51. Nick: Timore

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Negli episodi precedenti

Sono passati tre anni da quando Nathan Cray si è unito ad un gruppo di fuorilegge capitanati da Samuel Diaz, il presunto capo della Resistenza chiamato Prometeo. E come sappiamo tutti, anche se è costretto a nascondersi, non vuole certo passare inosservato il nostro ex prestigiatore! Per questo inizia a compiere grandi imprese, come far saltare in aria laboratori dove fanno esperimenti sugli esseri umani e, senza neanche un master scientifico, contribuisce pure alla creazione dell'Elements Artificiale sotto lo pseudonimo di Nihil. Ma forse la cosa più importante è che sembra aver legato con la sua nuova famiglia?

Intanto, Arianne passa gli ultimi anni a cercare il suo ex creando persino una squadra di ricerca, dalla quale, però, la maggior parte dei compagni se ne va. Chi rimangono sono solo lei e Eloise che in realtà è sempre stato Luis!
Le ricerche la portano a lavorare sempre più spesso fuori dalla B.L.C. e a stretto contatto con l'ex Ribelle Philip Smith e proprio qui inizia a scoprire collegamenti tra Nathan e Nihil.

Anche Nick scopre in vie traverse di Nihil e in una missione cooperativa con la S.S.U.R. finalmente trovano la conferma!
L'incontro è stato breve ma intenso e Arianne non sembra voler permettere alla sua ex cotta di far del male al suo ex e lo atterra prima di salvare tutti da un palazzo a rischio esplosione(?!)

-

Quando riaprii gli occhi mi ritrovai in una stanza familiare: l'infermeria.

«Sveglio?» chiese una limpida voce gioviale.

Seguendo la voce trovai Ary a gambe incrociate, appoggiata scomodamente con il gomito al comodino del mio letto d'ospedale, mentre con l'altro arto libero maneggiava il telefono.

Alzò finalmente lo sguardo su di me dopo diversi lunghi secondi.

«Ha fatto male» borbottai con la lingua ancora impastata dal sonno.

«Emotivamente o fisicamente?» chiese lei con un sorriso divertito.

«Tutti e due» replicai.

«Non posso credere che tu mi abbia tradito» sospirai.

«Io? Che stai farneticando?» ebbe il coraggio di rispondere sorridendo.

«Mi hai colpito per farlo scappare!» sbottai.

«Non ti ho colpito fer farlo scappare» negò sfacciata.
La sua audacia nel mentire davanti ai fatti non avrebbe mai smesso di stupirmi.

«E allora perché?!» mi alzai in piedi di soprassalto.

Lei allungò un braccio con tutta calma e si rotolò la manica per scoprire gli avambracci.

Vidi dei lividi attorno i suoi polsi e mi resi immediatamente conto di esserne stato la causa.

L'avevo veramente stretta così tanto mentre cercavo di fermarla?

La bocca del mio stomaco si chiuse per i sensi di colpa che mi assalirono nel vedere il colore violaceo sulla pelle di Arianne.

«Mi hai fatto male anche tu e quindi dovevo ripagarti del danno subito» affermò.

«Pensi davvero che me la beva? In quella situazione?» chiesi.

Ary sospirò.

«Che potevo fare Nick? Eri intenzionato a combattere contro di lui mentre l'intero edificio e quartiere rischiava di venire distrutto. Davvero pensavi che fosse la scelta più intelligente da fare?» chiesi.

La guardai stupito ad occhi sgranati.

«Non me l'aspettavo detto da te, dopo che l'hai cercato per così tanto tempo.» ammisi onestamente.

Elements: RimastaWhere stories live. Discover now