cui gli alunni devono andarci sei giorni su sette, e indovinate che scuola ho scelto io!?
Vabbè, in ogni caso non ho nessunissima intenzione di farmi rovinare la giornata dalla scuola. Oggi c'è un tempo meraviglioso e io, Erica e Serena, andremo a fare un giro in centro, nella speranza di trovare vestiti, accessori o scarpe da comprare. Non vedo l'ora.
Vado a casa in bici, come quasi ogni giorno, e, non appena arrivo, saluto i miei genitori. Mia madre è ai fornelli e, a giudicare dal profumo che aleggia in casa, sta cucinando qualcosa di molto buono. Mio padre, invece, è seduto sul divano, davanti alla televisione, ma ora sta prestando piú attenzione al cellulare che ha in mano. E poi dicono che sono i giovani che hanno sempre il cellulare in mano. Mah.
Mentre pranziamo, i miei mi chiedono com'è andata a scuola e gli dico della verifica che ci ha fissato la prof di latino. Ma io dico, la scuola è iniziata a malapena da due settimane e quella giá si mette a farci fare dlle verifiche, che poi vorrei sapere su quali argomenti, visto che non abbiamo ancora fatto niente quest'anno.
-oggi esci con Davide?- mi chiede ad un certo punto mia madre
-no, vado a fare un giro in centro con Erica e Serena-
-ah d'accordo, noi comunque avevamo intenzione di andare a fare un giro in campagna, ma saremo di ritorno prima di cena, per cui se vuoi invitare le tue amiche a cenare qui non c'è problema-
-ok, glielo chiederó anche se mi sa che Serena voleva andare in discoteca-
-lo sai vero che stasera non puoi andarci-
-si lo so non preoccuparti-
Lo so bene, io e i miei genitori abbiamo fatto un patto: posso andare in discoteca solo una volta al mese, e questo mese ci sono giá stata per cui stasera mi tocca rinunciare, ma mi sta bene così. Del resto ho solo diciassette anni, non posso pretendere di andare in discoteca tutti i sabati, i miei non mi lasciarebbero perchè dicono che sono ancora piccola. Tuttavia sono contenta così, anche perchè non tutti i genitori sono permissivi come i miei.
-io ho finito, vado di sopra a prepararmi-
Salgo le scale e mi dirigo verso il bagno, mi lavo i denti e poi vado in camera. È ancora presto per iniziare a vestirmi quindi mi sdraio sul letto, con il portatile sulle gambe e guardo alcuni video nuovi su youtube. Parto da un video di matt e bise e dopo neanche mezz'ora sto guardando un video di Amici 15. É incredibile come si riesca passare da un argomento all'altro mentre si naviga su internet.
Verso le due e mezza, decido che è il momento di prepararmi; quindi mi lavo per bene e poi penso a come vestirmi. Scelgo subito i pantaloncini bordeux a vita alta perchè li adoro e poi decido di abbinarli a una camicetta sbracciata bianca infililata nei pantaloncini e alle all star rosse alte. Poi dato che c'è caldo, decido di farmi una coda alta, ma vista la mia massa di ricci non è facile, per cui mi armo di spazzola ed elastico, mi piazzo davanti allo specchio e cerco di farla meglio che posso. Mentre mi faccio la coda, prendo in considerazione l'idea di tagliarmi i capelli, giusto per cambiare look, e mi riprometto di non dimenticarmene.
Mi metto il mascara e un po' di blush sulle guance, giusto per non farmi sembrare un cadavere e poi preparo la borsa. Ci infilo i fazzoletti, il portafoglio, le chiavi di casa e il cellulare e sono pronta.
Saluto i miei genitori ed esco di casa a piedi. Mi incammino verso la piazza, dove abbiamo deciso di incontrarci io, Serena ed Erica. Quest'ultima è giá là, in piedi, mentre indossa un vestito rosa pastello, stretto in vita che gli arriva fino al ginocchio, con le balerine nere e una borsetta del medesimo colore.
-ciao Ale-
-ciao Eri, sei qui da molto?-
-no no, sono appena arrivata-
-be, allora come va?-
-bene anche se oggi fa un caldo tremendo, spero che Serena arrivi presto-
-mhh...lo spero anch'io ma dubito, sai com'è fatta-
E infatti ci tocca aspettare almeno altri cinque minuti prima che arrivi la nostra amica.
-forza ragazze, non state li impalate, dobbiamo fare shopping- dice Serena non appena arriva e io evito di farle notare che in realtá la stavamo aspettando. Indossa dei pantaloncini di jeans, una canottiera molto aderente che le mette in risalto il seno prosperoso.
Entriamo in quasi tutti i negozi che incontriamo e c'è sempre una di noi che esce con un acquisto.
-allora come va con Filippo?-
-tutto bene, anche se è molto impegnato con l'universitá, ma fortunatamente riusciamo a vederci spesso-
-si anche tra me e Davide è la stessa cosa, non l'avevo mai visto studiare tanto-
-non posso dire lo stesso di me e Riccardo, lui non studia un cazzo, mentre mia mamma mi sta facendo studiare un casino già da adesso, e io non posso ribellarmi, altrimenti posso dire ciao ciao alla patente-
-ah quindi non vi incotrate spesso?-
-non tanto, ma forse è meglio così-
-perchè?- chiedo confusa
-avete presente la frase:" l'attesa aumenta i desiderio" ? Non avete idea di quanto sia vera e non immaginate che sesso che facciamo-
-ok, non entriamo nei dettagli-
-oh avanti non fate le santarelline, non ci crede nessuno che no fate sesso-
-non l'ho mai detto, anzi-
Dopo aver preso il gelato e aver girato per quasi due ore e mezza sotto il sole cocente, io ed Erica siamo stanche morte, ma Serena riesce a convincerci ad entrare nell'ultimo negozio, che secondo lei è il migliore: Zara.
