.trentasei.

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La solita routine era tornata a infastidirmi, gli italiani che non sapevano guidare pure e con loro i miei scazzi mattutini.

Ero in coda da circa quindici minuti e sicuramente non sarei arrivata in tempo per la prima ora di lezione.

Al mio fianco c'era Rebecca che era crollata in un sonno profondo; per il weekend si era incontrata con Mick ed era tornata questa notte, perché oggi, lunedì 29 avrebbe dovuto sostenere l'ultima interrogazione di scienze.

Non sapevo se fosse pronta o meno, ma speravo di si.

La suoneria del mio cellulare parte dalle casse della mia auto e mi affretto a schiacciare la cornetta verde e abbassare leggermente il volume.

"Ciao piccola" dice Lando "Sei ancora in auto?" chiede.

"Già" sbuffo.

Gli avevo scritto poco prima dicendogli di chiamarmi appena si svegliava.

"Avevi bisogno?" chiede.

"Si, ho cercato di convincere mamma a farmi venire a Jeddah, indovina? Ha detto di no" dico frustrata.

"Verrò io allora, vediamo, oggi è lunedì, il tuo compleanno è giovedì" fa i suoi calcoli nella mente.

"Hai la conferenza e il giro della pista" affermo.

"Quante ore di fuso ci sono tra te e l'Arabia Saudita?" chiede.

"Non so, saranno un paio avanti a me" dico.

"Quindi se là sono le 16, da te sono le 14, quindi se io prendo un volo, arriverò da te alle 18, facciamo qualcosa di tranquillo, ceniamo e poi appena finiamo riprenderò un aereo e tornerò in Arabia" cerca di organizzare.

"Lando non me la sento di farti viaggiare così tanto se poi il girono dopo devi guidare" dico "Non importa, ci vedremo ad Abu Dhabi" continuo sorridendo.

"Ti pare che ti lascio tutto il giorno da sola o peggio ancora con Mattia? Non ci penso nemmeno" ride.

Sorrido, poi sono io la gelosa.

"Ma allora te ne sei accorto, pensavo fossi stupido o non fossi geloso di Grace" si intromette Rebecca appena svegliata.

"Buongiorno bella addormentata" dico sorridendole.

"Perché Rebecca è stata zitta fino ad adesso? non è da lei" ride Lando.

"Dormivo stupido" afferma lei.

Mi piaceva l'amicizia che avevano creato.

Un amicizia che tra me e Mick non sarebbe mai nata per ovvie ragioni.

"Devo andare ora, ciao Rebecca, ciao amore" dice Lando per poi buttare giù.

"Fa di tutto per esserci al tuo compleanno, che carino" ride.

"Non volevo ammetterlo davanti a lui ma se non avesse insistito mi sarei arrabbiata, sono felice che venga, non lo vedo da quanto? 3 giorni? e sto andando in depressione" affermo.

Ride e alza gli occhi al cielo.

~

Il mio compleanno si avvicinava sempre di più e con lui il gran premio di Jeddah.

Erano tutti emozionati per questo circuito, ma l'unica cosa che vedevo io erano un sacco di curve veloci che avrebbero potuto causare diversi incidenti.

Forse la ritenevo peggio di Spa Francorchamps.

Lando mi aveva avvisato poco fa che doveva chiamarmi, ma dato che ero dentro la vasca, gli avevo chiesto di aspettare qualche minuto.

LOVE ON THE RUNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora