capitolo 38

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*ciao Alessia sono Elena, volevo chiederti se oggi pomeriggio potevi venire a tenermi i Federico e Annica perchè io devo portare Camilla a fare una visita. Fammi sapere presto,grazie* <br/>
Questo messaggio mi era arrivato stamattina,verso le 9 e mi ero affrettata a rispondere. <br/>
*nessun problema, se a te va bene vengo verso le 3* <br/>
E dopo la conferma di Elena avevo iniziato a riflettere su quel pomeriggio. <br/>
Ci sarebbe stato Davide? E Lorenzo? Di solito entrambi sono in giro a divertirsi e poi se ci fosse stato almeno uno di loro Elena non avrebbe chiesto a me di stare con i bambini no? <br/>
Prima di pranzo inizio a farmi dei film mentali su quello che potrebbe succedere oggi se in casa ci fosse anche Davide. Inizio a pensare che forse, dopo due settimane, potrei finalmete spiegargli quello che è successo in realtà quel pomeriggio e che la foto non è del tutto vera. Forse gli direi anche che in realtá Simone aveva provato a violentarmi, ma non ne sono sicura, non voglio la pietá di nessuno, specialmente non voglio vedere neanchè l'ombra della pietá nell'azzurro dei suoi occhi. Non mi serve la pietá. Mi serve parlare con Davide spiegargli tutto e se ancora ci tiene a me,potremmo tornare insieme. In realtá nessuno di noi ha mai detto "non voglio piú stare con te", ma la frase -sei una puttana!- è stata abbastanza chiara e ha reso l'idea. <br/>
Dopo pranzo vado in camera e navigo per instagram prima di prepararmi per uscire. Poi in un quarto d'ora mi vesto e mi trucco il minimo che mi serve per essere presentabile. Siamo alla fine di aprile e fa abbastanza caldo quindi metto un paio di jeans strappati e una maglietta verde-acqua che mi lascia la spalla scoperta. Infilo le mie insostituibili airforce bianche un po' sporche e mi raccolgo i capelli in uno chignon disordinato. Prendo una borsa capiente e ci metto tutto quello che mi servirá oggi pomeriggio, poi dopo aver salutato i miei genitori,esco. <br/>
Vado in bici per far prima, e mentra pedalo l'aria mi scompiglia i capelli raccolti,chissà che testa avró una volta arrivata dai bambini. <br/>
Prima di suonare il campanello, mi sciolgo lo chignon che ormai è diventato un nido di uccellini e lo rifaccio al meglio che riesco. Dopodiche suono il campanello e aspetto che Elena mi apra. <br/>
-ciao Alessia, vieni entra pure- <br/>
-ciao,grazie- <br/>
La vedo correre da tutte le parti, probabilemente è in ritardo. <br/>
-allora,i bimbi ora sono in camera e devono dormire,io dovrei essere a casa per le 6 perchè mi ferm a trovare miei genitori, per qualsiasi cosa chiamami- <br/>
-certo, non ti preoccupare- <br/>
E con le mie rassicurazioni esce con Comilla in braccio. <br/>
Vado al piano di sopra e mi dirigo nella stanza dei bambini. Li trovo entrambi sul letto di Federico che saltano e giocano, non mi sembrano molto intenzionati a dormire. <br/>
-ei bimbi,nessun mi saluta?- <br/>
-Aleee- corrono da me per farsi abbracciare e ne approfitto per strapazzarli un po'. <br/>
-un uccellino mi ha detto che dovete fare la nanna o sbaglio- <br/>
- tu parli con gli uccellini?- <br/>
-certo Fede e sai cos'altro mi hanno detto?- <br/>
-no,me lo dici?- <br/>
-mi hanno detto che verso le cinque ci sará un bel tempo per andare a giocare in giardino- <br/>
-allora possiamo andare a giocare fuori, vero Ale?- <br/>
-certo, ma solo se ora andate a fare la nanna- <br/>
I bambini sembrano convinti e anche se non sono molto stanchi basta una favoletta per farli addormentare. <br/>
Io intanto vado in salotto e mi siedo sul divano mentre leggo un libro che mi sono portata. <br/>
Non passano tanti minuti che mi viene sete per cui poso il libro e vado in cucina. Apro l'armadietto dei bicchieri per prenderne uno dopo di che mi giro per andare a predere l'acqua in frigorifero. <br/>
CRACK!!!
