capitolo 53

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Oggi è l'ultimo giorno che passeremo al mare, perchè domani mattina lasceremo la cittá, per andare nel luogo previsto e passare due giorni in campeggio. Per questo motivo dovremo sfruttare al meglio questa giornata.
Tuttavia, oggi non è solo l'ultimo giorno di questa prima parte della vacanza, ma è anche il primo anniversario della mia relazione con Davide, anche se lui sembra non ricordarsene, dal momento che stamattina non mi ha detto niente a riguardo. Purtoppo, non riusciremo a festeggiare, ma spero che quando torneremo in cittá potremmo farlo al meglio.
Wow, è giá passato un anno, è volato via velocissimo. Se ripenso a tutto quello che è successo in quest'anno mi vengono in mente momenti di ogni tipo: alcuni piacevoli, altri meno, alcuni divertenti, altri imbarazzanti. Penso a tutte i nostri baci, alle prime volte che ho avuto con Davide, alle nostre sfide e alle battute sceme. E ancora penso alle vendette e agli scherzi, alle mie guance costantemente rosse di imbarazzo e ai momenti passati insieme ai suoi fratellini. Non so quanto questa relazione durerá, ma spero vivamente che quella data tardi ad arrivare perchè ho ancora un sacco di cose da fare con il mio ragazzo.
-ei Ale vieni con me in acqua?- la voce di Serena mi distoglie dai miei pensieri, facendomi ritornare alla realtá.
-si arrivo- lascio la mia sdraio per seguire la mia amica in mare, camminando, o meglio correndo, sulla sabbia bollente.
I ragazzi stanno facendo una partita di calcetto, con dei ragazzi che hanno conosciuto qualche ora fa, non troppo lontano dai nostri ombrelloni. Tutti tranne Filippo, che da bravo principe, non ha abbandonato la sua principessa che purtroppo oggi deve far fronte con il piú famoso dei problemi femminili. Erica e Filippo sono su una delle sdraio, coricati e abbracciati che parlano e ascoltano la musica, che è l'unica cosa che la mia migliore amica si sente di fare, per ora, a causa del mal di pancia.
-mi mancherá il mare...-
-Giá, anche a me, peró dai almeno la vacanza non è ancora finita-
-ah beh ci mancano i due giorni in campeggio- la felicitá con cui Serena parla del campeggio è pari a quella della mia professoressa di diritto quando spiega, e fidatevi dire che trasmette odio per la sua materia, è un eufemismo.
-secondo me ci divertiremo-
-si, in mezzo alle zanzare e agli altri insetti!-
-dai non sará così male, e poi i ragazzi ci tenevano tanto-
-speriamo-
-dai ora non pensiamoci, pensiamo piuttosto a divertirci oggi-
-d'accordo-
Nuotiamo e galleggiamo nell'acqua, facciamo le verticali e spettegoliamo dei ragazze e dai ragazzi che vediamo in spiaggia. A proposito di ragazzi, dopo circa mezz'ora che siamo in acqua, vediamo arrivare verso di noi i nostri fidanzati, insieme a Mattia e Lorenzo.
-avete finito la partita?- chiedo a Davide
-si e indovina che squadra ha vinto?-
-quella in cui non c'eri te?-
-ah-ah, invece ha vinto la mia squadra e soprattutto grazie ai miei gol-
-be in realtá è merito mio che non li ho lasciati segnare- ribatte Lollo, da buon portiere
-si ma è piú importante chi fa i gol, mica chi li para-
-e chi lo dice?-
-lo dico io-
-si, ne riparliamo quando hai fonti più attendibili-
Dopo una discussione tra i fratelli su chi fosse piú importante, tra portiere o attaccante, decidiamo di fare una sfida. In pratica, ci metteremo a coppie e uno dei due dovrá stare sulle spalle del suo compagno e cercare di far cadere l'avversario, anch'esso sulle spalle del proprio compagno. Per le coppie, scegliamo di lasciare ognuno con il proprio fidanzato. Nella prima sfida siamo io contro Serena e non è tanto difficile buttarla giú dalle spalle di Riccardo, ma nel momento in cui devo sfidarmi con Mattia, cado dopo pochi secondi. Ma era ovvio, cioè per prima cosa lui è un ragazzo, e secondo, Mattia è leggermente piú forte di me.
