30. Ary: senza il supporto di qualcuno

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Quell'odore di fuoco proveniva da un piccolo fiammifero a terra che potevo spegnere anche pestandoci sopra un piede.

Pensai di essermi preoccupata per nulla.

Però ero irritata che qualche stupido Popolano potesse aver lasciato qualcosa di così pericoloso in giro accesso. Se avesse incendiato la foresta?

In un secondo momento, però, mi chiesi cosa ci facesse un fiammifero acceso a terra.

E il secondo dopo ancora un boato mi fece accucciare a terra di scatto.

Le fiamme si alzarono tutto ad un tratto, ma ero certa che non fossero state le mie emozioni. Le avevo sotto controllo senza l'Element.

Le fiamme si fecero sempre più larghe, ma stranamente non riuscivo ad imporre il mio comando su di loro.

Per come si mossero serpeggianti in diverse direzioni, bruciando tutto ciò che trovavano nella loro strada, intuii che si trattasse di un altro Ignis.

Quando provai ad imporre la mia volontà sulle fiamme per spegnerle non funzionò affatto.

Chiunque fosse era dannatamente più forte di me.

«Merda... Non riuscirò mai a contenerle senza il supporto di qualcuno...»

Continuai a pigiare sul Programmatore per richiedere aiuto, ma la luce restava rossa dando errore.

Pensa Arianne

Non andai nel panico. Gestire situazioni all'apparenza impossibili erano la cosa che mi riusciva meglio.

Nick spesso diceva che avevo un insano ottimismo in casi che dovrebbero essere disperati e mandare fuori di testa anche la mente più calma.

Con questo presunto ottimismo, usai le mie fiamme per farmi spazio tra quelle colonne di fuoco, che iniziavano ad alzarsi sempre di più.

Non potevo impormi sulle fiamme altrui, quindi provai a costringerle con le mie. Le dovevo solo inglobare.

Con la mia idea virtuale in testa, mi feci spazio ed evitai agilmente gli ostacoli di fuoco che sembravano poter sciogliere anche massi e rocce, oltre agli alberi.

Salii i dislivelli, cercando di ottenere un punto più alto per avere una visuale migliore e poter propagare le mie fiamme.

Nel mio tentativo imperterrito probabilmente mi ferii, ma il mio orgoglio mi impediva di cedere di un solo millimetro. Che figura ci avrei fatto se delle fiamme avessero avuto la meglio su di me, Arianne Grace Barker, la prima tra i Senior Imperium del fuoco?

La mia pelle era calda e nonostante fossi abituata alle temperature alte, mi sentii bruciare.

Nei meandri della mia mente sentivo una sorta di paura, ma avendo allenato bene le mie emozioni e sentimenti le cacciai ancora più in profondità.

Arrivai dinanzi ad una parete rocciosa, troppo ripida e liscia per essere scalata.

Non sembravano esistere appigli e alle mie spalle la foresta stava venendo divorata, ma stranamente non sembrava giungere oltre un confine invisibile.

Elements: RimastaWhere stories live. Discover now