Quasi non me ne rendo conto, un attimo prima il bicchiere è nella mia mano destra e un secondo dopo è per terra in mille pezzi. <br/>
Ma non è colpa mia. La colpa è di quello che ho visto non appena mi sono voltata. Lui, con dei pantaloncini da basket e una canottiera bianca, un po' meno vestito no eh? Cazzo non lo vedo da una settimana e lui si fa vedere cosí? Con i muscoli in mostra? Cioè no! Una poi come fa a concentrarsi. <br/>
Ti saresti incantata anche se si fosse vestito con la tuta da sci. Giá, probabile. <br/>
Non reagisco neanche subito a raccogliere i vetri per terra, ci metto qualche minuto pe distogliere lo sguardo da lui e non sono l'unica che si è incantata. <br/>
Mi chino e inizio a raccogliere i pezzi di vetro piú grossi e subito dopo anche lui fa lo stesso,aiutandomi. Siamo uno di fronte all'altra chianti per terra e mi incanto a guardare le sue labbra. Mi basta un secondo di distrazione per far sì che un piccolo vetro si incastri nel mio indice, tagliandomi. <br/>
-aia- <br/>
-vieni con me,sei un disastro- mi trattengo dal dirgli che se mi sono fatta male la colpa è colpa della sua bellezza, per evitare una figura di merda. <br/>
Mi porta in bagno e mi fa sedere sulla tavoletta del water,poi va a predere una pinzetta,il disinfettante e un cerotto e si siede sul bordo della vasca,di fronte a me. <br/>
Inizia a togliermi il pezzo di vetro e a curarmi il taglio, non troppo profondo. <br/>
-grazie- <br/>
-di cosa?-<br/>
-di avermi aiutato- <br/>
-l'ho sempre fatto- <br/>
-senti Davide possiamo parlare?- <br/>
-ora dobbiamo finire di raccogliere i vetri- <br/>
Torna in cucina e io lo seguo e insieme finiamo di raccogliere i frammenti rimasti. <br/>
-e ora?- <br/>
-ora cosa?- <br/>
-possiamo parlare?- <br/>
-Alessia non c'è niente di cui parlare, la situazione è chiara- <br/>
-no la situazione non è chiara e tu non sai come sono andate veramente le cose, per cui, anche se poi non ritorneremo insieme, almeno ascoltami- <br/>
-e va bene cosa vuoi dirmi?- <br/>
-innanzitutto non ti ho tradito- <br/>
-la foto diceva altro Alessia,smettila di mentirmi- <br/>
-non sto mentendo la foto diceva che Simone mi stava baciando ma non che io stessi ricambiando- <br/>
-e mi vorresti far credere che non volevi?- <br/>
-tu non mi credi! Sto provando a spiegarti ma se non mi lasci parlare è impossibile- <br/>
-per me è impossibile ascoltarti se continui a negare l'evidenza,ho visto quella foto ed è inutile negare, ti amavo ma se tu non ricambiavi potevi dirmelo,lo avrei accettato,ma il tradimento no,non posso accettarlo- <br/>
- se non mi vuoi ascoltare basta,non ha senso che io stia qui a tentare di spiegarti la verità- <br/> corró al piano di sopra,delusa dal suo comportamento e ne approfitto per svegliare i bambini. Non ci credo, non mi ha neanche lasciato spiegare... <br/>
-Ale ora andiamo a giocare in giardino?- <br/>
-certo piccolo- <br/>
-andiamo a chiamare anche Dado?- <br/>
Non riuscirei a vederl ora per cui mi invento la prima scusa che mi viene in mente.
