.trentatré.

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Apro gli occhi, con il rumore delle onde del mare nelle orecchie e un mal di testa atroce.

"Finalmente ti sei svegliata, pensavo fossi morta" ride Victoria al mio fianco.

"Sono morta" dico buttandomi di nuovo sulla sabbia.

"Dobbiamo andare, credo che li abbiamo fatti penare abbastanza" dice riferendosi ai piloti.

"Per me possiamo farli penare ancora un po' se lo meritano" scherzo.

Chiudo gli occhi e li riapro subito consapevole che potrei sul serio riaddormentarmi.

"Dai andiamo" esclamo.

Mi alzo seguita dalla ragazza e inizio a camminare verso l'hotel con i tacchi tra le mani.

In giro non c'è nessuno, ed è plausibile dato che saranno circa le 5.30 del mattino e la luna sta iniziando a lasciare spazio al sole.

Non ricordavo di aver camminato così tanto la sera prima.

"Ieri mi hai fatta riflettere molto" dice.

"Me lo dicono tutti" scherzo.

"Sono seria, hai detto delle cose davvero sagge" continua.

"Il dolore ti fa crescere Vic, ti fa maturare" spiego alzando le spalle.

"Credi che Max vincerà il mondiale?" dice.

Ed eccola, la domanda più gettonata del momento.

"Certo" affermo sicura.

"Sono una cattiva sorella se non lo penso?" chiede combattuta.

"No, se non avessi fatto una promessa non ci crederei nemmeno io, ma sono obbligata" rido per alleggerire la situazione.

Le sue parole mi stavano facendo capire che forse Max era serio quando diceva che nessuno credeva in lui.

"Insomma Max ha sacrificato così tanto nella sua vita per arrivare dove si trova ora, però Lewis è il 7 volte campione mondiale, sa esattamente cosa fare per vincere su ogni circuito, sa gestire le gomme, il carburante, conosce perfettamente le strategie da effettuare per i pit-stop" afferma affranta.

Deve farla stare male non credere in Max.

"Vedi Lewis è fantastico, ha talento ed è determinato, ma non so se ti è mai capitato di guardare Max negli occhi quando è sulla griglia di partenza, prima che abbassi la visiera, c'è qualcosa che luccica" sorrido.

"Lewis tiene il piede sul freno, perché ha la testa; Max è come se il pedale del freno non lo avesse nemmeno, perché non molla, non molla mai, anche quando sa che una gara è persa, lui le prova tutte fino all'ultimo" dico.

"Lewis ha 7 mondiali alle spalle ed è consapevole di avere la macchina e il potenziale per vincerne altri 3 come minimo; Max non ha questa convinzione, non ha questa consapevolezza, e ciò lo spinge a tenere premuto l'acceleratore, perché infondo, cos'ha da perdere?" concludo.

"Smettila di parlare, sei troppo saggia, mi fai sentire stupida" sorride.

Scuoto la testa e rido.

Siamo davanti all'hotel e le auto della polizia sono di fronte all'entrata mentre delle guardie cercano di tenere lontani i giornalisti.

"Abbiamo fatto un bel casino" dico guardando la scena.

"Da cosa lo deduci?" ride Victoria.

Non ci muoviamo nemmeno, basta che un giornalista ci scorga e urli "Eccole" per attirare l'attenzione di tutti su di noi.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now