capitolo 64

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Apro gli occhi lentamente e in qualche secondo mi abituo alla luce che c'è in camera. L'aria è fresca, probabilmente è per questo che mi sono svegliata, o forse è perchè sono giá le 8:47, come segna la sveglia sul mio comodino. Anche se è domenica non riesco a dormire fino a tardi, perchè nel mio cervello persiste l'abitudine di alzarmi presto per andare a scuola e la odio.
Evidentemente peró sono l'unica che fa fatica a dormire fino a tardi, visto che Davide, di fianco a me sta dormendo profondamente. Lo guardo attentamente per, forse, la millesima volta da quando stiamo insieme e mi rendo conto che potrei guardarlo all'infinito. A volte sono gelosa e arrabbiata con lui per la sua bellezza. Insomma, io non mi reputo brutta, anzi probabilmente sono anche carina, ma, tanto per fare un esempio stupido, dopo che mi sono fatta un bel po' di foto, le osservo, convinta che almeno una su cinquanta possa essere venuta bene; eppure quando poi le osservo attentamente, comincio a cancellarle una alla volta, a causa del espressione non voluta, degli occhi troppo piccoli, del naso troppo grande e cosí via. Alla fine mi rimane,se sono fortunata, una sola foto che reputo bella, ma poi inizio a fissarla e dopo poco, l'opinione che ho della foto non è piú "bella" ma "carina" e dopo ancora diventa "normale", "decente", "bruttina", per poi sfociare nell' "orribile" e quindi alla fine la cancello e l'unica cosa che è cambiata è la mia autostima che scende velocemente e ulteriormente.
Ecco, tutto questo discorso solo per farvi capire che in genere noi adolescenti, specialmente le ragazze, siamo dei veri talenti nel trovare, a noi stessi e agli altri, mille difetti. Ma se guardo Davide, ció non succede, anzi, piú lo guardo e piú penso che sia bellissimo, forse è perchè l'amore che provo per lui mi oscura la vista, ma secondo me è perchè è davvero bello. Con quei tratti un po' infantili e teneri, che io tanto amo, spezzati peró dal contrasto tra i capelli neri e gli occhi azzurri-verdi, è impossibile non trovarlo stupendo.
E partendo da questi pensieri, inizio a divagare, arrivando a pensare a tutti quei momenti, belli o brutti che siano, che ho trascorso insieme al mio ragazzo. Penso al giorno in cui l'ho conosciuto, quando l'ho scambiato per Lorenzo e l'ho baciato a stampo e subito dopo l'ho odiato per come mi ha trattato, dal momento che ero per lui una sconosciuta.
Flashback
Suono il campanello con cinque minuti di anticipo e mi apre Lorenzo assonnato con solo un pantalone della tuta grigi.Gli do un bacio a stampo per salutarlo e, mentre lui mi guarda stranito, gli dico:
-ei ciao Lollo perchè mi guardi cosí? E perchè ti sei tinto di nero i capelli?- chiedo curiosa di questo suo cambiamento, insomma non mi aveva mai informato di voler cambiare pettinatura, in modo così drastico.
-tesoro quello è mio fratello e non si è tinto- mi dice una voce che arriva da dietro. Quindi mi giro e vedo il vero Lorenzo, oh cazzo! Ma quindi quello che ho davanti è Davide! E l'ho appena baciato!!
Che figura di merda, mi ci voleva proprio, il primo giorno di lavoro poi...
-oddio scusa,mi dispiace un casino pensavo fossi Lorenzo!- dico preoccupata e imbarazzata, con la faccia piú rossa di in peperone, anche perchè praticamente ho baciato uno sconosciuto.
-ei piccola non fa niente, non mi dispiace essere baciato da una bella ragazza anzi, se vuoi riprovare con piú impegno fa' pure-dice mentre mi guarda con un ghigno malizioso. Ritiro le mie scuse, ma questo qui con chi crede di parlare?
-senti Davide,io ho un nome e di sicuro non è "piccola"-
-si da il caso che io non lo sappia il tuo nome e comunque sei tu che mi hai baciato- gli piace avere l'ultima parola eh?
-per prima cosa mi chiamo Alessia e secondo ti ho giá detto che ti ho baciato perchè pensavo fossi Lorenzo-
-fra' ma tu non sei mica gay?- ora sembra confuso.
-si e allora?-risponde ovvio Lorenzo che fino a quel momento era stato zitto
-e allora perchè vi baciate?-
-perchè siamo migliori amici- gli risponde suo fratello, con ovvietà.
-beh se baci i tuoi migliori amici voglio essere anch'io tuo amico- ma non si vergogna?
-cretino-
Ora sorrido ripensando a quel momento, ma in quel momento ero davvero imbarazzata e arrabbiata allo stesso tempo. In realtá Davide non è cambiato per niente da quando ci siamo conosciuti, forse è un pochettinino piú dolce e romantico, ma a parte quello è rimasto lo stesso e non potrei esserne piú felice. Insomma, se mi sono innamorata di lui, a parte per l'evidente bellezza, è anche grazie alla parte infantile, capricciosa e stronza del suo carattere e se una volta fidanzati, non fosse rimasto questo suo lato, non sarebbe stato così bello stare con lui.
La mia mente intanto continua a sovrapporre decine di momenti che ho trascorso con Davide e, per quanto mi è possibile, provo ad analizzarne alcuni.
Flashback
Mentre stavo lavando i tegami che non potevo mettere in lavastoviglie, Davide mi abbraccia da dietro mettendomi le mani sui fianchi e spingendo il suo bacino contro il mio sedere.
-per colpa tua ora mi fa un male cane il-
-ti ho giá chiesto scusa e comunque poi passa, che c'è hai paura che non faccia piú il suo lavoro?- dissi cercando di mostrarmi impassabile,interrompendolo, senza smettere di lavare i tegami.
-non preoccuparti il suo lavoro lo fa bene! Vuoi provare?-
-no grazie non voglio rubarti la verginitá-
-che stronza. Fidati non sono piú vergine da un po' e se vuoi te lo dimostro. Comunque mi devi un favore perchè mi hai fatto male-
-ah si e che favore?-
-direi che un bacio protrebbe bastare-
-non ci penso proprio-gli dico mentre finisco di lavare e poi mi giro.Grande errore Alessia,grendissimo errore. Ora lui era li, a si e no cinque centimentri da me e stavo iniziando a sentire parecchio caldo.
-eddai me lo devi e poi un bacio me l'hai giá dato quando ci siamo conosciuti-
-e va bene ma uno solo a stampo- che male avrebbe fatto un innocente bacio a stampo?
-okey-
Lo baciai, era solo un piccolo bacio a stampo, ma nel momento in cui stavo per staccarmi dalle sue labbra mi mise una mano dietro la testa non permettendo alle nostre bocche di staccarsi. Presa alla sprovvista da quel gesto socchiusi le labbra e lui ne approfittó per introdurre la sua lingua nella mia bocca. Le nostre lingue iniziarono a danzare tra di loro e io sentivo una mandria di buoi nel mio stomaco, altro che farfalle; ormai era piuttosto chiaro:Davide mi piaceva e anche parecchio.
Ed ecco il ricordo fisso nell mia mente del nostro primo vero bacio. Non era stato romantico, come qualunque ragazza lo sogna, ma era stato vero e sincero. Forse un po' irruento e inaspettato, ma a me era sembrato, e lo penso tuttora, che neanche un bacio sotto la pioggia in stile film, potesse reggere il confronto.
E dopo un bacio così non posso evitare di pensare al modo e al luogo romantico in cui abbiamo deciso di provare ad essere fidanzati...
Flashback
Ci coccoliamo, ma dopo poco Lorenzo si riaddormenta mentre gli accarezzo i capelli; mentre cerco di non cadere anch'io in un sonno profondo, vedo che Davide si sta svegliando. Appena nota la mia presenza, mi guarda un po' sorpreso di trovarmi lí, poi peró, si alza si mette dei pantaloni della tuta e va verso la porta.
