38. Ary: Vorrei chiederti dove stiamo andando, ma so che non mi risponderesti

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«Vorrei chiederti dove stiamo andando, ma so che non mi risponderesti» dissi.

«La mia ragazza è curiosa, mmh?» chiese sorridendo stringendo la mia mano.

Sentii una sottospecie di prurito nel petto quando disse quelle parole e mi toccai il collo per il nervosismo.

Stavamo passeggiando mano nella mano nel bel mezzo della via commerciale e sembravano assolutamente una coppia.

Lo vedevo dagli sguardi delle persone e persino dai riflessi nelle vetrine.

Alcune persone ci fissavano, forse perché indossavamo ancora entrambi l'uniforme della Marcey Academy che, anche se non particolarmente appariscente, ci faceva sembrare figli snob di qualche Accademia privata.

E sembravamo chiaramente scappati da scuola. Sì, lo strano orario e il nostro passo affrettato poteva solo rafforzare l'ipotesi.

Lo sapevo persino io. Era impossibile che Nathan non se ne fosse accorto.

«Siamo ragazzi scappati da scuola. Ma siamo in America e a nessuno importerà, anzi, il fatto che siamo una coppia di adolescenti li farà distogliere lo sguardo ancora di più. Nessuno è moralista da solo di questi tempi.» disse come se mi avesse letto nella mente.

«E poi, se ci cambiamo d'abito dopo aver creato testimoni oculari sarà più facile nascondersi tra la folla. Anche se dubito che James o Joanne verrebbero ingannati da questo depistaggio. Non sono nemmeno i tipi di persona che chiedono informazioni in giro.» continuò intrecciando le dita dietro la testa.

Nathan iniziò a rallentare il passo avvolgendosi di un'aura di tranquillità e calma.

Non sembrava affatto che fosse in fuga.

Mi adeguai al suo passo mentre lo guardavo continuare a spiegare la nostra situazione.

Sentivo un senso di anticipazione mentre attendevo le sue parole.

«Quindi..?» lo incitai a continuare.

«Attiriamo più attenzione possibile. Joanne sa che il mio metodo è solitamente attirare l'attenzione da un lato per poi ritrovarmi dall'altra parte. Mentre la massa è concentrata sul guscio colorato, il nucleo si trova già diversi passi avanti. È il succo di noi prestigiatori e lei lo sa.
Se attirassimo attenzione sa che non è dove ci sono problemi che deve andare.
Quindi potremmo rimanere dove c'è casino. Sarebbero costretti a risolvere il casino prima di cercarci di nuovo e non penserebbero che saremmo ancora lì.» spiegò.

«Tipo quello che hai fatto alla Marcey» dissi.

«Ma essendo stesso modus operandi non ci arriverebbero immediatamente?» chiesi.

«No, perché spariremo all'ultimo e andremo dove meno se lo aspettano.» affermò alzando la testa verso il cielo.

«Dove?»
«A casa» mi sorrise.

«Ehi! Sei Nathan Cray, vero? Il prestigiatore dei video su Face e praticamente tutti i social esistenti?» esclamò una ragazza.

Appena Nathan la notò si avvicinò immediatamente trascinandosi dietro l'amica. Anche loro sembravano studentesse scappate da scuola.

Elements: RimastaWhere stories live. Discover now