Ma leggermente.
Torniamo agli ombrelloni da Erica e Filippo e, dopo esserci coricati a coppie sulle sdraio, raccontiamo ai principini del gioco che abbiamo fatto in acqua e parliamo della vacanza in modo generale. Poi, ad un certo punto, Davide, che è disteso accanto a me, volta il viso, mi guarda e mi sussurra all'orecchio una frase che mi sorprende
-buon anniversario piccola-
-ma allora te ne sei ricordato!-
-giá, ed è per questo che ora noi due ci alziamo e torniamo al bed&breakfast per prepararci per la serata-
-solo noi due?-
-solo noi due-
Ci alziamo e, dopo esserci vestiti, ci dirigiamo verso il nostro alloggio. Sono contenta che stasera non usciamo con gli altri, che fra l'altro sapevano tutto di questa sorpresa, non perchè non apprezzi la loro compagnia, anzi, piuttosto perchè è un momento intimo tra me e Davide ed è giusto, secondo me, che sia cosí.
Appena arriviamo in camera, Davide prende dei vestiti dalla valigia e apre la porta per uscire.
-dove vai?-
-ah giá non te l'ho detto, ora io vado a prepararmi in camera di Lorenzo e Mattia, torno qui tra un'ora e mezza cosí usciamo-
-si ma non mi hai detto dove andiamo-
-è una sorpresa-
-dimmi almeno come mi devo vestire-
-mh....diciamo che non devi essere troppo elegante-
-ok-
-ci vediamo dopo- mi da un bacio a stampo e poi esce dalla stanza.
Non ho idea di dove Davide mi voglia portare e sono piuttosto confusa dal fatto che non mi debba vestire troppo elegante. Se volesse portarmi in un ristorante, come in genere si fa ad un anniversario, non avrebbe avuto motivo di fare quella precisazione. Vabbe, sarà una sorpresa.
Mentre continuo a pensare a dove mi porterà Davide, mi faccio una doccia lenta, perchè comunque, il tempo non mi manca.
Uscita dalla doccia mi avvolgo in un grande asciugamano bianco e rovisto in valigia in cerca dell'outfit perfetto per la serata. Non voglio mettere un vestito perchè rischierei di essere, poi, troppo elegante, ma non voglio neanche mettere un paio di jeans perchè è comunque un appuntamento con il mio ragazzo. Alla fine decido di indossare dei pantalon neri e aderenti in pelle, una camicetta bianca, una giacchettina nera e le scarpe con il tacco nere. Completo il tutto con una borsettina con la catena dorata; dopo di che mi trucco, applicando sugli occhi l'eyeliner e il mascara e mi piastro i capelli rendendoli lisci. Infine mi spruzzo un po' di profumo, ma senza esagerare. Nell'attesa mi siedo composta sul letto, cercando di non stropicciare i vestiti e controllo le notifiche sul celluare. Appena sento bussare, prendo la borsetta con dentro il cellulare, il portafoglio e i fazzoletti e, dopo essermi data un'ultima occhiata allo specchio, apro la porta.
Mi si presenta davanti Davide, con dei pantaloni neri con gli strappi, una semplice maglietta bianca, le airmax nere e una giacca di pelle del medesimo colore delle scarpe. È bellissimo anche nella sua semplicitá e mi fa sorridere perchè siamo vestiti con gli stessi colori, praticamente.
-sei bellissima piccola-
-grazie, vado bene per l'occasione?-
-sei perfetta-
Dopo esserci dati un lieve bacio a stampo, scendiamo nel garage per prendere l'auto di Davide e partiamo verso la meta, a me ignota.
-ora mi dici dove andiamo?-
-no, ti lasceró nel dubbio fino a che non saremo arrivati-
-sei cattivo-
-lo so-
Quando ferma la macchina, non riconosco la zona, non ci siamo mai passati con gli altri. Scendiamo dall'auto e camminiamo mano nella mano verso un edificio sulla spiaggia, che poi scopro essere una pizzeria.