-vieni con me a svegliare le pesti?-
-si certo arrivo-dico, sorpresa sia per la sua voglia sia per l'orario in cui si è svegliato, alzandomi e camminando alla sua sinistra per il corridoio verso la camera dei bambini. Ad un certo punto, appena prima di arrivare alla nostra destinazione, Davide mi prende per il polso e mi trascina dentro il bagno, inaspettatamente. Chiude la porta e mi fa appoggiare la schiena ad essa.
-devo ancora darti il buon giorno- dice prima di baciarmi.
No uffa, un'altra volta no...sono confusa, vorrei rispondere al bacio, ma la mia parte razionale mi dice che prima è meglio chiarire la nostra situazione. Fa appena in tempo ad appoggiare le labbra sulle mie che lo blocco.
-no Davide-
-che c'è non vuoi baciarmi?- sembra dispiaciuto.
-si che voglio, ma prima devo parlarti-
-sembra una cosa seria,devo preoccuparmi?-
-no tranquillo, niente di serio ma devo chiederti una cosa su noi due-
-ok, chiedi tutto quello che vuoi-
-cosa siamo noi due?-
-be se devo essere sincero non lo so bene neanch'io; cioè, è ovvio che non siamo solo amici perchè gli amici non si baciano ma non stiamo nemmeno insieme,insomma voglio dire: io so cosa vorrei che fossimo ma non so se è la stessa cosa che vuoi anche tu-
-e tu cosa vuoi che siamo?-
-vorrei che fossimo fidanzati, tu mi piaci e non riuscirei ad essere solo tuo amico-
-ok-
-ok?-
-si vogli dire anche tu mi piaci e mi piacerebbe stare con te-
-bene allora, Alessia vuoi essere la mia ragazza?-
-si- dissi prima di baciarlo.
Quando ci staccammo dal bacio mi diede tanti piccolissimi bacini a stampo che mi fecero sorridere.
-Davide-bacio-dobbiamo-bacio-svegliare-bacio-i bimbi-bacio-
-va bene ma oggi pomeriggio quando dormono passi un po' di tempo con me ok?-
-dipende da come ti comporti-
Penso che quello sia stato uno dei momenti in cui Davide è stato piú dolce, anche se diciamo che come luogo per metterci insieme, il bagno non era dei migliori. Ma in fondo quando mai la nostra relazione è stata romantica? Io e lui non siamo una coppia sdolcinata come possono esserla Filippo ed Erica, ma neanche una coppia selvaggia e passionale come quella formata da Serena e Riccardo, siamo una coppia a parte, unica nel suo genere e a noi piace così. La nostra relazione non è piena di nomignoli e frasi dolci, perchè le troviamo non naturali, copiate e quasi forzate, ma è spontanea piena di risate, scherzi, giochi, battutte perverse, per la maggior parte di Davide e, da parte mia, tante guance arrossate. Ma in fondo io che ci posso fare se alle mi guance piace tanto il colore rosso? Che poi a dir la veritá la colpa non è solo mia, anzi è soprattutto di Davide che si diverte a mettermi in imbarazzo...
Flashback
-va bene ma te non hai freddo?-
-no perchè?-
-be sei in mutande- dico arrossendo tutta
-ei sarai mica in imbarazzo piccola?-
-no ma vestiti-
-non ti piaccio cosî?- cercando di farmi arrossire ancora di piú
-no-
-ah no?- chiede avvicinandosi
-no- deglutisco
-sicura?- dice avvicinandosi ancora di piú
-si e allontanati- gli mettole mani sul petto per allontanarlo.
-che fai piccola, mi palpi?-
-non ti sto palpando!-
-ei piccola, puoi toccare e guardare tutto quello che vuoi,basta che non tocchi e non guardi così anche gli altri-
-geloso amore?-
-da morire- e mi bacia.
Lui è fatto così, è come un bimbo dispettoso e monello e quando pensi che stia cambiando o magari che stia diventando bravo ed educato, in realtá ne sta giá combinando un'altra delle sue, proprio come il giorno della prima uscita con i nostri amici...
Flashback
Saliamo in macchina e Erica si mette nel posto davanti di fianco a Lorenzo che è alla guida mentre Davide stranamente, fa gentleman e mi apre la portiera facendomi entrare per prima. Boh.
-ei ciao Lollo-
-ciao Lori-
-ciao ragazze, wow ma che eleganza!- parla lui che è il piú elegante con quel completo grigio e la camicia bianca. I miei due migliori amici iniziano a parlare tra di loro delle vacanze estive mentre Davide e io parliamo di altro.
-sei eccitante vestita così lo sai vero?- mi dice mentre mi lascia dei piccoli baci sul collo. Che romantico che è Davide, eh?
-lo prendo un complimento, anche se non pensavo di esserlo-
-scherzi?!? Quei tacchi ti rendono le gambe ancora piú belle e quei pantaloni cazzo ti fasciano il culo alla perfezione! E fidati ho avuto l'occasione di osservarlo bene-
A questo punto sono un po' confusa e lui sembra accorgersene.
-oh andiamo non avrai mica pensato che ti ho aperto la portiera in un improvviso momento di gentilezza?!-
-ah ecco mi sembrava strano- dico dandogli uno schiaffetto dietro la testa.
-aia ma perchè l'hai fatto?-
-primo: sappiamo entrambi che non ti ho fatto male quindi è inutile fingere e secondo: non sei stato educato e ne hai approfittato per guardarmi il sedere!-
-beh ma non è colpa mia se tu sei irresistibile-
Mi sto fingendo arrabbiata ma in realtá, dentro di me, sono felicissima! Insomma mi fa molto piacere che lui sia attratto dal mio corpo, mi fa sentire bella e desiderata.
Ed è proprio così che mi sento ogni volta che sto con Davide. Mi rende ogni giorno piú sicura, non solo del mio aspetto ma anche delle mie capacitá e lo adoro.
Un altro momento altrettanto speciale non puó non essere quando abbiamo detto alla famiglia di Davide della nostra relazione, e anche i minuti prima in effetti non sono stati tanto male...
Flashback
Esco dalla doccia con l'asciugamano intorno al corpo che mi arriva poco piú sotto del sedere e vado in camera. Appena entro vedo il mio fidanzato vestito elegante sdraiato sul mio letto che usa il mio cellulare. Non me lo aspettavo.
-che ci fai qui? -
-finalmente piccola! Ce ne hai messo di tempo....noi siamo arrivati dieci minuti fa e sono venuto a cercarti...ma ora che ti vedo così mi pento di non essere entrato a far la doccia con te-
Io avvampo solo al pensiero di lui,con me,nudi,nella doccia... Cioè, niente in contrario sia chiaro, peró mi imbarazzerei e probabilmente non sarei a mio agio sapendo che ha giá visto nude altre ragazze.
-non provarci nemmeno! E ora esci che mi devo vestire-
-tranquilla fai vestiti pure davanti a me,non mi da fastidio-
-be a me sì, quindi per favore esci-
-e se io non volessi uscire?- si alza dal letto e viene verso di me,mi appoggia le mani sui fianchi e qualcosa mi dice che non vuole qualcosa in cambio della mia richiesta.
-uffa certo che hai la testa dura eh? Cosa vuoi?-
-piccola innanzitutto devo dirti che in questo momento,vedendoti così, c'è qualcosa di più duro della mia testa e se non ci credi te lo dimostro-io arrossisco come se in casa ci fossero 70 gradi e credo che lo diverte vedermi così perchè ghigna-e seconda cosa ti chiederei di usare la tua bocca in un altro modo ma visto che stasera mi sento gentile e la tua faccia sta per diventare un pomodoro direi che un bacio puó bastare-
Dato che lui fa lo stronzo lo posso fare anch'io. Avvicino le nostre labbra e appoggio le mie sulle sue in un rapido bacio a stampo.