Quella ragazza ha una grave dipendenza dallo shopping, ma è una cosa seria, davvero. Penso che farebbe di tutto per comprare dei vestiti.
Tuttavia, bisogna ammettere che ha gusto, e per quanto mi costi ammetterlo, ora siamo tutte nei camerini a provarci almeno un vestito. Io sto provando un bellissimo tubino nero, e mentre mi guardo allo specchio capisco che un vestito del genere, i miei genutori non me lo farebbero mai mettere: è decisamente troppo aderente e corto. Esco comunque dal camerino e vedo le mie amiche davanti al grande specchio, ed entrambe indossano un vestito. Quello di Erica è bello e per niente volgare, non si puó dire lo stesso di quello che ha su Serena: se possibile è ancora piú corto del mio.
-ragazze siete bellissime-
-wow Ale sei stupenda!!-
-grazie ma dubito che lo prenderó, i miei non penso sarebbero molto d'accordo-
-be si forse è un po' corto, ma sono sicura che a Davide piacerá moltissimo-
-e non sbagli Erica- sento dire da Davide, che spunta con i suoi due amici.
-che ci fate qua?- chiedo ancora un po' confusa, andando verso il mio ragazzo.
-perchè non ci volete?-
-si certo, ma non me lo aspettavo-
-doveva essere una sorpresa-
-e lo è stata-
Mi prende per i fianchi e mi attira a sè, prima di baciarmi. E io che posso fare se non ricambiare?
-sei sexy vestita così- mi sussurra poi
-mi dispiace, ma se compro questo vestito, mio padre mi uccide-
-dubito che lo fará, comunque se non lo prendi è meglio, se sapessi che esci vestita così, passerei le giornate a pensare a quanti ragazzi devo ammazzare-
-esagerato- va bene che il vestito è corto e aderente ma non è che il mio fisico sia così "richiesto"?!?!!
Mi giro verso gli altri e chiedo alle ragazze:"ci cambiamo?"
Loro annuiscono, quindi andiamo in camerino, ci togliamo i vestiti e ci rimettiamo i nostri.
Esco dal camerino e vado verso i ragazzi che ci aspettano li fuori. Quando sono li vicino a loro, mi accorgo di una cosa sconvolgente. Non so come ho fatto a non accorgermene prima, tuttavia preferisco dare la colpa alla sorpresa di aver "incontrato" Davide nei camerini.
È probabilmente la prima volta da quando stiamo insieme, che mi trovo a guardare Davide con uno sguardo schifato. Cioè, che sia chiaro, non TUTTO Davide, ma solo le caviglie. Ora, perchè cazzo si è fatto quegli stupidissimi risvoltini????? Sa per caso qualcosa che io ignoro? Gli si è allagata la casa? Sta per venire un potentissimo acquazzone?
Non riesco a guardarlo per piú di 2 minuti, e dopodiche mi ritrovo costretta a dovermi inginocchiare davanti a lui, per "srotolargli" i risvoltini.
-ei piccola, non che non mi piaccia vederti inginicchiata davanti a me, ma dubito che le tue intenzioni siamo e le stesse che ho io, quindi mi dici che stai facendo?-
-ho fatto una buona azione- dico, alzandomi non appena ho compiuto la mia impresa, anche perchè la sua frase mi ha fatto riflettere, oltre che imbarazzare. Possibile che lui debba sempre pensare a "quello" ????
-perchè mi hai tolto i risvoltini??-
-Davide sono una delle poche cose che non riesco ad accetare nè a vedere-
-amico, non dire che non te l'avevo detto!-
-di che parlate?- chiede Serena non appena ci raggiungono.
-ah non preoccuparti niente di importante- le spiega Filippo.
-cosa volete fare ora?-
-io sono stanca, e voglio solo andare a casa-
-giá anch'io, del resto stiamo girando per negozi da almeno tre ore- spiega Erica
-uh, shopping compulsivo?- chiede Riccardo
-ma non è vero, abbiamo fatto solo il minimo indispensabile!- risponde un po' scioccata Serena.
-ah a proposito, mia madre mi ha chiesto se volete venire a cenare a casa mia- spiego a tutti, non appena me ne ricordo.
-per me va bene- mi dice il mio ragazzo
-mi dispiace, ma noi siamo costretti a rinunciare, stasera dobbiamo andare a trovare nostra nonna-
-ah d'accordo, e voi due principini?-
-per me non c'è problema- mi dice la mia migliore amica, dopo avermi lanciato un'occhiataccia, per l'appellativo che ho usato.
-anche per me-
Avviso i miei genitori per spiegare loro per quante persone devono cucinare e poi, mano nella mano con Davide, mi dirigo verso casa, insieme ai principini.
*spazio autrice* faccio più schifo di questo capitolo, il che è tutto dire. Davvero mi dispiace, ma sono sincera al 101% quando vi dico che non ho idee e penso si capisca dlla banalitá di questi ultimi capitoli. In ogni caso volevo informarvi sul fatto che ci saranno ancora pochi capitoli, prima di quello che parleranno di Alessia quando sará piú grande. Addio a tutti, vi lascio con la pubblicitá di questo libro:
-un muretto, una coppia, un rossetto di MarikaBafaro

Il fratello del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora