capitolo 59

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Qualche giorno fa Elena mi ha chiesto se mi andava di andare in gita con loro, dato che avevano un posto in piú in macchina dal momento che Claudio deve lavorare, e io ho accettato. Andremo all' Oasi di Sant'Alessio, un parco zoologico fuori Pavia, che ospita tantissimi animali, soprattutto volatili, anche se non è proprio vicino; più o meno ci vuole un' ora e mezza di macchina, ma da quello che mi hanno detto, ne vale la pena.
Dato che passano a prendermi tra un'oretta, ho tutto il tempo di prepararmi con tranquillitá anche perchè ora come ora non potrei fare altrimenti, per cui, faccio colazione con un toast alla marmellata e poi filo in bagno per lavarmi. Dopo essermi lavata, ed essere uscita dalla fase zombie, ragiono lucidamente, perció è un buon momento per scegliere i vestiti. Oggi, come del resto tutti gli altri giorni del mese, fa molto caldo, per cui infilo la salopette corta di jeans, con una maglietta bianca e le allstar alte. Correggo con il correttore le imperfezioni del mio viso e applico solo del mascara, per evitare di avere un mascherone di trucco in faccia che non fa respirare la pelle. Cerco gli occhiali da sole e, dopo averli trovati nell'ultimo posto in cui avrei guardato, li posiziono sulla testa. Successivamente preparo i toast che mangeró per pranzo, e due bottigliette d'acqua nella borsa, insieme al portafoglio, le chiavi, i fazzoletti e il cellulare.
Mentre aspettano, giro per casa cercando di pensare se ho dimenticato qualcosa, ma non venendomi niente in mente, appena sento il rumore di un messaggio, che riconosco come quello di Lorenzo, mi affretto ad uscire. Chiudo la porta a chiave e poi cammino verso la macchina.
-ciao- dico non appena apro la portiera dell'auto
-oh ciao Alessia, vuoi mettere la borsa nel bagagliaio?-
-no grazie Elena, non mi da fastidio-
Saluto il resto della ciurma e poi mi siedo nell'unico posto libero e cioè di fianco a Lorenzo, che a sua volta è di fianco a Camilla. Davide è nel posto davanti al mio, di fianco a sua madre, mentre Fede e Annica sono dietro di noi. I bambini sono evidentemente agitati per questa gita e chiedono ogni cinque minuti:"quanto manca?"; tuttavia non sono gli unici e anche il loro fratello più grande, nonchè mio ragazzo, gli sostiene, pronunciando quella frase che fa innervosire Elena.
-Ale lo sai che andiamo allo zoo?-
-si Fede-
-li ci sono tantiiiiiissimi animali- mi spiega allungando il suono della lettera i.
-davvero?- fingo di non saperlo
-si, me l'ha detto Lollo, e sai cosa mi ha detto dopo? Che compreremo tanti pappagalli-
-ah si?- chiedo confusa.
-in realtá non è propri andata così, Fede mi ha chiesto:"compriamo un pappagallo oggi?" e io gli ho risposto:"anche venti" ma lui non ha evidentemente colto l'ironia-
-tesoro non prenderemo nessun animale, andiamo allo zoo solo per vederli- spiega Elena al piú piccolo. Con tutto quello a cui deve giá pensare, dubito fortemente che entrerá un animale a casa Ferrari. Come del resto a casa mia, ho sempre chiesto un cane ai miei genitori, ma mio padre è convinto che i cani debbano vivere in campagna nello spazio aperto, mentre mia madre, nonostante spesso fa apprezzamenti sui cagnolini e gl accarezza, è piú il tipo che ama vedere i cani, ma non a casa sua, perchè sporcano e distruggono la casa. Mah.
-ma io voglio un pappagallo, tutti i pirati ce l'hanno, per favoore-
Dopo numerose lamentele e altrettante risate, arriviamo al parco.
Iniziamo a percorrere il sentiero all'interno dell'Oasi tutti insieme, ma poi dato che i bambini non ci impiegavano tutti lo stesso tempo per osservare i vari animali, ci siamo divisi e ogni bambino stará con almeno un "grande". Elena ovviamente stará con Camilla, Lorenzo accompagnerá Federico e io e Davide controlleremo Annica. Ammetto che non è un caso che io e Davide siamo insieme, avevo la possibilitá di scegliere con chi stare e ho pensato che sarebbe stato bello approfittare della gita per stare, almeno in parte, insieme al mio fidanzato.
All'inizio camminiamo a pari passo con Lorenzo, che poi peró viene trascinato da Fede a vedere i pappagalli.
Osserviamo le varie specie di animali e rispondiamo alle domande infinite di Annica. In questo periodo è diventata molto piú curiosa e riempie chiunque di domande.
A quanto pare rimane affascinata in particolar modo dalle cicogne, le osserva con attebzione come se non volesse perdersi neanche un loro movimento e allo stesso tempo non capisse qualcosa. Personalemnte non intendo come delle cicogne possano affascinarla tanto, tuttavia non faccio domande e aspetto che lei ne faccia a noi.
-dove sono i bambini?- ci chede ad un certo punto. Io e suo fratello ci guardiamo confusi e poi lui le risponde.
-bambini? Ah intendi i piccoli delle cicogne, beh forse non ci so- ma viene presto interrotto da un'altra richiesta di Annica.
-no, io intendo dove sono i bambini?-
-che bambini Annica?-
-be i bambini che le cicogne portano alla mamma e al papá-
-le cicogne non portano i bambini ai genitori- non faccio in tempo a zittire Davide, che egli pronuncia una delle sue perle di saggezza.