-cos'era quello?- mi chiede stranito
-un bacio,quello che mi hai chiesto...-
-quello non era un bacio!-dice mettendo il broncio,sembra un bambino-questo è un bacio- non mi da il tempo di realizzare ció che sta per fare che mi ritrovo in braccio a lui,con le gambe intorno ai suoi fianchi,e l'asciugamano ormai non copre piú molto. Le sue labbra si muovono fameliche sulle mie mentre le sue mani stringono le mie cosce,e le mie gli circondano il collo. Mi fa scendere lentamente da lui,e non credo sia stata una mossa saggia dato che ho le gambe che tremano praticamente, senza smettere di baciarmi; sposta le mani al sedere e lo palpa prima di staccarsi da me e sussurrarmi-ricordatelo piccola,questo è un bacio-
Esce dalla stanza e mi lascia qui, in piedi in mezzo alla stanza,come un idiota, e con un sorriso da ebete in faccia che subito mi occupo di togliere.
Tolgo l'asciugamano,apro un cassetto e prendo un completo di pizzo nero. Lo metto e poi decido cosa indossare,vestito? Pantaloni e camicia? Gonna?
-ah piccola vestiti eleg-woo!! Non credi sia un po' troppo spinto?- Davide è entrato nella mia camera,di nuovo, ovviamente senza bussare,e io non posso fare altro che nascondermi dietro l'anta aperta dell'armadio.
-ma non potevi bussare?-
-oh andiamo perchè ti nascondi? Non ti vergognerai mica vero?-
-be...ecco..io...veramente...sì-
-non ne hai bisogno Ale, sei bellissima-
-si ma tu ne hai viste altre di ragazze e io cred-
-credi di non essere all'altezza?-
Io annuisco imbarazzata.
-Ale sei bellissima,te l'ho detto,per me sei la piú bella e delle altre non mi interessa niente-
-va bene peró non avvicinarti,sono ancora mezza nuda-
-motivo in piú per farlo-
-amore?-
-va bene ho capito,ti aspetto giú-
Esce dalla camera tirandosi dietro la porta e posso vestirmi in pace. Scelgo di indossare dei pantaloni lunghi a vita alta con una stampa bianca e nera e una camicia sbracciata semitrasparente bianca con delle scarpe con il tacco nere con qualche borchia oro. Scendo le scale e quando arrivo in cucina vedo tutte le due famiglie al completo,mancavo solo io.
-ciao a tutti e scusate per il ritardo,ei bimbi non mi salutate?-
I bambini allora vengono verso di me e io mi abbasso per essere alla loro altezza, cercando di non cadere di culo. Li abbraccio tutti e prendo in braccio Camilla.
-ciao piccolina-
Camilla: -tata-
Le do un bacino sul naso e vado a salutare il mio migliore amico e suo padre, prina di salutare Elena.
-ciao Elena è da un po' che non ci vediamo eh?-
-giá tesoro e tu sei sempre piú bella,chissá quanti ragazzi ti vengono dietro-
-mamma non gli interessano gli altri ragazzi pensa solo a uno vero piccola?- si intromette Davide geloso
-si Elena, purtroppo sono fidanzata...-
-oh sono felice per te,ma perchè purtoppo?-
-be perchè il mio fidanzato è Davide-
Mi avvicino a lui e gli dico-sai che scherzo vero?- e la sua risposta è-certo che lo so, chi non vorrebbe stare con me?- alzo gli occhi al cielo.
-oh ma perchè non me l'avete detto prima? Sono cosí contenta per Davide-
-mamma guarda che dovresti esser contenta anche per Ale,che sta con un ragazzo perfetto come me-dice incredulo il mio ragazzo
-sisi certo Davide- risponde sua mamma ignorandolo e venendomi ad abbracciare. Intanto gli altri stanno guardando la scena divertiti,soprattutto Lorenzo.
-quindi tu sei la fidanzata di Dado?-mi chiede Fede
-si piccolino-
-siiiiii, ma quindi ora vi sposerete?-
-no Fede è troppo presto per quello-
-io ti vogli piú bene di Dado,ti sposeresti con me?-
-certo, anche subito-
-ei piccoletto fatti da parte, Ale sta con me-
-ah ragazzo ti fai fregare la fidanzata da tuo fratello di quattro anni- interviene Claudio che fino ad ora era stato zitto...
Ma la nostra relazione non è sempre stata rose e fiori. Insieme alla felicitá, all'affetto e alla sinceritá ci sono stati momenti di paura, dubbio e incertezza, piú o meno rilevanti...
Flashback
Davide mi da le spalle e sembra non essersi accorto del mio arrivo,perchè gioca tranquillamente alla play stravaccato sul divano. Lo raggiungo in silenzio,gli metto le mani sugli occhi e lo sento sussultare per lo spavento.
-chi sono?-
-non lo so mi dai un indizio?- dice lui stando al gioco
-va bene l'indizio è: sono la fidanzata di un ragazzo che conosci molto bene-
-ah ora ho capito, sei la fidanzata di un ragazzo bellissimo, intelligentissimo,bravo in tutto,simpaticissimo...- quando si dice "una persona modesta" eh?
-no! Hai sbagliato, sono la tua fidanzata- gli tolgo le mani dagli occhi e lui piega la testa indietro per guardarmi
-infatti!! Non ho sbagliato-
-si che hai sbagliato,tu non sei bellissimo, simpaticissimo,intelligentissimo e bravo in tutto- Alessia non ci credi neanche tu a sta cazzata dato che appena lo vedi senza maglietta hai la bava alla bocca
-che stronza che sei dammi un bacio-
Mi piego in avanti e faccio combaciare le nostre labbra mentre lui porta le braccia indietro e mette le mani sul mio sedere, stringendolo.
-dai vieni qui- dice indicando con la mano il posto di fianco a lui sul divano
Mi sdraio di fianco a lui e Davide mi mette un braccio dietro le spalle e mi stringe a lui. Senza mollare la presa mi passa un joystick,e iniziamo a giocare alla play. Dopo neanche mezz'ora,senza smettere di giocare inizio a parlare.
-Davide ti stancherai di fermarti prima o poi?-
-cosa intendi?-
-be ecco quando noi ci baciamo,tu vuoi andare oltre vero?- ferma il gioco e si gira verso di me
-be mentirei se dicessi che non è vero,ma se non sei pronta io aspetto- <br/>
-si lo so ma non è giusto per te-
-ei piccola guardami, io voglio stare con te e non me ne frega niente di quanto dovró aspettare chiaro?-
Annuisco.
-ti amo-
-ti amo anch'io-
Riprendiamo a giocare e gli racconto cosa ho fatto oggi,ma non riesco a non pensare che dovrei fare qualcosa per Davide.
E qualche mese dopo è arrivato il momento più brutto e difficile non solo della nostra realzione, ma anche della mia vita. Essere trattata come un oggetto da una persona che un tempo pensavo di amare e allo stesso tempo essere offesa e abbandonata da colui che avrebbe dovuto amarmi era stato per me un umiliazione continua...
Flashback
-Simone-
-hey piccola- solo Davide puó chiamarmi cosí, detto dagli altri mi da davvero fastidio
-non chiamarmi così-
-è da un po' che non ci si vede-
-giá, esattamente da quando mi hai lasciato-
-si ma ci ho ripensato, ora ti rivoglio-
-non sono un oggetto e poi io ora sono fidanzata-
-oh lo so vi ho visti in discoteca a capodanno te e il tuo fidanzatino-
-adesso mi spii?-
-non ti spio, sto solo cercando di riprendermi una cosa che mi appartiene-
-io non ti appartengo e ti ho già detto che sono sono fidanzata-
-ah giá, con Ferrari, ma sai non credo che sará molto contento quando saprá che mi hai baciato-
-io non ti ho baciato- non lo farei mai
- non ancora,ma vedi ora noi due ci baceremo che tu lo voglia o meno-
Senza lasciarmi il tempo di ribattere,mi afferra i polsi e mi spinge indietro, finchè la mia schiena non sbatte contro un muro. Non so che fare, non lo credevo possibile di tutto ció, faccio la prima cosa cosa che mi viene in mente. O almeno, ci provo, ma non faccio in tempo; non faccio in tempo a gridare aiuto perchè le sue labbra sono premute contro le mie. Provo a dimenarmi ma il mio corpo è schiacciato dal suo,i miei polsi sono ancora bloccati con forza. Stringo le labbra per impedirgli di baciarmi,ma lui non ne vuole sapere di arrendersi e la sua lingua continua a premere sulla mia bocca. Le sue mani stringono la presa,fino a farmi gridare un gemito di dolore,commettendo un errore perchè lui se ne approfitta infilando la lingua all' interno della mia bocca.