-no Fede, Dado sta dormendo- <br/>
-ma tu sei la sua principessa,con un tuo bacio lui si sveglia- si intromette Annica e mi abbasso per essere al loro livello. <br/>
-bimbi io non sono piú la principessa di Dado- <br/>
-e perchè no? - <br/>
-perchè è arrivato un mostro cattivo che ha fatto male alla principessa e ci ha fatto separare- <br/>
- ma se tu parli con Dado,lui puó uccidere il mostro cattivo e tu sei ancora la sua principessa- <br/>
-il principe purtroppo non vuole ascoltare la principessa- <br/>
Davide pov's <br/>
Passo davanti alla camera dei miei fratelli e sento le parole che dice Alessia ad Annica e a Federico. Probabilmente ho sbagliato a non lasciarla spiegare,infondo non è quello che volevo da due settimane? Forse la colpa è anche mia, forse ho paura di sentire la verità,ma ormai sono giá stato ferito quindi... <br/>
-questo principe forse ha sbagliato a non voler ascoltare la principessa- <br/>
Si alza di scatto non appena sente la mia voce e mi guarda mentre sto appoggiato allo stipite della porta. <br/>
-bimbi perchè non andate a giocare che io e Ale arriviamo tra poco?- loro ubbidienti mi ascoltano e corrono in cortile. <br/>
-ho ascoltato quello che gli hai detto e mi sono accorto di aver sbagliato a non volerti asoltare- lo ammetto. <br/>
-quindi ora mi ascolterai?- <br/>
-si si- <br/>
-allora,quel pomeriggio stavo tornando a casa, ho incontrato un ragazzo e Simone in una stradina e lui mi ha spinto contro il muro e mi ha bloccato i polsi e il corpo. Poi mi ha baciato e io non sono riuscita a liberarmi di lui, così ha iniziato a toccarmi, ovunque, le sue mani mi hanno percorso interamente piú volte, fino a quando spaventati da un signore che stava passando lì,sono scappati via. Il suo amico evidentemente deve aver filmato tutto ma ti giuro che non volevo- ha gli occhi lucidi, ma non piange, le mie espressioni hanno continuato a variare,incazzato,sorpreso e addolorato,mentre mi raccontava tutto. Fa una pausa poi riprende a parlare. <br/>
-ero molto spaventata,non sapevo cosa fare e tu non c'eri,non c'era nessuno! Sentivo le sue mani toccarmi e l'unica cosa che pensavo era che quelle mani non fossero tue, che non mi stessero accarezzando come fai tu, non potevo far nulla se non sperare che si fermasse. Mi sentivo debole e pensavo solo a te e a come avresti sofferto in caso lo avessi scoperto- <br/>
-Alessia quel tipo lì poteva farti veramente del male! Perchè non me l'hai detto? Ti avrei potuto aiutare- <br/>
-all'inizio non l'avevo detto neanche con i miei genitori, pensavo di non rivedere piú Simone e non volevo la pietà di nessuno, se avessi saputo che avrebbe causato tutto ció te lo avrei detto Davide,sul serio- <br/>
-oddio sono stato cosí scemo a non averti creduto, dio se ce lo avessi davanti lo ammazzerei di botte,pensare a tutto quello che avrebbbe potuto farti- <br/>
Alessia pov's <br/>
Viene verso di me e mi stringe tra le sue braccia e io ovviamente ricambio l'abbraccio. Dio mi sento così bene, finalmente gli ho detto tutto e m sento liberata di un grande peso. <br/>
-mi perdoni?- <br/>
-si, ma la prossima volta devi fidarti di me- <br/>
-lo so ma ero arrabbiato e non capivo neanche quello che dicevo- <br/>
-quando mi hai detto che sono una puttana,lo pensi davvero?- <br/>
-ei piccola, guardami, dimenticati di quella frase, ero arrabbiato e non potrei pensare una cosa del genere su di te,hai capito?- <br/>
Annuisco,per poi riappoggiare la testa al suo petto. <br/>
-ma quindi ora stiamo insieme?- <br/>
-tu mi vuoi ancora?- <br/>
Mi aspetto una risposta, una frase, una parola, un sì,un no, un forse, ma non arriva niente di tutto di questo. <br/>
Quello che arriva è decisamente meglio, perchè si sa, a volte un gesto, vale piú di mille parole e un suo bacio vale piú di qualsiasi cosa. <br/>
Non è un bacio lento e dolce, al contrario, è veloce,forte, del resto è da molto che le nostre labbra e le lingue non si incontrano. Gli occhi chiusi,le nostre mani scorrono sul corpo dell'altro,non vogliono perdersi niente. Ci baciamo,ci tocchiamo come se tutto potesse finire da un momento all'altro. Il bacio si interrompe quando il fiato finisce a entrambi e rimaniamo con le fronti attaccate, il respiro affannoso,gli occhi non smettono mai di guardarsi e le braccia intorno alla vita dell'altro. Mi riavvicino alle sue labbra,do un ultimo bacio a stampo,prima di mettere le mani a coppa sulle sue guance e di intrappolare il suo labbro inferiore tra i miei denti. <br/>
Finalmente sono felice e soddisfatta come mai in queste settimane perchè Davide è ció che mi stare bene. <br/>
*spazio autrice* scusate per i ritardo sono mortificata e per questo ho scritto il capitolo piú lungo del solito. Finalmente sono tornati insieme,ma la storia non sará cosí bella per tutti....
H cercato di non essere troppo banale ma non sono sicura di esserci riuscita. Commentate e votate in tanti mi raccomando. Come al solito mi sento in dovere di ringraziare Aurelia che approva i miei capitoli prima che io li pubblichi. Un ringraziamento a tutte voi che avete fatto arrivare la storia a 20k. Ciao e grazie a tutti. Irene

Il fratello del mio migliore amicoWhere stories live. Discover now