1. Ary: Cosa!

11K 328 566
                                    

«Ary!»

«Cosa!» esclamai sulla difensiva con la coda di paglia. Mi raddrizzai immediatamente mentre le mie mani sfrigolavano ancora di scintille di fuoco.

«Ricordami perché collaboriamo con i servizi segreti» mi rimproverò lui, la voce più calma, ma controllata appena.

«Perché vogliamo rendere questo mondo migliore, quindi li aiutiamo ad eliminare le minacce da questo pianeta, in segreto» dissi come un robot. Solo quel giorno, l'avevo già ripetuto sei o sette volte. Abbassai lo sguardo fissando la punta dei miei anfibi neri.

«E cosa pensiamo della violenza volontaria?» mi chiese lui con tono duro, obbligandomi a fissarlo negli occhi avvicinandosi a me.

«È assolutamente sbagliata. Utilizziamo le nostre tecniche e gli elementi solo per difesa o in casi estremi» dissi intimidita dal suo sguardo. Non osai nemmeno arretrare.

«Allora mi vuoi spiegare perché quest'uomo ha un ustione di terzo grado per metà faccia?!» scoppiò lui, allargando le braccia e gesticolando con le mani.

«Scusami, Nick... Io» mormorai affranta con un tono infantile.

«Scusa? E adesso che dirò a James?» chiese lui esasperato passandosi entrambe le mani tra i capelli neri, lasciandogli qualche ciuffo scombinato.

«Smettetela voi due. Dobbiamo curare questo uomo» ci rimproverò Tiara abbassandosi e tirando fuori la pomata per le bruciature dalla cintura.

«Ti rendi conto che non basterà, vero?» chiesi alla bruna, senza riuscire a trattenere la mia lingua.

«Sempre meglio di niente, no?» replicò lei con il mio stesso tono.

«È ancora vivo?» chiese Nick chinandosi verso l'uomo, mettendosi di fronte a Tiara.

«Sì, respira» replicò la ragazza guardando di sottecchi Nick e arrossendo leggermente.

E come biasimarla. Nick era un ragazzo tremendamente bello con i suoi capelli neri come la pece, leggermente spettinati sulla fronte e sulla nuca, e un paio di bellissimi occhi del colore del cielo nuvoloso sopra gli oceani infiniti.

Vedere quei due così vicini mi provocò una fitta di gelosia.

Erano anni che io Nick e Tiara formavamo una squadra e in questo periodo di tempo avevo imparato ad apprezzare entrambi, mentre, a quanto pare, loro erano costretti a badare a me come ad una sorella minore fastidiosa.

Tiara era una ragazza con i piedi per terra e non si lasciava intimidire da nulla. Però, allo stesso tempo, aveva un animo dolce e premuroso.

Certe volte la invidiavo anche perché era dotata di una bellezza regale che chiunque avrebbe notato. I suoi occhi di ghiaccio erano affilati e spaventosamente attraenti.

Avevo paura che Nick se ne potesse accorgete. Non avevano mai mostrato di volersi spingere più in là dell'amicizia, quindi, forse, avevo ancora speranza con lui.

Avevo una cotta assurda per Nick Twain da non so quanto tempo, ma non ho mai avuto il coraggio di confessarglielo. Probabilmente nemmeno avrebbe ricambiato.

Ma se continuavo a farlo arrabbiare provocando danni nelle nostre missioni...

Sarebbe stato un po' più difficile. Da una parte, sospettavo che mi vedesse come una sorella minore rompiscatole, dall'altra sapevo di essere carina.

Nick era il ragazzo più testardo, seccante, introverso e saputello che io avessi mai conosciuto. Però, certe volte mostrava quel suo lato altruista e premuroso che mi faceva battere forte il cuore. Non ci potevo far nulla.

Elements: RimastaWhere stories live. Discover now