Non capisco cosa gli ho fatto di male per meritarmi questo; capita spesso che i ragazzi vogliano solo far sesso con una ragazza e qundi non ho dato troppo peso a quando mi ha mollato perchè non ero pronta, ma mi rendo conto solo ora che Simone è veramente pericoloso. Il mio corpo sbatte piú volte sul muro e i miei polsi,ora entrambi nella sua stessa mano, avranno ormai dei lividi. L'altra sua mano scorre sul mio corpo,sul mio seno,sulla pancia,sulle cosce,sul sedere per poi risalire. Delle lacrime minacciano di uscire ma cerco di resistere,non voglio mostrarmi debole ai suoi occhi.
E quando pensavo che tutto fosse finito, ecco che si rifa vivo e rovina tutto, ancora una volta...
Flashback
-guarda chi si rivede....-
Quella voce, la voce dell'ultima persona che vorrei vedere.
-che ci fai qui Simone?-
-ei piccola,ti sembra il modo di parlare a un vecchio amico?- poi si rivolge a Davide che mi stringe di piú a se - piacere io sono Simone un amico di infanzia di Alessia-
-io sono Davide,il ragazzo di Alessia- <br/>
-o lo so chi sei, Alessia in questi giorni mi ha parlato di te, vero piccola-
Che sta cercando di fare questa volta?
-non chiamarmi piccola-
-eppure non ti dispiaceva questo soprannome l'altro giorno quando ci siamo visti-
-che vuol dire che vi siete visti?-
-oh non te l'ha detto? A me avevo detto che sapevi di noi-
-sapere cosa?-
-be che ci frequentiamo-
Cosa sta dicendo!?
Sento Davide sempre piú rigido e mi affretto a spiegare.
-io e te non ci frequentiamo-
-come no? Ma se ci baciamo ogni volta che ci vediamo? -
-non è vero-
-il video che abbiamo fatto dice altro-
-Alessia è vero che l'hai baciato?-
-no, te lo giuro-
-be guarda te-
Simone mostra un video sul suo cellulare a Davide e riesco a vedere anch'io che video è. Il video della settimana scorsa nel vicolo, deve avercelo fatto il suo amico che stronzo. Guardo il video per neanche dieci secondi e capisco che a una persona esterna potrebbe sembrare un bacio passionale invece di una violenza.
-che cazzo significa questo?-
-amore ti posso spiegare non è come sembra-
-a me invece sembra proprio cosí, non me lo aspettavo Alessia, tutti questi giorni a dire che eri impegnata per uscire con me, in realtá li passavi con lui a divertirti, sei solo una puttana!-
Si stacca da me e inizia a camminare nella direzione opposta, lontano da me. E io non riesco a fare niente in questo momento, perchè si sa, senza il cuore il corpo non fuonzione, ed il mio ora è rotto.
-sei contento ora? Cosa ti ho fatto di male?-
-non me ne frega niente di te, dovevo solo portare a termine una scommessa- e se ne va anche lui,lasciandomi da sola con le lacrime agli occhi. Ecc cosa sono, per Simone una scommessa e per Davide una puttana...
E il periodo che era venuto dopo era stato davvero duro per entrambi.
Flashback
Spesso quando Erica viene a casa mia è accompagnata da Serena e la cosa mi fa piacere perchè la nostra amicizia si sta rafforzando. Almeno quella. Mi dispiace molto per il gruppo, infondo è solo colpa mia e di Davide se ora è diviso a metá. L'ho detto spesso con le ragazze che se vogliono fare un uscita di gruppo anche con i ragazzi e Davide, io non vengo, ma per me non c'è problema, ma loro mi hanno risposto:" tranquilla Ale, avremo tutto il tempo di uscire tutti insieme quando tutto questo si sará sistemato"
'Quando' non 'se', quel 'quando' indica che prima o poi succederá, potrebbero passare ore, giorni,settimane o persino mesi, ma poi si sistemerà. E lo spero davvero perchè è davver brutto avere una persona nel cuore e nella mente e non poterla avere tra le braccia.
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Davide pov's
Non voglio neanche vederlo mentre la tiene tra le braccia per consolarla, perchè vorrei farlo io, ma come posso farlo se son io la causa del suo pianto?
-ma'!- chiamo mia madre mentre scendo le scale.
-sono un cucina!-
La raggiungo in cucina tranquillo perchè ignaro di quello che stavo per vedere. É giá qui? Eppure non ho sentito il campanello suonare.
Come è possibile che diventi sempre piú bella?
I capelli castani e rossi sono raccolti in una coda disordinata, gli occhi sono leggermente splancati e le labbra socchiuse, evidentemente non si aspettava di trovarmi ancora qui. Indossa uno di quei felponi che amo e odio, non mi permettono di vedere le sue forme e questo lo odio,ma se poi penso che neanche gli altri ragazzi possono vederle improvvisamente adoro quella felpa. Sotto i leggins neri le slanciano il fisico e le fanno sembrare le gambe piú lunghe. Non è alta e questo mi piace, adoro l'idea di me, che grazie al mio fisico,piú alto del suo, la proteggo da tutto. E mentre penso a ció mi rendo conto che invece il primo a farla soffrire sono io...
-cosa c'è Davide?- a risvegliarmi dai miei pensieri ci pensa mia mamma e non so se ringraziarla per il fatto che probabilmente stavo fissando Alessia da un bel po' di tempo, o se odiarla dato che mi ha fatto distogliare lo sguardo dall' ottava meraviglia del mondo.
-no niente, volevo solo dirti che sto uscendo-
-va bene e non fate cose di cui ti pentiresti-
Le vorrei dire che l'ho giá fatta, ma mi limito ad annuire e a uscire di casa.
Penso che sia soprattutto merito di Elena, se io e Davide abbiamo risolto e siamo riusciti a parlare di ció che era realmente successo. Lei ci ha dato l'opportunitá, quasi dando l'idea di non sapere ció che stava in realtá facendo, e per questo la ringrazieró a vita.
Flashback
Inizia a togliermi il pezzo di vetro e a curarmi il taglio, non troppo profondo.
-grazie-
-di cosa?-
-di avermi aiutato-
-l'ho sempre fatto-
-senti Davide possiamo parlare?-
-ora dobbiamo finire di raccogliere i vetri-
Torna in cucina e io lo seguo e insieme finiamo di raccogliere i frammenti rimasti.
-e ora?-
-ora cosa?-
-possiamo parlare?-
-Alessia non c'è niente di cui parlare, la situazione è chiara-
-no la situazione non è chiara e tu non sai come sono andate veramente le cose, per cui, anche se poi non ritorneremo insieme, almeno ascoltami-
-e va bene cosa vuoi dirmi?-
-innanzitutto non ti ho tradito-
-la foto diceva altro Alessia,smettila di mentirmi-
-non sto mentendo la foto diceva che Simone mi stava baciando ma non che io stessi ricambiando-
-e mi vorresti far credere che non volevi?-
-tu non mi credi! Sto provando a spiegarti ma se non mi lasci parlare è impossibile-
-per me è impossibile ascoltarti se continui a negare l'evidenza,ho visto quella foto ed è inutile negare, ti amavo ma se tu non ricambiavi potevi dirmelo,lo avrei accettato,ma il tradimento no,non posso accettarlo-
- se non mi vuoi ascoltare basta,non ha senso che io stia qui a tentare di spiegarti la verità-
Corro al piano di sopra,delusa dal suo comportamento e ne approfitto per svegliare i bambini. Non ci credo, non mi ha neanche lasciato spiegare...