-e allora come nascono i bambini?-
Guardo Davide che impallidisce e probabilmente solo ora capisce il suo errore.
Mi complimento mentalmente con lui e poi penso a come rispondere alla domanda della bambina. Se Elena e Guido gli hanno spiegato che i bambini li porta la cicogna, non posso mica smentirli.
-tesoro, tuo fratello si è sbagliato, è ovvio che i bambini li portano le cicogne-
-non è vero, Dado ha detto che non è così-
-mi sono sbagliato Annica-
-non vi credo, voi mi dite le bugie- accipicchia non avevo mai assistito a questo lato così determinato di Annica.
-e va bene ti diró la veritá, i bambini nascono sotto le foglie del cavolo- le spiega Davide, cercando di risolvere il guaio che ha creato.
-non ti credo, non pensi che allora avrei visto dei bambini nell'orto del nonno?-
Non c'è modo di cambiare argomento e dopo mille tentativi da parte di Davide di farle cambiare idea, tra cui lo spiegarle che escono dal cilindro del mago, Annica è ancora irremovibile. E non è l'unica, anzi, Davide è esasperato e sembra che possa scoppiare da un momento all'altro.
-ma che ho fatto di male? I bambini mi perseguitano in questi giorni! Prima mia mamma che pensa che tu sei incinta e poi mia sorella che vuole sapere come nascono i bambini! Perchè capitano tutte a me??-
-stai tranquil- no aspetta, tua madre pensava che io fossi incinta?- ora sono io quella confusa!!
-giá, sai quanto ti ho fatto ubriacare? Lei pensava che quei sintomi fossero dovuti a una gravidanza!-
Questo è imbarazzante. No un attimo ció vuol dire che Elena sa che...
-quindi tua madre sa che noi due facciamo...-
-be stiamo insieme da piú di un anno, è ovvio che facciamo sesso-
-che vuol dire "sesso"??-
Ops, ci eravamo dimenticati di Annica, bene, questa gita va di bene in meglio.
Io e Davide ci giriamo contemporaneamente verso di lei e poi ci riguardiamo tra noi, con un'espressione che dice chiaramente "siamo nella merda".
Mi chino all'altezza di Annica e cerco di mostrare più sicurezza possibile.
-allora Annica quella parola ch hai sentito non devi mai piú dirla ok? É una parola che sentirai quanto sarai grande, ma fino a quel momento non devi proprio dirla, me lo prometti?-
-ma io sono grande-
-si ma io volevo dire quando sarai piú grande-
-piú grande quanto?-
-be non prima dei 35 anni, capito?- mette in chiara Davide, con il suo tono da fratello geloso.
-non posso dirla neanche alla mamma e al papá?-
-no! No assolutamente, questo deve rimanere un segreto tra noi tre ok? E se tu non lo dirai a nessuno Davide ti comprerá una nuova barbie, d'accordo?-
-no io non- ok e va bene ti compreró una barbie- basta un'occhataccia e lui cambia idea.
-grazie Dado-
-prego, ma non ci giocheró anch'io ok?-
-va be ci giocheró con Edo-
-e chi è questo Edo?-
-il mio nuovo fidanzatino-
-cosa? No! Ci giocheró io con te alle barbie-
Oddio questa scena è troppo comica. Davide è super geloso e adoro vederlo così ne confronti di sua sorella perchè è dolce.
-ora che il problema è risolto che ne dite se andiamo a vedere i gufi?-
Annica è contenta della mia proposta, e io lo sono ancor di piú, dal momento che non ho dovuto spiegarle come nascono i bambini.
Continuiamo con il nostro giro e, anche se le domande che ci pone son tante, non sono così imbarazzanti come quelle di prima. Prendo Davide per mano e camminamo lungo il sentiero, mentre Annica si sposta da una recinzione all'altra, osservando attentamente tutti gli uccelli.
-sei geloso di un bambino eh?-
-che?-
-massì, del fidanzatino di Annica...-
-non sono geloso, solo che non voglio che le stia troppo vicino-
-Amore, hanno sette anni-
-cosa centra? Io a sette anni avevo baciato la mia compagna di banco, non voglio che quel bambino baci mia sorella-
-wow, eri un bambino precoce-
-be che dire, avevo tante ammiratrici, sai, non potevo mica deluderle-
-spero per te che, invece, adesso tu possa-
-adesso devo per forza deluderle, ma non mi dispiace per niente, mi basti tu-
È una delle cose piú belle che mi abbia mai detto e probabilmente non si è nemmeno accorto di quanto è stato dolce. Lo guardo negli occhi e mi rendo conto che oggi non l'ho ancora baciato; perció, dato che le sue labbra mi mancano incredibilmente, faccio immediatamente congiungere le nostre bocche. E in quell'istante non sento piú niente neanche la vocina di Annica che continua a farci domande sulle civette.
*spazio autrice* so che sono imperdonabile e m dispiace davvero, ma purtroppo mi manca tutto. Mi mancano le idee, il tempo e la capacitá di scrivere. Spero che questo capitolo non faccia del tutto schifo e non vi posso promettere che aggiorneró entro una settimana, tuttavia faró il possibile. Scusatemi ancora non so come farmi perdonare. Ora vi faró una domanda che non centra niente, ma va be:" tlefilm preferito?". Ve lo chiedo soltanto per capire i vostri gusti e per conoscerci meglio. Comunque i miei telefilm preferiti sono Castle, Bones, Ncis e Delitti in paradiso, ma guardo un po' di tutto. A presto e ciaoooo.

Il fratello del mio migliore amicoWhere stories live. Discover now