Non appena entriamo, viene verso di noi un cameriere, piuttosto carino.
-posso aiutarvi?-
-si, ho prenotato a nome Ferrari-
-ah si certo, seguitemi-
Ci fa sedere ad un tavolo fuori, vicino a numerosi tavoli per ora vuoti che, probabilmente, si riempiranno piú tardi.
-allora che ne pensi?-
-mi piace è molto carino, non me lo aspettavo da te peró, è troppo...romantico-
-lo so, infatti questo me l'ha consigliato Filippo, ma la vera sorpresa verrá dopo- ah ora capisco, infatti questo posto non mi sembrava molto adatto a Davide, non che mi lamenti.
-oh, devo preoccuparmi?-
-nah, so per certo che ti piacerá-
Il cameriere ci porta le pizze che abbiamo ordinato e Dvide sostiene che ci stia provando con me.
-guarda che non è che perchè mi ha detto:-e questa pizza è per lei signorina-, vuol dire che ci sta provando con me, si tratta solo di educazione-
-e quindi io,dato che non lo dico mai, sono maleducato?-
-non ho detto questo, e poi lui è il cameriere e tu sei il mio ragazzo. Ma dobbiamo davvero parlare del cameriere sta sera?-
-be no, in realtá possiamo anche parlare di quanto tu sia eccitante con quei pantaloni..-
-oppure possiamo anche parlare della pizza, no?- dico io cercando di cambiare argomento.
-guarda che ho visto che sei arrossita- Uffa, ma è possibile che le mie guance non riescano a mantenere il mio normale colore di carnagione e debbano diventare rosse ogni cinque minuti, quando sono con lui?
È bello passare una serata noi due da soli, sulla spiaggia, mangiando pizza e chiacchierando di noi e della vacanza. Ogni tanto Davide mi prende la mano e con questo gesto mi trasmette sicurezza e soprattutto amore.
Una volta pagata la cena, ritorniamo in macchina e io muoio dalla voglia di scoprire dove mi sta portando il mio fidanzato.
Si ferma in un grande parcheggio, pieno di auto di ogni tipo, in una zona periferica, lontano dal mare.
-ma dove siamo?-
-adesso vedrai-
Io seguo Davide, e non posso credere ai miei occhi quando capisco dove siamo. Questo è sicuramente piú da Davide, rispetto al ristorante sulla spiaggia. Non è di certo un luogo romantico e sicuramente è uno dei posti piú inusuali dove passare un anniversario. Chiunque altro porterebbe la propria fidanzata in un ristorante, a vedere i fuochi d'artificio oppure al cinema, ma sicuramente non sono in tanti che la porterebbero allo stadio!!! Peró io ne sono contenta, perchè il calcio è una passione che io e Davide condividiamo e lo amo un po' di più per non essere meccanico o banale.
-non ci posso credere, mi hai portato allo stadio?-
-è un'idea fantastica non è vero? All'inizio io volevo portarti allo stadio e mangiare lí al bar ma poi Filippo me l'ha vietato perchè ha detto che non è romantico, e mi sono adattato-
-be si in effetti non è molto romantica ma mi piace, è originale-
Stamattina non pnsavo di certo che avrei passato la serata con il mio fidanzato allo stadio a vedere una partita di calcio, ma ora che ci penso non mi viene in mente cosa migliore che stare seduta sugli spalti, abbracciata a Davide, a esultare per i gol che le squadre facevano.
*spazio autrice* so che volete uccidermi e ne avete tutto il diritto perchè sono in ritardo. So che sembrerà una scusa, ma domani ho la verifica di scienze umane e ho dovuto studiare un casino. Spero che il capitolo vi piaccia anche se non è niente di che. Se vi va di seguirmi su instagram mi chiamo nene_rizzi. E infine oggi pubblicizzo questa storia:
- amore impossibile
di Freezygirls1927

Il fratello del mio migliore amicoWhere stories live. Discover now