-Ale ora andiamo a giocare in giardino?-
-certo piccolo-
-andiamo a chiamare anche Dado?-
Non riuscirei a vederlo ora per cui mi invento la prima scusa che mi viene in mente.
-no Fede, Dado sta dormendo-
-ma tu sei la sua principessa,con un tuo bacio lui si sveglia- si intromette Annica e mi abbasso per essere al loro livello.
-bimbi io non sono piú la principessa di Dado-
-e perchè no? -
-perchè è arrivato un mostro cattivo che ha fatto male alla principessa e ci ha fatto separare-
- ma se tu parli con Dado,lui puó uccidere il mostro cattivo e tu sei ancora la sua principessa-
-il principe purtroppo non vuole ascoltare la principessa-
Davide pov's
Passo davanti alla camera dei miei fratelli e sento le parole che dice Alessia ad Annica e a Federico. Probabilmente ho sbagliato a non lasciarla spiegare,infondo non è quello che volevo da due settimane? Forse la colpa è anche mia, forse ho paura di sentire la verità,ma ormai sono giá stato ferito quindi...
-questo principe forse ha sbagliato a non voler ascoltare la principessa-
Si alza di scatto non appena sente la mia voce e mi guarda mentre sto appoggiato allo stipite della porta.
-bimbi perchè non andate a giocare che io e Ale arriviamo tra poco?- loro fanno quello che gli chiedo anche perchè non aspettavano altro che andare in giardino.
-ho ascoltato quello che gli hai detto e mi sono accorto di aver sbagliato a non volerti asoltare- lo ammetto.
-quindi ora mi ascolterai?-
-si- rispondo non troppo sicuro
-oh bene, quindi...ah si ci sono. Allora il pomeriggio in cui è stata scattata la foto, stavo tornando a casa, ho incontrato un ragazzo e Simone in una stradina e lui mi ha detto che voleva che io tornassi con lui. Io ho provato a dirgli che non volevo, ma lui mi ha spinto contro il muro e mi ha bloccato i polsi e il corpo. Io non riuscivo a liberarmi perchè ero parecchio scossa e poi Simone è molto piú forte di me. Lui mi ha baciato e io non sono riuscita a liberarmi di lui, così ha iniziato a toccarmi, ovunque, le sue mani hanno toccato tutto il mio corpo mentre la sua bocca premeva sempre di piú sulla mia. Fortunatamente qualche minuto piú tardi un signore è passato per il vicolo in cui eravamo e loro, spaventati, sono scappati via. Il suo amico evidentemente deve aver filmato tutto ma ti giuro che non volevo, io provavo a dimenarmi ma non ce la facevo e lui...- ha gli occhi lucidi ed è sul punto di piangere. Durante tutto il racconto il mio viso è stato contornato dalle espressioni piú diverse: rabbia, dolore, sorpresa, ansia, incertezza, paura, sollievo. Vorrei stringerla tra le mie braccia, ma mi sento come immobilizzato e resto fermo in pied a guardare i suoi bellissimi occhi segnati dalle lacrime che iniziano ad uscire.
Fa una pausa poi riprende a parlare a singhiozzi.
-ero sp-spaventata,non sap-sapevo che fare e tu non c'eri, non c'era nessuno! S-sentivo le sue mani toccarmi e l'unica cosa che pensavo era che quelle mani non fossero tue, che non mi stessero accarezzando come fai tu, non potevo far nulla se non sperare che si fermasse. Mi sentivo debole e pensavo solo a cosa mi avrebbe fatto dopo-
-Alessia quel tipo lì poteva farti veramente del male! Perchè non me l'hai detto subito? Ti avrei potuto aiutare-
-Volevo solo scordare ció che mi era successo e parlarne non mi avrebbe aiutato. All'inizio non l'avevo detto neanche con i miei genitori, pensavo di non rivedere piú Simone e non volevo la pietà di nessuno. Se avessi saputo che avrebbe causato tutto ció te lo avrei detto Davide, sul serio-
-oddio sono stato cosí scemo a non averti creduto, dio se ce lo avessi davanti lo ammazzerei di botte, pensare a tutto quello che avrebbbe potuto farti-
Alessia pov's
Viene verso di me e mi stringe tra le sue braccia e io ovviamente ricambio l'abbraccio. Le lacrime peró non smettono di scendere, anche se non capisco se sono ancora di dolore o di gioia.
-tranquilla piccola, ora ci sono io- lo stringo ancora piú forte, tenendo appoggiato il viso contro il suo petto, fregandomene se lo sto sporcando con le lacrime miste al trucco.
Dio mi sento così bene, finalmente gli ho detto tutto e mi sento liberata di un grande peso.
-quindi mi perdoni?-
-non è colpa tua, ma la prossima volta devi fidarti di me-
-lo so ma ero arrabbiato e non capivo neanche quello che dicevo-
-quando mi hai detto che sono una puttana,lo pensi davvero?- ed ecco una delle domande che piú frequentemente hanno torturato il mio pensiero in questi giorni.
-ei piccola, guardami, dimenticati di quella frase, ero arrabbiato e non potrei pensare una cosa del genere di te,hai capito? Mai-
Annuisco,per poi riappoggiare la testa al suo petto.
-ma quindi ora stiamo di nuovo insieme?-
-tu mi vuoi ancora?-
Mi aspetto una risposta, una frase, una parola, un sì,un no, un forse, ma non arriva niente di tutto di questo.
Quello che arriva è decisamente meglio, perchè si sa, a volte un gesto, vale piú di mille parole e un suo bacio vale piú di qualsiasi cosa.
All'inizio è lento e dolce come se ci conoscessimo appena, del resto è da molto che le nostre labbra e le lingue non si incontrano, ma poi diventa piú avido, desideroso di catturare tutto solo cono la bocca. Gli occhi chiusi, le nostre mani scorrono sul corpo dell'altro,non vogliono perdersi niente. Ci baciamo,ci tocchiamo come se tutto potesse finire da un momento all'altro. Il bacio si interrompe quando il fiato finisce a entrambi e rimaniamo con le fronti attaccate, il respiro affannoso,gli occhi non smettono mai di guardarsi e le braccia intorno alla vita dell'altro. Mi riavvicino alle sue labbra, do un ultimo bacio a stampo,prima di mettere le mani a coppa sulle sue guance e di intrappolare il suo labbro inferiore tra i miei denti.
Finalmente sono soddisfatta come mai in queste settimane perchè Davide è ció che mi rende felice.
E da questo momento la nostra relazione ha ricominciato a scorrere senza quasi piú ostacoli, se non per qualche scherzo, bugia o presa in giro...
Flashback
-te la prendo io-
-ti ho detto che ci arrivo-
-va bene-
Siamo al supermercato da dieci minuti e abbiamo giá preso l'essenziale per oggi e domani: gelato,pane, sugo e due pizze congelate. Ci manca solo la pasta.
So esattamente quale prendere, l'unico problema è che i tipi che lavorano in questo supermercato, hanno deciso di mettere la pasta che voglio io, sullo scaffale piú in alto. E purtroppo si sa che io non sono famosa per la mia altezza.
Davide continua a dirmi che puó prenderla lui, perchè lui ci arriva(uffa), ma io non posso accettare questa sua proposta. È una questione di orgoglio, devo farcela. Sto saltellando da due minuti e ormai la gente che passa ci guarda strano. Una signora anziana ha pure detto a Davide:
-ma ti costa tanto aiutare la tua ragazza! Maleducato!-
Inutile dire che lui l'ha guardata prima scioccato e poi arrabbiato.
