.trentotto.

1.6K 58 0
                                    

Entro in casa e vado diretta in cucina mentre Mattia coccola Kentucky che continua a farci le feste.

"Pasta o panino?" chiedo "Panino" mi rispondo da sola, non ho per niente voglia di cucinare.

Prendo il pane dalla dispensa, poi apro il frigo in cerca di salumi.

Prendo diverse buste e le butto sul tavolo.

"È pronto" rido verso Mattia.

"Ma che piatto gourmet, potrebbero benissimo servirlo ad un ristorante stellato" dice sarcastico.

Sento il mio cellulare squillare nell'altra stanza, ma lascio perdere, sarà sicuramente papà o Lewis che il giorno del mio compleanno hanno un costante bisogno di sentirmi 3 volte all'ora.

"Tu ridi, ma dovrebbero" dico prendendo due fette di pane e mettendoci dentro dello speck.

"Effettivamente non c'è niente di più buono di un panino" afferma.

Mangiamo e ne approfitto per approfondire la questione sulla sua nuova fiamma.

"Allora chi è la fortunata?" domando sorridendo.

"L'ho conosciuta nei paddock, credo sia una fan di Lewis in realtà" dice.

"È Italiana?" domando.

"Si, abita verso Milano, è abbastanza vicina a dir la verità" sorride.

"Me la farai conoscere allora" dico.

"Certo, appena saprà che sono amico della figlia del team principal della sua scuderia preferita uscirà di testa" ride.

Lo seguo e quando sento il mio cellulare squillare per la quarta volta mi alzo e lo prendo tra le mani.

È Lando.

Mi stampo un sorrisone spontaneo sul volto e rispondo alla videochiamata.

"Ciao amore, auguri" dice appena mi vede.

"Grazie" sorrido andando in cucina.

"Perché non rispondevi?" chiede.

Ero tentata se dirgli al verità, o nascondergli il fatto che Mattia fosse qui, ma il ragazzo in cucina ci pensa per me.

"Colpa mia, scusa Lando" ride comparendo nella fotocamera.

Sorrido sperando che non se la prenda.

Ma la speranza non serve a nulla perché dice solamente "Oh scusate non volevo disturbarvi" per poi buttare giù.

Roteo gli occhi e tiro un grido per la frustrazione.

"Non gli sto molto simpatico" constata Mattia.

"Deve smetterla di fare così, non smetterò di uscire e passare del tempo con te perché si immagina le cose nel suo piccolo cervello da gorilla" dico arrabbiata.

La porta si apre e mi affaccio all'isolotto della cucina per capire chi è ; dovrebbero essere tutti al lavoro.

Oh è solo Rebecca.

Penso ritornando a sedermi normalmente.

Aspetta.

Rebecca?

Il mio cervello ci mette qualche secondo ancora a realizzare la presenza della mia amica.

"Reb?" chiedo voltandomi di scatto a guardarla.

"Sorpresaaa" dice aprendo le braccia "Credevi davvero che me ne sarei andata per il giorno del tuo compleanno?" afferma mentre le vado in contro seguita da Mattia.

LOVE ON THE RUNWhere stories live. Discover now