Sto ancora allungandomi verso quell'ultimo scaffale, quando mi sento sollevare.
Davide mi ha sollevato sulle sue spalle e in primo momento pensavo di cadere,insomma non me lo aspettavo. Poi ho tenuto le mani nei suoi capelli fino a che non ho preso la pasta e allora mi ha fatto scendere.
-visto che ce l'ho fatta!-
Lui mi guarda come per dire "tu sei matta", ma poi mi annuisce e sorride. Io invece sono molto orgogliosa di me.
Mi viene da ridere ancora adesso se ripenso a questa scena e all'espressione di Davide. E ora che penso a questo ricordo, non posso non riflettere su quello che è successo il giorno precedente, un giorno che ricorderó per sempre.
Flashback
Quando abbiamo finito di mangiare ci sdraiamo sul divano e guardiamo quello che c'è alla televisione.
-mi era mancato passare del tempo solo noi due-
-anche anche a me, ma tu sei stato molto impegnato a studiare quindi, va be-
-ho tutta l'intenzione a recuperare il tempo perso, anche perchè in questa estate posso fare quello che voglio-
-ah ma allora non sei diventato un secchione?-
-oh non ti ci mettere anche tu, Riccardo da quando ha saputo che ho preso 90 all'esame mi chiama secchione-
-e ha ragione-
-non è vero-
-bah, secondo me si e poi con gli occhiali lo sembri ancora di piú- adoro prenderlo in giro, soprattutto quando mette il broncio come i bambini piccoli.
-non ricominciare con questa storia, lo sai che li odio-
-a me piacciono invece, sei sexy-
Ci corichiamo,io sopra e lui sotto e avviciniamo sempre di piú i nostri visi
-ah si?-
-si-
Le labbra si uniscono in un lento ma sensuale bacio, che coinvolge anche le mani che accarezzano e palpano il piú possibile il corpo dell'altro.
Poi Davide si mette seduto lasciandomi a cavalcioni del suo corpo, e le sue mani finiscono sul mio sedere, spingendo i nostri bacini sempre piú vicini.
Di conseguenza muovo il mio bacino sul suo e sento la sua eccitazione crescere.
-Ale dobbiamo fermarci- mi blocca e io lo guardo confusa
-se andiamo avanti, non riusciró a fermarmi-
In risposta io lo bacio, per fargli capire che non voglio che si fermi nè ora nè dopo.
-no Ale sul serio- a quanto pare non è molto sveglio
-Davide continuiamo dai-
-ma poi non riesco a fermarmi-
-non voglio che ti fermi-
-ma?-
-voglio fare l'amore con te, Davide-
La confusione sul suo volto lascia spazio allo stupore e poi alla felicitá.
-davvero?-
Annuisco.
-sei sicura?-
-si sono sicura, non ti starai mica tirando indietro?- lo prendo in giro
-dio quanto ti amo!-
E fa appena in tempo a finire la frase che mi sono giá ributtata sulle sue labbra e riprendiamo a baciarci.
Lui si alza facendo legare le mie gambe intorno al suo bacino e mi bacia appassionatamente. Sento che ci stiamo spostando, non capisco peró dove stiamo andando. Ho gli occhi chiusi e riesco a capire in che stanza siamo solo quando sento la mia schiena appoggiarsi sulla superficie morbida del mio letto.
Solo allora apro gli occhi e incontro i suo che mi sorridono teneramente e fanno sorrdere anche me, quasi com un riflesso incondizionato.
Ricomincio a baciarlo facendo scontrare le nostre lingue un paio di volte fino a farle unire per qualche istante dando vita a un lungo e passionale bacio, sento che mi appoggia sul letto delicatamente. Dopo di che lui si stende su di me con le gambe tra le mie.
Le sue mani mi accarezzano i fianchi lentamente, scoprendo sempre piú lembi della mia pancia, fino a sfilarmi completamente la maglietta, con il mio aiuto. Con questo movimento peró, devo alzare le braccia e sono costretta a togliere le mani dai capelli morbidi di Davide, ma me ne riapproprio appena ne ho l'occasione.
-sei stupenda Ale-
Lascia baci umidi su ogni parte scoperta del mio addome. Tante volte le sue labbra premono sulla mia pancia, sui lembi dei seni che il reggiseno non copre, tante volte la sua lingua incontra la mia pelle bollente,facendomi eccitare,ma quando i suoi denti si imprimono non troppo forte sulla parte superiore del mio seno destro, non riesco a resistere e le mie labbra non riescono a bloccare quel gemito che rimbomba nella stanza; inarco la schiena sempre come reazione del suo gesto, permettendogli di slacciarmi il reggiseno, che peró non mi toglie subito. Alza lo sguardo permettendomi di godermi i suoi occhi che in questo momento mi osservano pieni di desiderio, come per chiedermi se puó levarmi quell'inutile indumento che poi è l'ultimo pezzo di stoffa che copre il mio petto. Annuisco con un po' di timore mentre inizio a realizzare quello che succederá fra non molto. Appena il reggiseno viene gettato no so in quale parte della stanza, gli concedo un secondo per guardarmi, ma poi lo riattiro a me, per imbarazzo.
Il mio seno preme contro la sua maglietta nera, che è talmente sottile, da permettemi di sentire il suo petto, ma vogli di piú, ho bisogno di piú contatto. Afferro i lembi di quella stoffa nera e la faccio scorrere sul suo corpo fino a quando finalmente la getto in qualche luogo ignoto. E ora riesco finalmente a sentire il suo petto appoggiato al mio, sento i nostri cuori battere quasi in sincronia. È fantastico. Faccio scorrere le mani sui suoi muscoli, sulla sua tartaruga, e su quella V appena accennata che adoro.
- se tuo padre sapesse quello che voglio farti mi ucciderebbe- mi guarda con le pupille dilatate e mi sorride, facendomi sorridere e tranquillizzare un po', e lo amo anche per questo. Prendo il suo viso tra le mie mani e lo bacio tirandolo sempre più vicino a me. Inizia a toccarmi il seno con le mani, in modo molto delicato, per poi sostituirle con la bocca e questo fa si che dalla mia bocca escano numerosi gemiti di piacere. È la prima volta che qualcuno mi tocca in questo modo ed è molto eccitante. I nostri respiri sono sempre piú affannati e veloci e sento che Davide è sempre piú eccitato.
Per cui prendo coraggio e inverto le posizioni con un movimento dei fianchi. Mi metto a cavalcioni su di lui,che è felicemente sorpreso dal mio gesto. Mi abbasso su di lui e gli bacio il petto,scendendo sullo stomaco e sulla tartaruga visibile. Quando gli passo la lingua sotto l'ombelico in un movimento quasi automatico, lui geme e mi spunta un sorriso in volto dato che sono io la causa di ció. Un po' impacciatamente gli sbottono i pantaloni e abbasso la cerniera con le mani tremanti, lui se ne accorge e mi sorride dolcemente posando le sue mani sulle mie
- ei piccola sei sicura? Io posso aspettare se non ti senti pronta- lo guardo dritto negli occhi e cerco di mostrarmi sicura in quello che dico.
-ti voglio Davide- mi sorride, si alza a sedere con me a cavalcioni su di lui e mi bacia dolcemente avvolgendo un braccio intorno alla mia vita mentre io ricambio il bacio. Poi mi bacia il collo, marchiandomi piú volte mentre la mia mano destra, dietro la sua nuca, lo spinge ancora piú di me.
Il mio bacino è sopra il suo e questo mi provoca una piacevole, ma strana, sensazione nel basso ventre.
Dopo di che Davide inverte di nuovo le posizioni, facendoci stendere e mettendosi su di me senza mai staccare le labbra dal mio seno.
Quindi si toglie da me e si alza per togliersi i pantaloni lo fisso, la sua erezione è tremendamente gonfia dentro i boxer neri. Prima di gettare via i pantaloni vedo che prende il portafoglio per cercare un preservativo, per cui lo fermo.
-non c'è bisogno di quello,prendo la pillola-
-wow, non l'ho mai fatto al naturale- e sono contenta di questo, è come se io potessi dargli una prima volta.
Risale sul letto e prima di coricarsi su di me mi toglie i pantaloncini. Butto la testa indietro quando fa scontrare le nostre intimità divise solo dal nostro intimo, e gemo ancora di piú quando si muove contro di me, facendo scontrare le nostre bocche in un bacio lento e pieno d'amore. Sento la sua mano sfiorare la mia intimità per aprirmi le gambe, me le divarica e si mette tra di esse guardandomi negli occhi.
Mentre mi bacia, mi abbassa gli slip e li butta sul pavimento accanto agli altri vestiti, chiudo gli occhi coprendomi il volto con le mani chiaramente imbarazzata ma lui le sposta.
-non devi sentirti in imbarazzo con me ok?, sei bellissima piccola - annuisco
La sua mano scorre sulla mia intimitá prima che il suo dito entri in me e Davide spinge in fondo mentre io stringo gli occhi sempre piú eccitata.
Inizia a pompare dentro e fuori guardandomi cercando sempre il mio consenso che non tarda ad arrivare, fa entrare un secondo dito mentre io gli mordo la spalla per non urlare.
-cazzo- dice sorridendo e io gli poso un bacio dove sta il segno del morso
-scusa- sussurro dispiaciuta e imbarazzata dal mio gesto.
-tranquilla- continua a pompare mentre infila un altro dito.
Quando sono pronta,toglie le dita e mi pone lo sguardo su di me con uno sguardo misto tra il dolce e il serio.
-Ale sei sicura di volerlo fare?-
-sono sicura - mi accarezza la guancia.
Si toglie i boxer e per ma prima volta le nostre intimitá si toccano.
Dopo di che intreccia le sue dita con le mie ai lati della mia testa,prima di entrare lentamente in me. Lo sento entrare piano, una lacrima sfugge ai miei occhi per il dolore e il bruciore, ma lui la toglie con un bacio. Molto lentamente entra ed esce dalla mia intimitá poco alla volta, facendomi alla sensazione nuova di pienezza e mi guarda. Quello sguardo è come una richiesta di potersi muovere, è come una domanda per chiedermi se va tutto bene.
Annuisco incapace di proferire parola mentre lo sento iniziare a muoversi spingendo lentamente e in profondità facendo si che mi aggrappi alle sue spalle. Le spinte iniziali sono lente e un po' dolorose.Inizia a muovere i suoi fianchi sempre più velocemente e io gli graffio la schiena assecondando i suoi movimenti.
Il dolore delle prime spinte si fa sempre più leggero lasciando spazio a una sensazione magnifica di puro piacere mai vissuta.
Quando ruota i fianchi dentro di me gli stringo forte la mano facendo uscire un gemito di piacere,uno dei piú forti finora. La stanza è riempita dai nostri gemiti e dal suono della nostra pelle sudata che entra in contatto, aumenta sempre di più la velocità andando a toccare un punto che mi provoca maggiore piacere.
In quei pochi momenti nei quali riesco a tenere gli occhi aperti vedo Davide con la bocca socchiusa e un misto di piacere e di fatica si mostrano sul suo viso. Questa visione è un qualcosa di straordinario.
Dopo varie spinte vengo urlando il suo nome e lui fa lo stesso.
Crolla su di me per qualche secondo per calmare il respiro e poi si sposta al mio fianco. Io sono ancora scossa,ho appena provato una delle sensazioni piú forti della mia vita e il cuore mi batte ancora a mille.
Lui mi tira a se abbracciandomi e coprendomi con il lenzuolo. Stiamo fermi così, io tra le sue braccia, in un groviglio di gambe, nudi, cercando di regolare il respiro.
-ti è piaciuto- spezza il silenzio guardandomi con occhi preoccupati-
-è stato perfetto-
-ti amo Ale, tanto-
-ti amo anch'io Davide- lascio un ultimo bacio a stampo prima di girarmi tra le sue braccia,appoggiando la mia schiena al suo petto.
Ed era stato veramente perfetto. Non l'abbiamo fatto in un posto indimenticabile e romantico come puó essere una spiaggia, e la stanza non era abbellita da petali di rose rosse o candele come nei film e forse era per questo che era stato così magnifico: era stato spontaneo, non programmato.
E la cosa che piú di ogni altra era stata fantastica era Davide; per ogni secondo del rapporto, nello stesso istante in cui mi procurava piacere, non ha mai smesso di preoccuparsi di me. Voleva sapere se stavo bene, se mi faceva male, se mi piaceva. Appena prima di fare una cosa, mi fissava ed era come se con gli occhi mi chiedesse il permesso. E gli sono davvero grata per questo perchè so che non è una cosa da poco, soprattutto se sei un ragazzo eccitato che non fa sesso da un bel po' di tempo.
Prima che ció succedesse, per un periodo ero stata molto preoccupata perchè sapevo che prima o poi sarebbe accaduto, quindi ero andata a cercare su internet le prime volte di altre ragazze. Non pensate male, guardavo solo siti come Yahoo oppure quelli delle riviste per donne, in cui esperti e non davano consigli e raccomandazioni o addirittura raccontavano la propria esperienza. Alla fine di ogni "articolo" veniva espresso chiaramente un concetto e cioè che la prima volta in realtá non è bella come ce la si aspetta, ma le volte successive man mano sono sempre più soddisfacenti. E per quanto ció possa essere vero, per una ragazza in ansia per la sua prima volta, diciamo che non è molto incoraggiante, anzi. Tuttavia, ogni persona è un caso unico, c'è che prova piú o meno dolore, chi è soddisfatta e chi no e così via quindi nom esiste una legge universale per la prima volta perfetta.
In ogni caso io mi sono sentita molto fortunata per come l'ho vissuta, anche se in realtá penso che la fortuna centri poco e che il fattore piú importante sia la fiducia che riponi nel tuo partner, e la mia era davvero tanta.
Quella è stata una delle prime volte che ho avuto da quando stiamo insieme, ma non l'unica. C'è stata anche la prima volta che sono andata in vacanza con il mio fidanzato e i miei amici...
Flashback
Siamo tornati nelle stanza dopo aver cenato e dico alle ragazze di venire nella mia stanza tra un quarto d'ora per dare inizio alla nostra serata.
Mi svesto, mi strucco e indosso il pigiama,.mentre Davide indossa dei pantaloni della tuta e una canottiera bianca. L'avró già detto novanta volte ma non posso evitare di ridire quanto io ami i pantaloni della tuta sui ragazzi, soprattutto se quei ragazzi sono belli come Davide.
-sei bellissimo- penso
-grazie, lo so- mi sa che non l'ho solo pensato
-l'ho detto ad alta voce?-
-indovina-
-dimentica quello che ho detto, non voglio mica accrescere il tuo ego-
-ahah spiritosa-
-eddai scherzo, vieni qui-
Ci baciamo in modo sempre piú passionale, finchè non cadiamo sul letto, grazie a una spinta di Davide. Tuttavia, non interrompiamo il bacio, anzi, facciamo entrare in gioco anche le mani che palpano tutto ció che riescono, del corpo dell'altro.
-ei piccioncini volete dare spettacolo?- chiede Serena di fianco a Erica, entrambe sulla porta.
-lo sai che tu e Riccardo avete lo stesso tempismo di merda?-
-non mi offendo per quello che mi dice un tipo con gli occhiali-
-anche te con sta storia?-
-hai iniziato te!-
-sembrate due bambini- constatiamo io e Erica
-d'accordo io vado- annuncia Davide prima di darmi un ultimo bacio a stampo.
Appena esce, ci sediamo tutte sul letto e tra chiacchiere e smalti, ci godiamo il nostro pigiama party...
E un'altra prima volta è stata qualche tempo piú tardi...
Flashback
-vuoi un po'?- chiede Davide porgendomi la bottiglia.
-no grazie-
-non ti piace?-
-si mi piace ma solitamente non bevo il pomeriggio, anzi, in realtá solitamente non bevo proprio-
-non ci credo che non hai mai bevuto-
-si ovvio che ho bevuto, ma poche volte, e solo quando esco la sera-
-non ti sei mai ubriacata?- mi chiede stupito.
-no-
-mai mai mai mai?-
-mai mai mai mai- mi sembra di parlare con un bambino di cinque anni a volte, ma non mi lamento perchè in fondo amo i bambini.
-perchè?-
-non ne ho mai sentito il bisogno-
-bisogna assolutamente rimediare!- manco fosse una questione di vita o di morte.
-non è obbligatorio ubriacarsi!-
-si ma almeno una volta nella vita devi farlo, è una delle cose che ci sono su ogni lista di cose da fare prima di morire-
-tu hai una lista del genere?-
-certo!- lo dice come se fosse la cosa piú ovvia del mondo. Ho paura di chiedergli quali sono i vari punti della lista, per cui, per evitare di asoltare risposte imbarazzanti o non proprio piacevoli, non pongo la domanda.
-va be comunque avró tempo nella mia vita per ubriacarmi- insomma che fretta c'è?
-ma devi apprifittare della fortuna che hai adesso-
-e quale sarebbe questa fortuna?-
-son io ovviamente!- ah.
No dai scherzo, so che sono fortunata a stare con Davide e ad averlo al mio fianco ma non capisco cosa centra lui con l'ubriacarsi.
-e cosa centri te con la mia prima sbronza?-
-hai davanti colui che ti aiuterá e ti terrá d'occhio mentre sarai ubriaca marcia-
-quindi se ho ben capito, io e te dovremmo uscire e io dovró ubriacarmi fino a star male perchè tanto tu m terrai d'occhio?- mi sembra un piano un tantino stupido.
-esatto-
-e perchè dovrei accettare?-
-perchè ti fidi di me e perchè non ti capiterá mai piú un'occasione del genere-
-mh.....prometti che se io accetto tu mi controllerai e mi impedirai di farmi fuori il fegato?-
-lo giuro solennemente- dice con una mano sul cuore, un vero attore
Ci rifletto su, probabilmente sembrerá una cosa super mega stupida e lo è. Peró mi fido di Davide e so che, se i dovessi alzare il gomito, lui mi fermerebbe.
-quindi? Accetti?-
-e va bene accetto-
-ah lo sapevo- si lancia letteralmente sopra di me, facendo aderire la mia schiena sul divano e il suo addome sul mio. Fa sporgere le labbra verso le mie e io come posso non accoglierle? Mentre ci stiamo baciando, Davide, senza quasi separare le nostre bocche mi dice:- questa sará la serata piú bella della tua vita- ah ma quindi la sbronza devo prendermela proprio stasera?
-stasera? Non possiamo aspettare?-
-tanto non cambierebbe niente, e poi è sabato quindi possiamo uscire-
-mh..ok-
-devi dire ai tuoi genitori che dormi qui peró, ricordatelo-
-perchè devo dormire qui?- non che io non abbia voglia, ma che cambia?
-perchè se ti riaccompagno ubriaca a casa tua, tuo padre mi castra, e non posso correre il rischio, se no poi tu ne soffriresti troppo-
-cretino, se vai avanti così ti castro io- scherzo.
-non è vero, ami troppo il mio c- faccio appena in tempo a posargli, anzi a premergli una mano sulla bocca.
-stop basta così, ok dormiró qui-
-ottima scelta- e appena lo dice si rilancia sulle mie labbra...
Ripensandoci la serata non era stata male, ma la mattinata successiva era stata un incubo. Stavo davvero male e tanto per peggiorare la situazione, Elena avevo frainteso la sitazione pensando che io fossi incinta.
Flashback
Davide è esasperato e sembra che possa scoppiare da un momento all'altro.
-ma che ho fatto di male? I bambini mi perseguitano in questi giorni! Prima mia mamma che pensa che tu sei incinta e poi mia sorella che vuole sapere come nascono i bambini! Perchè capitano tutte a me??-
-stai tranquil- no aspetta, tua madre pensava che io fossi incinta?- ora sono io quella confusa!!
-giá, sai quanto ti ho fatto ubriacare? Lei pensava che quei sintomi fossero dovuti a una gravidanza!-
Questo è imbarazzante. No un attimo ció vuol dire che Elena sa che...
-quindi tua madre sa che noi due facciamo...-
-be stiamo insieme da piú di un anno, è ovvio che facciamo sesso-
-che vuol dire "sesso"??-
Ops, ci eravamo dimenticati di Annica, bene, questa gita va di bene in meglio.
Io e Davide ci giriamo contemporaneamente verso di lei e poi ci riguardiamo tra noi, con un'espressione che dice chiaramente "siamo nella merda".
Mi chino all'altezza di Annica e cerco di mostrare più sicurezza possibile.
-allora Annica quella parola ch hai sentito non devi mai piú dirla ok? É una parola che sentirai quanto sarai grande, ma fino a quel momento non devi proprio dirla, me lo prometti?-
-ma io sono grande-
-si ma io volevo dire quando sarai piú grande-
-piú grande quanto?-
-be non prima dei 35 anni, capito?- mette in chiara Davide, con il suo tono da fratello geloso.
-non posso dirla neanche alla mamma e al papá?-
-no! No assolutamente, questo deve rimanere un segreto tra noi tre ok? E se tu non lo dirai a nessuno Davide ti comprerá una nuova barbie, d'accordo?-
-no io non- ok e va bene ti compreró una barbie- basta un'occhataccia e lui cambia idea.
-grazie Dado-
-prego, ma non ci giocheró anch'io ok?-
-va be ci giocheró con Edo-
-e chi è questo Edo?-
-il mio nuovo fidanzatino-
-cosa? No! Ci giocheró io con te alle barbie-
Oddio questa scena è troppo comica. Davide è super geloso e adoro vederlo così ne confronti di sua sorella perchè è dolce.
-ora che il problema è risolto che ne dite se andiamo a vedere i gufi?-
Annica è contenta della mia proposta, e io lo sono ancor di piú, dal momento che non ho dovuto spiegarle come nascono i bambini.
Solo a ripensarci il cuore mi batte all'impazzata. Io voglio assolutamente avere dei figli, ma non a diciassette anni. Non è la prima volta che mi capita di pensare a quando saró incinta e a esser sinceri, non mi dispiacerebbe che il padre dei miei figli fosse Davide; oltre ad essere un ragazzo fantastico sono convinta che sarebbe un padre eccezionale, mi basta vedere come si comporta con i suoi fratellini. E un uomo o un ragazzo, che sa prendersi cura dei bambini, per me è piú attraente e sexy di un uomo con il fisico perfetto.
A risvegliarmi dai miei pensieri è proprio Davide, che a quanto pare si è finalmente svegliato.
-buongiorno piccola-
-buongiorno dormiglione-
-sei sveglia da tanto?-
-dieci minuti-
Poi spinta da una voglia improvvisa metto una mano sulla sua guancia e lo bacio. Forse perchè pensare a tutti quei pensieri mi ha fatto capire quanto lo amo.
-e questo a cosa è dovuto?-
-ti amo-
-ti amo anch'io Ale-
È così strana questa situazione...Ora è una delle persone piú importanti della mia vita, e pensare che solo un anno fa era solo IL FRATELLO DEL MIO MIGLIORE AMICO!
Fine
*spazio autrice*
Scusatemi per tutto il tempo che ci ho messo ma sono super impegnata e ho anche dovuto correggere molti capitoli giá scritti. Questo era l'ultimo capitolo, ora ci saranno quelli che racconteranno cosa succederá qualche anno dopo. Grazie mille per l'attesa e per il sostegno. Ci sentiamo ai prossimi capitoli

Il fratello del mio migliore amicoWhere stories live. Discover now